Nel Vimercatese, come in tutta la Brianza, l’avanzata del cemento è forte. La Provincia di Monza e Brianza è, dopo Napoli, la provincia più urbanizzata d’Italia. La situazione più grave è nella zona ovest mentre ad est c’è ancora una possibilità di salvare il territorio, tutelandolo e valorizzandolo. Come fare?
Un parco agricolo per il vimercatese
Una proposta concreta già c’è: creare un parco agricolo per il Vimercatese, che unisca gli esistenti Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (Parco Rio Vallone, Parco del Molgora e Parco della Cavallera) e tutte le Aree Agricole Strategiche dei comuni della zona. Al Vimercatese, infatti, come a tutto il nord Milano, manca un grande parco sul modello del Parco Agricolo Sud Milano.
L’idea, lanciata dall’Associazione per i Parchi del Vimercatese in un convegno dello scorso novembre, è quella di un grande parco sovracomunale che sia non solo un progetto paesaggistico ma anche culturale ed economico di rilancio del territorio e della sua vocazione primaria, con la promozione di prodotti locali, turismo e mobilità dolce lungo i percorsi agricoli tra filari, campi e corsi d’acqua.
Le ultime aree agricole rimaste, nel Vimercatese come nel resto della Provincia, rappresentano una risorsa rara e preziosa. Ed è inoltre solo con l’agricoltura che si può al tempo stesso proteggere e rivalorizzare il territorio, nel suo complesso. L’agricoltura non è solo un ricordo da conservare: deve riprendersi la sua funzione di bisogno primario e di azione di equilibrio del territorio.
Cosa succede in Provincia
Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Monza e Brianza (PTCP) è stato adottato a dicembre. Questo piano sostiene la tutela del territorio solo a parole e con proclami a cui però non seguono i fatti: un vero e proprio argine al cemento con vincoli forti non c’è, nemmeno dove è più necessario, cioè sulle aree limitrofe al tracciato della futura Autostrada Pedemontana.
Nel piano sono individuate le Aree Agricole Strategiche: le associazioni, riunite nell’Osservatorio PTCP Monza e Brianza, hanno già presentato numerose proposte migliorative per inserire e tutelare aree fondamentali e chiedono che queste aree siano ampliate il più possibile, che siano veramente prescrittive e non soggette a vincoli deboli aggirabili dai comuni con i singoli Piani di Governo del Territorio (PGT). Un vero equilibrio ambientale non potrà mai esserci senza un disegno comune che prevalga sui singoli interessi specifici.
Un altro obiettivo strategico è la creazione di un’ampia rete di connessioni tra parchi attuali, trasversale alla predominante direzionalità nord-sud: una vera “rete verde” su cui non devono essere consentiti ambiti di trasformazione. Un modello non nuovo che qualche anno fa si chiamava Dorsale Verde Nord Milano e che speriamo possa avere un nuovo sviluppo.
Luca D’Achille
[…] realtà associative ne parlano da tempo, ma sabato scorso (10 novembre 2012) a Vimercate, a seguito di un partecipato convegno sul […]
E’ un’idea bellissima, spero saremo in tanti a condividerla
[…] link all’articolo originale qui, […]