Cremona-Mantova e Broni-Mortara:
il bluff non sta più in piedi.
Gli ambientalisti: è la vera spending review della Lombardia. “Grazie anche alle nostre battaglie, risparmi per quasi 2 miliardi di euro, da investire in misure di vero sviluppo”.
Adesso lo scoprono anche i promotori: le autostrade della ‘Bassa’ lombarda sono un grande bluff, che non si giustifica in termini di reale domanda di traffico e che quindi sono destinate a diventare una voragine finanziaria.
Nei giorni scorsi è stato il presidente di Stradivaria, la società incaricata di costruire l’autostrada Cr-Mn, a riconoscere che su quella direttrice i flussi di traffico non sono tali da giustificare un investimento di tipo autostradale, che sicuramente non riuscirebbe a ripagarsi con gli introiti da pedaggio. Meglio tardi che mai, viene da dire. Da anni gli ambientalisti, inascoltati, sostengono le stesse tesi.
Ma anche al Ministero dell’Ambiente si sono accorti che qualcosa non va sull’altra grande opera concepita per sconquassare le risaie della Lomellina, l’autostrada tra Broni e Mortara: e così ci si è presi una ‘pausa di riflessione’ di 6 mesi nella istruttoria del progetto, per esaminare le serie osservazioni presentate da associazioni e comitati.
Non è ancora un de profundis per l’autostrada della Bassa Pavese, ma è difficile che tra sei mesi quel progetto devastante possa essere ritenuto meno inutile di come appare oggi. Specialmente in un momento in cui l’economia sta riscoprendo il valore del rigore sulla spesa.
“Chiediamo che i contributi pubblici regionali prima destinati a questi inutili e devastanti nastri di asfalto vengano ora utilizzati per il potenziamento dell’asse ferroviario padano che collega Alessandria a Mantova e al Basso Veneto: attualmente un binario sottoutilizzato che invece potrebbe supportare un adeguato trasporto di merci e passeggeri. Ciò contribuirebbe anche, ed in modo determinante, a togliere veleno dall’aria di una delle zone più inquinate del pianeta, così come ci sta chiedendo insistentemente l’Europa. Per quanto riguarda il supposto finanziamento privato delle infrastrutture, si tratta di risorse che devono essere messe a disposizione delle imprese e delle famiglie”.
Le associazioni ambientaliste ed i comitati della Bassa, da anni impegnati a smascherare il bluff delle autostrade regionali lombarde, sottolineano come, facendo a meno di queste devastanti autostrade, non solo verranno salvati migliaia di ettari di buona terra agricola, ma si permetterà al sistema finanziario lombardo, pubblico e privato, di non gettare al vento 2 miliardi di euro, che potranno invece essere meglio spesi per offrire credito e sostegno a imprese e famiglie, ma anche per fare le infrastrutture davvero utili.
Legambiente Lombardia
WWF Cremona
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre
Salviamo il paesaggio-Difendiamo i territori Comitato del cremonese, cremasco e casalasco
La cementificazione del territorio deve finire sia nelle città che fuori. Ci vuole una legge di iniziativa popolare che lo preveda e che dia spazio solo ad interventi di manutenzione e di riciclo dell’esistente oltre a quei lavori di messa in sicurezza del territorio.
dobbiamo fermare anche la TEM e ogni altra opera inutile
avete dimenticato la Treviglio Dalmine, una bretella fuori da ogni direzione di flussso dal costo preventivato di 380 milioni.
tutta in trincea, cosi da permettere di essere una CAVA di 20 km…