S. Cristoforo di Labante è una frazione di Castel d’Aiano, in provincia di Bologna, famosa la presenza delle Grotte di Labante, una delle più grandi grotte primarie nel travertino d’Italia, una straordinaria manifestazione naturale.
Le acque sgorgano da una sorgente e plasmano il travertino, formando le grotte, ricche di vegetali e cristalli di calcite dalle forme piu’ strane. Le cavità naturali si formano per azione chimica dell’acqua ricca di anidride carbonica che scioglie il carbonato di calcio della roccia. Sopra alla grotta di Labante, una cascata naturale sgorga in un piccolo e limpido laghetto che, con il sole alle spalle, regala al visitatore un suggestivo arcobaleno.
Una segnalazione allarmante da parte di un fruitore di San Cristoforo di Labante ci comunica lo stato di degrado in cui versa l’area delle grotte.
Vivo per parte dell’anno, da 35 anni a Castel d’Aiano. In questo comune si trovava un luogo magico dove l’acqua abbondante aveva creato un angolo fatato di paradiso, le grotte e formazioni calcaree di San Cristoforo di Labante.
Da 15/20 anni, prima la Seabo e poi Hera, hanno prelevato le acque dalle sorgenti a monte, sfruttando pesantemente il sito anche se questo è probabilmente unico al mondo grazie al contesto naturale in cui si è sviluppato: una bellissima cascata naturale infatti ne sovrasta parte dello sviluppo.
tutto il male possibile in questo contesto politico tutto è consentito le rapine non si esauriranno ci vuole un vero governo del territorio che tenga d’occhio la grande speculazione
penso che è davvero inverosimile che si buttano milioni di euro per dei progetti folli e quelli che non costano NULLA no si prendono minimanete in considerazione perchè il mbca non si attiva? scrivere al tpc@carabinieri.it ed inviare un’esposto
Vincenzo, forse è più indicato segnalarlo al Nucleo Operativo Ecologico e Tutela Ambientale. L’indirizzo che indichi tu è quello del Nucleo Tupela Patrimonio Culturale.