Il Monte Grappa è una montagna delle Alpi alta 1775 m.s.l.m., facente parte delle Prealpi Venete e suddivisa fra le province di Vicenza, Treviso e Belluno. Sull’origine del nome, si sa solo che era chiamata Alpe Madre.
Il Monte è celebre per le varie battaglie decisive nel corso della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) e per alcuni avvenimenti durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) in quanto rifugio delle formazioni partigiane. Nella sua Cima si erge il Sacrario Militare o Ossario che contiene resti di soldati italiani e austroungarici, che è pure simbolo della Provincia di Vicenza. Dal primo dopoguerra Cima Grappa divenne meta di frequenti pellegrinaggi alla Madonnina, ai vari cimiteri militari e in seguito al grande ossario che, come già detto, raduna i resti dei caduti italiani e stranieri. La panoramica dal Grappa è eccezionale: si può godere della vista di una buona parte della pianura padana e delle Dolomiti. Se la giornata è particolarmente limpida, si può vedere anche la laguna di Venezia.
LA EX BASE NATO
Nei pressi del Sacrario sono presenti i fatiscenti resti di una ex Base Radar-Missilistica della Nato, che ospitava un centro per la sorveglianza delle telecomunicazioni e ora reperto di archeologia contemporanea, testimonianza spettrale del periodo della Guerra Fredda. Le pessime condizioni in cui versa lo stabile si possono vedere anche dalle seguenti fotografie:
Di recente il destino della base è tornato alle cronache perché citata in una inchiesta sugli scempi ambientali in Veneto, a firma Giorgio Sbrissa sull’Espresso:
“… sulla cima del Grappa si combatte da 20 anni un’altra guerra contro la burocrazia ottusa e sprecona: quella contro i ruderi, che deturpano un’area di oltre trentamila metri quadri, di una base radar per il puntamento dei missili dislocati nel Nordest ai tempi della Guerra fredda. Base passata all’Enav e da quasi 30 anni inutilizzata ma mai dismessa, nonostante le comunità montane chiedano il rilascio e il ripristino dei percorsi e delle trincee della grande guerra che un’alta recinzione metallica interrompe assieme al flusso dei turisti di genere”.
Andando a spulciare in un PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Treviso del 2011 alla voce ” Progetto N. 10 ” si legge: ” Su Cima Grappa, in prossimità dell’ossario è presente la zona logistica di una ex base missili. Tale zona ha un edificio di adeguate dimensioni che potrebbe essere recuperato e destinato a Museo della Grande Guerra, in particolare per la zona collegata alla montagna. Attualmente tale area, in completo stato di abbandono, presenta un’immagine decadente dell’ambiente locale e quindi, o viene demolita o trova una destinazione consona per la sacralità del luogo”.
Ad oggi non abbiamo ancora notizie certe sul destino dell’ex base Nato, sito certamente che sarebbe utile recuperare e riqualificare nel rispetto del paesaggio e per l’utilità del territorio.
Ho fatto anchio il servizio di leva nell’ Aeronautica anni 75/76 e ogni anno tornavo sù per rivivere tempi meravigliosi, ma adesso è veramente squallido………
Ho fatto il militare come carabiniere negli anni 1974 .1975. Poi nel 1976 la base veniva abbandonata.ora è triste vederla cosi.in trentino una base simile è stata rivalorizzata e de meta di turismo e visite guidate x le scuole .sul grappa solo macerie
Che tristezza abbandonare cosi’ una parte della nostra storia,fanno parte dei nostri ricordi.Ciao con tristezza Vittorio
ho fatto il militare di leva nel 1970 in questa base che si chiamava Controllo , perchè qui si telecomandavano i missili che eventualmente sarebbero partiti da un’altra base , sempre sul Monte grappa loc forcelletto , che si chiamava, appunto , Lancio. sono tornato sulla cima nel 2013 e sono rimasto sconvolto dalle condizioni di questo rudere .almeno l’altra base , il Lancio , è stata completamente smantellata ; restano alcune macerie , ma questione di pochi anni e tutto sparirà nella vegetazione. rivedere , dopo 43 anni , i posti dove ho passato parte della mia gioventù , e trovarli in quelle condizioni mi ha fatto venire una tristezza indicibile
Buongiorno
ieri, facendo una delle tante escursioni in zona, sono tornato alla ex base di Cima Grappa, che ho visto per la prima volta (da escursionista) nei primi anni 90. Tante volte mi sono chiesto cosa mai fosse quella specie di terrazzo che si trova nel punto più a Nord, dove c’è il punto panoramico (che presumo fosse preesistente alla costruzione della base stessa). Lei sa dirmi a cosa serviva?? Grazie molte, arrivederci.
Si potrebbe ristrutturare il sito, tutto sommato è un pezzo di storia e val la pena ricordarlo, certamente nelle condizioni in cui verte è uno scempio.
Fabbricato pericolante e inquinante. Da radere al suolo e riportare il luogo alle memorie dei ns. valorosi soldati.
subito da bonificare ! sembra ci sia presenza in quantità aprezzabile di amianto .in particolare ondulati degradat esterni all’interno propbabilento cemento amianto degradati.Le intenperie atmosferiche creano rischio disperdendo le fibre nell’aria
Che squallore! Per non parlare di tutto il perimetro della base Nato da bonificare! Agostino. Montebelluns. 3 novembre 2014
Gli uomini passano le ferite restano.. la terra divorerà tutto, tanto vale lasciarla come era in origine
Dopo trent’aani mi sono recato sulla cima Grappa per onorare il ricordo delle vite e sacrifici fatti dai nostri Padri, a vedere quello scempio mi sono vergognato di essere italiano, vergognato di avere politici e amministratori che dopo decenni non hanno ancora trovato il modo di cancellare quell’ammasso di cemento e ripristinare l’ambiente naturale dell’epoca.
Manca solo che tra un po di anni il sito venga trasformato in albergo con grande parcheggio e piste di lancio per parapendio, così qualquno si chiederà cosa sarà quella costruzione a gradoni semicircolare.