Il nuovo porto turistico di Baia Vallugola

C’è un luogo, primo promontorio adriatico a picco sul mare partendo da Trieste, che squarciando una costa ormai completamente omologata da un’urbanizzazione selvaggia esprime simbolicamente il senso di appartenenza a una terra magica. E’ una terra di confine, tra Marche e Romagna, in cui la Storia e la Natura hanno racchiuso un patrimonio culturale e ambientale inestimabile.

L’area è stata già negli anni ’70 oggetto di interessi speculativi. In conseguenza dei quali quel luogo incantato sopporta tuttora la presenza, come una ferita mai rimarginata, di un piccolo porto turistico (130 ormeggi circa), qualche negozietto, un paio di ristoranti e, più a monte, una struttura alberghiera.

Oggi ci riprovano. Anche se nel frattempo l’area proprio per le sue irrinunciabili doti ambientali e paesaggistiche è stata racchiusa nei confini protettivi di un parco naturale, il Parco naturale del Monte S. Bartolo (istituito dalla Regione Marche nel 1994).

 

IL FATTO

Al Comune di Gabicce Mare viene ufficialmente depositato il 13 agosto 2009 un progetto di ampliamento del porticciolo turistico di Baia Vallugola dalla società Sviluppo Marittimo srl che attualmente gestisce la struttura diportistica.

Un eco-mostro che coinvolge oltre un chilometro di costa, triplicando l’attuale specchio acqueo, e si espande verso mare per quasi 150 metri, per intrufolarsi in quel luogo straordinariamente delicato con oltre 3.200 mq di altre cubature ricettive e commerciali, supportate da nuove strade e parcheggi ai piedi di una fragilissima falesia.

 

In seguito alla pubblicazione del progetto è nato spontaneamente un comitato cittadino, Vallugola Terra Nostra, per contrastare il concetto obsoleto di un progresso incurante dello spirito dei luoghi e della sostenibilità delle azioni, nella convinzione che il Paesaggio sia anche un valore politico, figlio di chi lo abita, e che la sua architettura debba rispondere al progetto di vita dei suoi abitanti, prima ancora che ai vantaggi speculativi di pochi investitori. Non è un’opposizione tout court a qualsivoglia intervento di “riqualificazione” dell’area, piuttosto è un modo “altro” di interpretare il concetto stesso di riqualificazione, nella convinzione che la pianificazione territoriale debba applicare nuove grammatiche nel riconsiderare l’uso del patrimonio paesaggistico e ambientale e si possano sperimentare prassi originali per coniugare sviluppo e tutela dei luoghi.

 

Nel frattempo la stessa Regione Marche, contraddicendo una pianificazione territoriale precisa e coraggiosa adottata finora, il 2 febbraio 2010 ha approvato – sostenuta anche dalla complicità dei Sindaci locali – il “Piano del parco del Monte S. Bartolo” e il “Piano dei porti” riaprendo di fatto la strada allo scippo speculativo della ricchezza di contenuti ambientali e paesaggistici, nonché dei valori identitari e comunitari, che in un’area protetta si dovrebbe invece scongiurare.

 

I PROBLEMI

 

Ci sono dei luoghi delicati che non sono semplicemente luoghi. Sono dei luoghi che ci descrivono un’esperienza, ci narrano delle nostre radici, non ci fanno sentire soli. Per questo vanno difesi, rassicurati, conservati. Vallugola è uno di quei luoghi.

Per questo non si può prescindere dalle sua geografica problematicità.

 

Il contesto in cui le amministrazioni locali hanno concesso, ognuno per la sua competenza, nuove devastanti urbanizzazioni è già stato classificato dal “Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico” quale area a rischio molto elevato e a pericolosità molto elevata per dissesti dovuti a gravi fenomeni in atto, sottolineando la struttura geomorfologica franosa della falesia che si staglia fragilmente a picco sul mare. Lo stesso Piano vieta la realizzazione di nuovi manufatti edilizi e nuove infrastrutture, usi che aumentino il numero delle persone esposte a rischio, movimentazioni del terreno che non siano connesse ad opere di regimazione idraulica. Alla luce anche della sentenza della Corte di cassazione n°40034 del 14 ottobre 2009, emessa a seguito della tragedia di Messina, che prevede il sequestro preventivo delle costruzioni a ridosso di aree franose, non si può prescindere da una valutazione scientifica della comprovata insicurezza della zona.

In particolare il paventato ampliamento del porticciolo di Baia Vallugola confligge anche con il Piano di gestione integrata delle aree costiere, approvato con deliberazione amministrativa della Regione Marche n° 169 del 2 febbraio 2005, che vieta la realizzazione di nuove opere marittime trasversali e di porti canale in considerazione dei comprovati effetti negativi sulla linea di costa.

 

Il valore paesaggistico e ambientale dei luoghi è ulteriormente confermato dalla sua collocazione da parte della Comunità Europea in area ZPS (zona a protezione speciale) in base alla Rete natura 2000 e dal suo riconoscimento quale Sito di interesse comunitario (SIC).

Vi è inoltre una serie di leggi e riferimenti normativi a scala nazionale, regionale e locale che si riferiscono al Paesaggio come Patrimonio della collettività:

• Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze, 20 ottobre 2000

• Legge 29 giugno 1939, n. 1497 – Protezione delle bellezze naturali

• Legge Galasso 8 AGOSTO 1985, N. 431 che inserisce la falesia fra Gabicce Mare e Pesaro fra le aree dichiarate di notevole interesse ambientale

• REGIONE MARCHE – L.R. 5 agosto 1992, n. 34 Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio

• REGIONE MARCHE – L.R. 27 novembre 2008, n. 34 Disciplina delle commissioni locali per il paesaggio di cui all’articolo 148 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42

 

Poi ci sono gli aspetti economici: che la componente ambientale, nella sua complessità, sia elemento cruciale che orienta la scelta della meta turistica è un dato consolidato dalle analisi della domanda turistica su cui si concentra l’economia locale. In questo senso non stupisce che dall’osservazione delle tendenze emergenti nel mercato turistico risulti chiaramente come il segmento eco-turistico sia in crescita rispetto alle mete di viaggio tradizionali.

Il deprezzamento conseguente alle previsioni di crescita urbanistica dell’area inibisce, quindi, l’opportunità di uno sviluppo eco-sostenibile dell’economia locale, anziché riconoscere la valenza competitiva insita proprio nella diversità ambientale e paesaggistica di Vallugola.

La grave alterazione del contesto naturalistico, le ripercussioni sugli ecosistemi marini e terrestri, i rischi di inquinamento dell’acqua e del suolo, il tradimento del “genius loci” del sito: aspetti, questi, intrinsecamente coinvolti dall’eventuale riscrittura del paesaggio costiero che comprometterebbe definitivamente la possibilità di ristrutturare l’offerta turistica gabiccese nella direzione della sostenibilità. Il che equivale dunque alla rinuncia, senza possibilità di ritorno, a una concreta e efficace opportunità di sviluppo della nostra economia.

 

LA CRONOLOGIA

13 agosto ’09 Presentazione del progetto di ampliamento del porto turistico di Vallugola da parte di Sviluppo Marittimo srl, ma la proposta era già stata portata in Giunta dal Sindaco nella precedente legislatura

 

18 agosto Costituzione del comitato e avvio di una campagna di sensibilizzazione tramite una raccolta di firme tra cittadini e turisti e il lancio di una petizione on line

 

14 ottobre Consiglio comunale monotematico di presentazione del progetto

 

20 ottobre Incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale per presentare il progetto alla città, relatori della serata i progettisti dell’opera

 

26 ottobre Incontro pubblico organizzato dal Comitato per evidenziare e dibattere con la città le criticità del progetto, invitati relatori da varie Università e enti di ricerca, partecipazione amplissima della gente

 

10 novembre Deposito delle osservazioni del comitato al progetto di ampliamento in cui si sottolineano da vari punti di vista le evidenti criticità dell’intervento

 

15 dicembre Presentazione al Sindaco delle 2000 firme raccolte dal comitato

 

28 dicembre Delibera di Giunta regionale n° 2205: “Approvazione con prescrizioni del piano del parco del Monte S. Bartolo” che boccia tutte le richieste edificatorie avanzate dai Comuni di Gabicce Mare e di Pesaro

 

27 gennaio 2010 La IV commissione regionale stravolge la delibera della Giunta regionale e riapre la porta ad ambigue opportunità di “riqualificazione” del porto, oltre a importanti interventi urbanistici nel Parco

 

2 febbraio Il Consiglio Regionale approva il Piano del parco e il Piano dei porti come modificati dalla IV commissione (20% di aumento dei volumi all’Hotel Capo-Est, 200 mq in più alla discoteca Baia Imperiale, “vaghi” interventi di risanamento del porto, ecc…)

 

27 febbraio Giornata di studio organizzata dal Comitato per riconsiderare in modo diverso la riqualificazione di Vallugola

 

23 marzo Consiglio comunale sulla Conferenza di servizi che esaminerà il progetto

 

31 marzo Conferenza di servizi in cui il Sindaco, contro tutti i pareri negativi degli enti preposti (Sopraintendenza, Ente Parco, Provincia, Capiteneria di porto, ecc.), ha imposto il rinvio del progetto per adeguamenti al Piano del Parco e al Piano dei porti pur di mantenere in vita la proposta indecente di intervento su Vallugola della società Sviluppo Marittimo

 

23 maggio Giornata informativa organizzata dal Comitato per fare il punto della situazione e testimoniare con immagini, storie, memorie e futuro, il significato che Vallugola ha per ognuno di noi

 

27 giugno Invio da parte delle minoranze del Consiglio comunale di Gabicce Mare al Prefetto, al Difensore civico regionale, alla Soprintendenza marchigiana di una richiesta di parere di legittimità sull’esito dei lavori della Conferenza di servizi

 

13 luglio Invio da parte del Comitato agli Enti coinvolti in Conferenza di servizi di un’istanza di riesame della determinazione finale adottata di rinvio per adeguamenti del progetto di ampliamento del porticciolo ai fini del ristabilimento della coerenza tra i pareri espressi dagli Enti medesimi e le decisioni finali assunte in Conferenza

 

14 luglio Risposta della Soprintendenza marchigiana alla richiesta di parere inviata dalle minoranze del Consiglio comunale di Gabicce Mare che conferma integralmente i rilievi sull’illegittimità della determinazione finale della Conferenza di servizi

 

14 luglio Risposta della Soprintendenza marchigiana all’istanza di riesame presentata dal Comitato che concorda integralmente con i rilievi di incoerenza tra i pareri negativi espressi dagli Enti e la determinazione assunta in Conferenza di rinvio per adeguamenti del progetto

 

14 luglio Invio da parte di Italia Nostra agli Enti coinvolti in Conferenza di servizi di una diffida a proseguire nelle determinazioni assunte nella Conferenza stessa

 

19 luglio Rinvio per assenza del numero legale del Consiglio Comunale di Pesaro che doveva deliberare sulla richiesta di variante al PRG presentata dalla società Focara di Ceccarelli F. & C per consentire su un terreno a destinazione agricolo la realizzazione di un parcheggio privato e di un chiosco/ristorante di 150mq

 

25 luglio Invio a firma del Comitato di una lettera a Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali di Pesaro per sensibilizzare l’Amministrazione sulla tutela dell’area che, pur essendo inserita nel Parco naturale, dovrà accogliere parcheggio e chiosco

 

26 luglio Approvazione del Consiglio comunale di Pesaro del progetto di realizzazione di un parcheggio privato (170 posti a pagamento e 44 posti liberi) e di un chiosco/ristorante di 150mq

 

24 agosto Il Sindaco Curti scrive a Sviluppo Marittimo informando della sua intenzione di sospendere l’attivazione del percorso partecipato, disattendendo quanto deliberato dal Consiglio Comunale senza darne neanche notizia al Consiglio stesso

 

27-31 agosto Organizzazione di un workshop strumentalmente commissionato dalla società Sviluppo Marittimo, la stessa che ha presentato il progetto di intervento su Vallugola, per l’<<individuazione di criteri di intervento, gestionali, manutentivi, progettuali, etc. sull’unità di paesaggio riferibile a baia Vallugola>>

 

23 ottobre Presentazione del libro “La colata. Il partito del cemento che sta cancellando l’Italia e il suo futuro” alla biblioteca S. Giovanni di Pesaro con la partecipazione del coautore Giuseppe Salvaggiulo

 

19 novembre ”Cena sociale” del comitato, come occasione per incontrare i sostenitori del comitato e aggiornarli sull’evoluzione delle vicende di Vallugola

 

11 e 12 dicembre Banchetti informativi di aggiornamento ai cittadini sulla “questione Vallugola”

 

29 dicembre Presentazione del 2^ progetto di ampliamento del porticciolo di Vallugola

 

Per ogni approfondimento: www.vallugolaterranostra.it