Il monte Cornizzolo è un’ideale terrazza naturale che offre uno splendido panorama delle Prealpi lombarde e che oggi rischia di subire una pesante deturpazione. La Holcim (ex Cementeria di Merone) ha infatti chiesto l’apertura di una nuova cava estrattiva su un crinale del monte Cornizzolo, a 950 metri di altitudine.
La Holcim non è nuova a questo genere di attività estrattive sulle prealpi lecchesi, come denunciano i comitati locali per la salvaguardia ambientale. Da oltre cinquant’anni, infatti, sta operando forsennate escavazioni sopra i comuni di Pusiano, Cesana e Suello. E in passato aveva già fatto la stessa richiesta per l’apertura di una nuova cava sul Cornizzolo, sopra il comune di Civate.
L’area in questione è situata tra il rifugio Marisa Consigliere e la Basilica di San Pietro al Monte. Quest’ultimo è uno dei complessi abbaziali più interessanti della Lombardia, dal punto di vista storico, artistico e religioso. È non a caso meta di tanti turisti e appassionati di montagna, raggiungibile in un’ora circa di camminata da Civate. Un motivo in più per non acconsentire ad un simile scempio.
Nelle intenzioni della Holcim ci sarebbe quella di avviare un’attività estrattiva ventennale. Ma i comitati locali di difesa del territorio sanno che questo genere di cose durano sempre molto più di quanto inizialmente dichiarato. E temono che l’attività estrattiva possa di fatto svuotare la montagna: nei piani di Holcim si stima di estrarre circa otto milioni di metri cubi di roccia.
I comitati locali stanno dunque cercando di alzare il livello d’attenzione sull’argomento. Convinti che l’azione congiunta dei cittadini e delle amministrazioni locali possa essere determinante nel fare pressione su provincia e regione.
E’ pronta anche una lettera, scritta insieme a Damiano Di Simine (presidente di Legambiente Lombardia), da far pervenire a presidente e assessori competenti della Regione Lombardia e della provincia di Lecco.
In questa lettera si fa leva soprattutto sul principio per cui “le istituzioni hanno il compito di tutelare il paesaggio e di accrescere la sensibilizzazione al valore del paesaggio”. Si citano a tal proposito l’art. 9 della Costituzione Italiana “La Repubblica… tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”; l’art. 6 A della Convenzione europea sul Paesaggio (Firenze, 20.10.2000):“Ogni Parte si impegna ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione”; e ancora l’art. 23 della Convenzione europea: “Il paesaggio deve diventare un tema politico di interesse generale, perché contribuisce in modo molto rilevante al benessere dei cittadini europei che non possono più accettare di subire i loro paesaggi, quale risultati di evoluzioni tecniche ed economiche decise senza di loro. Il paesaggio interessa tutti i cittadini e i problemi che lo concernono devono essere oggetto di discussione democratica, soprattutto a livello locale e regionale”.
Noi di Salviamo il Paesaggio invitiamo chiunque fosse interessato a seguire la vicenda sul sito http://www.cornizzolonocava.com, dove sarà possibile anche fornire il proprio sostegno a questa missione di salvaguardia del patrimonio ambientale. Il nostro patrimonio.