Ennesimo parcheggio interrato in arrivo nel quartiere Trieste, questa volta all’interno di Parco Nemorense, storica area verde istituita nel 1930 e tutelata dal 2004 dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Residenti in rivolta.
Automobili al posto di alberi secolari in una villa vincolata da 8 anni e realizzata nel 1930 dal celebre architetto Raffaele De Vico in onore del poeta Virgilio, per il bimillenario della nascita.
Ancora un’area verde minacciata dal cemento e da progetti contestati e opinabili, anche considerando che nello stesso quartiere Trieste, in cui si trova il parco, sono già stati realizzati diversi parcheggi interrati, e che questi risultano essere attualmente vuoti o invenduti per buona parte.
Ancora polemiche, quindi, sul noto Pup della Capitale, ovvero il Piano Urbano Parcheggi di Roma, nato sotto la giunta Rutelli, decollato nel 2003 ad opera dell’amministrazione targata Veltroni e confermato anche nell’Era Alemanno.
Una prospettiva, quella del parcheggio di Parco Nemorense, osteggiata da moltissimi residenti di ogni età, che hanno dato vita a “Quelli che il parco”, “comitato per la valorizzazione e la salvaguardia di Parco Nemorense e delle aree verdi del Quartiere Trieste”, si legge nei documenti ufficiali attraverso i quali vengono divulgate le iniziative per contrastare quello che viene definito come uno “scempio perpetrato all’interno di un’area vincolata”.
E a dirlo non sono gli esponenti del comitato, ma il Comune di Roma stesso, con un documento della Sovraintendenza ai Beni Culturali, Servizio V Ville e Parchi storici, del 23 maggio 2012. “Si conferma che il parco Nemorense o Virgiliano”, si legge, “è tutelato nel suo complesso dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 , n°42 ‘Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio‘”. Nella medesima lettera, poi, si conclude che il parco entra di diritto tra “Le ville i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico”.
Insomma, un’area vincolata perché preziosa non solo dal punto di vista paesistico e naturalistico, ma anche culturale. Un’opera d’arte che rischia di essere deturpata per far posto all’ennesimo parcheggio, per di più a poche decine di metri di distanza da quello realizzato solo pochi anni fa a Piazza Crati, in un quartiere già fortemente interessato da progetti analoghi.
“Abbiamo appurato”, si legge nella lettera datata 29 maggio 2012 inviata da “Quelli che il parco” al sindaco di Roma, in merito alla realizzazione della contestata opera, “che tale parcheggio dovrebbe occupare una vasta area all’interno del Parco storico e prevede l’abbattimento di numerose alberature di alto fusto nonché di arbusti”.
Nella missiva del comitato si fa poi riferimento al documento della Sovraintendenza e si aggiunge che, alla luce dei fatti, “l’intera superficie del Parco Virgiliano, così come risulta dal progetto originario di Raffaele De Vico, è quindi vincolata e di conseguenza la convenzione firmata dal Comune di Roma e il concessionario presenta certamente un vizio di validità che si viene a determinare a causa dell’erroneo presupposto che tale vincolo non esista”.
Al di là, quindi, della querelle relativa all’utilità del parcheggio stesso, tema controverso come abbiamo visto, in considerazione del gran numero di box rimasti invenduti nei parcheggi già realizzati nel quartiere, il punto fondamentale è il luogo in cui il progetto si vorrebbe realizzare. “Riteniamo sia pertanto doveroso” aggiunge il comitato nella nota, “revocare la convenzione con il concessionario, le autorizzazioni e gli atti precedenti alla stessa, in quanto fondati su un presupposto non vero”.
Nel documento si sottolinea, infine, l’esplicitazione della volontà, da parte del comitato, di coinvolgere anche il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e, in caso il progetto dovesse andare avanti a dispetto di vincoli normativi e mobilitazioni popolari, arrivando anche alla Procura della Repubblica.
“Poco più di un anno fa”, l’appello di “Quelli che il parco” ad Alemanno, “precisamente il 2 aprile 2011, Ella partecipava con i cittadini e i bambini del quartiere all’inaugurazione del parco Nemorense al termine dei lavori di riqualificazione tanto attesi”. E ora, lo stesso Comune avalla la realizzazione di un parcheggio interrato all’interno di quella stessa area riqualificata e vincolata come bene “di valore storico e artistico”, prima che naturalistico.
I cittadini che si stanno impegnando per la tutela del Parco Virgiliano/Nemorense confidano nella vittoria della legge, senza bisogno, si spera, di arrivare al proverbiale braccio di ferro con i fautori del Pup. La bellezza dell’area verde, il suo valore storico e artistico e l’amore dei residenti per quel polmone verde nel cuore del quartiere Trieste non lo meritano.
Marco Bombagi
Io penso che i problemi vadano analizzati e risolti alla fonte! e se unissimo le forze (autotassandoci) per fare indagare su eventuali corruzioni, permessi o concessioni facili a costruttori (magari parenti di politici)? sono sicuro che saremmo in grado di fermare il tutto legalmente. Ma chi sono questi costruttori, sempre gli stessi? Come riescono sempre a sovvertire le leggi in vigore? Da chi sono appoggiati? Siamo in odor di mafia o di riciclaggio di danaro sporco? tutto questo, ed altro, si potrebbe scoprire facendo indagare a chi lo fa per mestiere. Diciamo “basta a queste violenze” perpetrate in danno ai cittadini che ignari di accordi tra potenti, ne devono subire l’arroganza del potere!!!!! RIBELLIAMOCI!!!!!!!!!!!
che non sappiamo tutelare quello che abbiamo! soldi soldi soldi esistono sono i soldi ma come al solito non per i “poveracci” ma per i spoliti ricchi speculatori! se facessero pagare poco poco di meno i pachieggi giornalieri nei garage, e ce ne sono tanti, non ci sarebbe più bisogno di tutti questi parcheggi interrati che non compra nessuno perchè costano l’ira di dio e sono fattui pure male! non sono un’abitante di parco nemorense, sono una romnana stanca di veder deturpato il patrimonio, artistico e non, della mia bellissima CITTA’