Non solo le piccole realtà, come Cassinetta di Lugagnano, ma anche i comuni più grandi, come Torino, possono fare la loro parte per contenere il consumo di suolo. È l’auspicio e il messaggio lanciato dal Forum nazionale per la terra e il paesaggio, mercoledì 14 dicembre, nel corso dell’audizione dedicata a “Salviamo il paesaggio”, davanti alle commissioni Urbanistica e Ambiente del Consiglio comunale di Torino.
L’audizione è stata l’occasione per illustrare ai consiglieri comunali torinesi le proposte lanciate da “Salviamo il Paesaggio”. Prima fra tutte, il censimento degli edifici inutilizzati: “un primo passo – ha spiegato il coordinatore nazionale del movimento “Stop al consumo di territorio” Alessandro Mortarino – per consentire ai comuni di realizzare dei piani regolatori che rispondano alle reali esigenze della popolazione, senza che si continui a consumare ulteriore suolo libero”.
“L’obbiettivo che il Forum si prefigge non è il blocco delle attività edilizie”, ha precisato Mortarino. “Ma la sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche, affinché i terreni liberi siano considerati una risorsa preziosa da non sprecare. Perciò – ha aggiunto il coordinatore nazionale – il Forum vuole dialogare con le istituzioni e i cittadini, per trovare delle soluzioni concrete e non utopiche al problema del consumo di territorio”.
In Italia si stima che il 30-40% degli edifici siano inutilizzati. Nonostante questo si continua a costruire e a cementificare il territorio. “Il consumo sfrenato di suolo libero, soprattutto agricolo, sta distruggendo il paesaggio italiano – ha fatto notare durante l’audizione il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese –. Ogni giorno assistiamo alla scomparsa del patrimonio per cui l’Italia è riconoscibile nel mondo: bisogna fare qualcosa al più presto per rimediare”.