Vogliamo segnalare e dare visibilità a un autorevole appello di pedologi e agronomi sulla difesa del suolo.
Oltre 300 scienziati ed esperti italiani di suolo agrario e forestale hanno sottoscritto un appello al Presidente del Consiglio Monti perché si faccia promotore e garante di un’iniziativa parlamentare per varare una legge quadro sul suolo.
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Senatore Mario Monti
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370
00187 Roma 22 febbraio 2012
Signor Presidente, il degrado ed il consumo del suolo hanno raggiunto livelli drammatici con cui la nostra comunità nazionale e la stessa Unione Europea devono fare i conti.
Questa lettera è un grido di allarme lanciato da scienziati ed esperti di suolo agrario e forestale che assistono impotenti ad un costante degrado e ad una perdita irreversibile e transgenerazionale di una risorsa ambientale fragile ed essenzialmente non rinnovabile.
Risorsa al contempo assolutamente preziosa per il benessere sociale, ambientale ed economico del nostro Paese.
Il suolo produce beni e servizi non sostituibili: è risorsa fondamentale per la vita sulla Terra, è il supporto alla produzione agraria e forestale fornendo cibo, biomasse e materie prime, è riserva di patrimonio genetico, filtra e conserva l’acqua delle precipitazioni, è custode della memoria storica, nonchè elemento essenziale del paesaggio. È il principale deposito di carbonio delle terre emerse.
Nella società italiana l’importanza del suolo è poco percepita ed esso è sottoposto a pressioni ambientali crescenti determinate, e talvolta acuite, da uno sviluppo urbano non più sostenibile, da pratiche agricole e forestali inadeguate, da attività industriali. Tutto ciò sta degradando continuativamente, e spesso in maniera irreversibile, le insostituibili funzioni produttive ed ambientali del suolo. Il censimento ISTAT indica che dal 2000 al 2010 si sono persi oltre 300.000 ettari di superfici agricole. Riteniamo che l’attuale tasso di consumo e di degrado dei suoli determini conseguenze economiche gravissime per le nostre generazioni e ancora di più per quelle future.
Signor Presidente, ogni anno il degrado del suolo costa almeno 80 euro a ciascun abitante dell’Unione Europea. A livello comunitario, i costi annui per la società, quando quantificabili, ammontano a 3 miliardi di euro (fino a 6) per declino della materia organica, a 2 miliardi (fino a 17!) per contaminazione, a 1 miliardo (fino a 14!) per erosione, a circa 0,3 miliardi per salinizzazione. Per frane, compattazione, riduzione della biodiversità, impermeabilizzazione e consumo di suolo da urbanizzazione non sono disponibili stime attendibili, ma risulta evidente come i costi siano altissimi.
Stimato Presidente, noi riteniamo che sia imperativo intervenire urgentemente per proteggere i suoli del nostro Paese.
In Italia, dove il suolo è normato quasi esclusivamente per gli aspetti di difesa idrogeologica, solo alcuni anni fa si è iniziato a discutere di normative senza raggiungere, fino ad oggi, alcun risultato concreto. Noi ci rivolgiamo a Lei perchè si faccia promotore e garante di un’iniziativa parlamentare per varare una Legge Quadro sul Suolo. Ciò consentirebbe di implementare i contenuti della Strategia Tematica del Suolo dell’Unione Europea, garantendo le funzioni sociali, economiche ed ambientali del suolo, salvaguardandolo come risorsa per le generazioni future.
Sono perfettamente daccordo, tanto che sono anni che sostengo che il terreno, o la campagna, specie se produttiva, deve essere lasciata nella sua bellezza. Ogni qualvolta che mi capita lo evidenzio su Facebook e sugli altri socialnetwork! Basta cementificare la campagna in modo selvaggio ed inutile. Spesso inutile, come si può vedere andando in giro in autostrada, o lungo la viabilità anche normale, lungo tutta la Penisola dove non si fa altro che incontrare capannoni e/o strutture vuote, addirittura anche solo pseudo fabbricati scheletrati in c.a.!!! Basta, basta consumare inutilmente terreno agricolo o forestale per costruire fabbricati non necessari od eccedenti nel fabbisogno civile, tipo quegli enormi condomini in batteria. O singole costruzioni che spuntano come funghi in vallate bellissime, una volta, ma ora orrendamente tappezzate come la Conca d’Oro di Palermo!!! Costruzioni di cui non se ne capisce il senso, la necessità, la logicità. Si poosono invece urbanizzare tutte quelle aree abbandonate ex industriali, almeno si rimetterebbero in servizio per la comunità senza più violentare il territorio italiano. Chiedo che vengano raccolte firme per dare la possibilità a tutti i cittadini di esprimere la loro adesione a questa iniziativa.