Puglia tra sole e vento, l’Eldorado di progettisti e investitori

Un grande impianto fotovoltaico a San Marco In Lamis (Fg)

Basterebbe il sole che abbiamo a disposizione? È la domanda che viene naturale se si cerca di fare un conto della sfilza di megaprogetti fotovoltaici in attesa di giudizio in Puglia.

Sono non meno di 600 gli ettari opzionati (corrispondenti a oltre 300 campi di calcio regolamentari) per una potenza totale non inferiore ai 575 megawatt. Da questo conteggio sono esclusi i megawatt già installati.

Un’enormità che si propaga sull’intero territorio della Capitanata, dal Golfo di Manfredonia, alla Piana del Tavoliere, passando per le colline e le vallate del Subappennino. Parliamo di progetti che sono stati presentati e autorizzati dalla Provincia e dalla commissione di valutazione ambientale che fa capo al suo assessorato all’Ambiente e sono in attesa dell’autorizzazione unica dell’assessore regionale alle Attività produttive Loredana Capone.

I dati che seguono riguardano il territorio della provincia di Foggia, la più grande d’Italia per estensione, dopo quella di Milano; la più desiderata almeno fino ad oggi, al taglio degli incentivi statali e alla stretta sugli impianti in suolo agricolo. Questi numeri sono relativi al 2010 e sono frutto di indagine giornalistica, dato che non esistono statistiche ufficiali relative a questo settore difficile da fotografare, per via della selva di società, una diversa dall’altra che vengono costituite in occasione di ogni singolo progetto. Così come sono una miriade i progettisti e gli studi tecnici che lavorano dietro le quinte per l’approvazione degli impianti.

Manfredonia

Solar Park Elisabeth srl, romana, ha presentato 40 megawatt di fotovoltaico su 80 ettari progettati e presentati su un’area in cui sono molte le zone umide alluvionali e rilevanti dal punti di vista ambientale. Teti srl è titolare di un parco di pannelli da 90 Mw su 140 ettari di terra.
La Macchia Rotonda Solar srl nel territorio di Manfredonia ha cinque progetti da 16,3 Mw. Satel Renowables srl attende l’autorizzazione unica della regione per il suo parco da 44 Mw su non meno di 90 ettari di terreno. Gli impianti di queste due società sono strettamente legati tra loro, dato che una buona parte di quelli in capo alla Macchia sono stati acquisiti da Satel. Quest’ultima nasce il 4 settembre del 2008 con sede legale nella zona Asi di Foggia, dall’iniziativa di due fratelli imprenditori, i Sannella. Satel ha un modus operandi classico del settore degli sviluppatori: presenta progetti di impianti fotovoltaici, ne ottiene la valutazione di impatto ambientale favorevole e li rivende al miglior offerente. Tra i suoi soci più affezionati c’è Macchia Rotonda Solar srl nata con un capitale sociale di 58mila euro di capitale sociale il 24 luglio 2009, in concomitanza con l’acquisto da Sannella di alcuni impianti già “benedetti” dalla provincia. Questa srl risulta avere un’unica proprietaria la Feidos spa società di consulenze e intermediazione finanziaria romana il cui presidente è Massimo Caputi suo fondatore. Era srl è invece titolare di un progetto su 45 ettari da 22 Mw.

San Severo

E.On.Climatizzate&Renovambles Italia Solar srl di Milano, ha un parco fotovoltaico da 40 Mw su 80 ettari di terreno. Luxenia srl ha un progetto da 10 Mw in attesa di autorizzazione.

Troia

Margherita srl nasce dallo smembramento di Daunia Wind divisa tra il gruppo Tozzi Sud (dell’importante gruppo nazionale omonimo) e la famiglia foggiana Mescia che oggi è legale rappresentante della Margherita. Questa srl ha non meno di quattro progetti in ballo: uno da 22 Mw che ha ricevuto la Via favorevole; il secondo su 40 ettari da ben 70 Mw; il terzo da 13,5 Mw; il quarto da 42 Mw. En. It. Puglia srl è forse il caso più eclatante. Questa società ha rilevato dalla Wweh di Antonio D’Amato un progetto faraonico su Troia da 123 Mw su non meno di 62 ettari. Le notizie più recenti parlano di uno stallo autorizzativo causato dalle polemiche e dalle nuove normative che stanno scoraggiando i grandi gruppi finanziari internazionali che avevano deciso di investire nel progetto.
Msn Solar srl ha un progetto da 13 Mw e un altro presentato lo scorso dicembre da 12 Mw. Satel Renowables srl ha un progetto da 12 Mw, nella stessa zona di quello della Msn. Altri due progetti di questa società dei foggiani Sannella attendono l’autorizzazione regionale: uno da 13 Mw, un altro da 17. In tutto gli ettari interessanti non sono meno di 20.

Torremaggiore

Ats Solar Figurella srl ha un progetto da 4,2 megawatt. Deliceto/Ascoli. La Margherita srl ha un progetto da 12,5 Mw.

 

Il mestiere oscuro dello sviluppatore

Dietro i progetti di impianti ad energia rinnovabile non ci sono solo banche e investitori. Una figura fondamentale è quella dei così detti “sviluppatori”: geometri, ingegneri, commercialisti e avvocati che hanno trovato nel settore delle energie rinnovabili l’Eldorado.

Tra gli sviluppatori esistono varie categorie.

Quella più “pericolosa” è rappresentata da coloro che si occupano di procacciare terreni, presentare progetti, farseli approvare e rivenderli sul mercato. Molto spesso sono protagonisti di operazioni di pura speculazione finanziaria.

Lo sviluppatore è un mestiere che decide di fare sia il giovane laureato alla ricerca di una collocazione professionale e sia il navigato professionista. Ormai sembrano essere finiti i tempi delle vacche grasse, quando la via più semplice per vedersi autorizzati impianti energetici non era quella regionale ma quella comunale. Fino ad un paio di anni fa bastava rilasciare nel comune di riferimento la dichiarazione di inizio attività per installare un impianto di massimo 1 Mw. Sulle pupille degli sviluppatori sono apparsi di colpo i simboli dell’euro e la corsa al recupero di terreni è aumentata. Grazie a questo sotterfugio sono stati opzionati centinaia di ettari sui quali sono stati avviati tanti piccoli progetti, molto spesso l’uno accanto all’altro così da andare a creare, nei fatti, un vero e proprio parco industriale. Il progettista, una volta ottenuta la Dia, ad esempio per 10 impianti da 1 Mw l’uno, aveva tra le mani un progetto dal valore di oltre 20 milioni di euro che provvedeva a rivendere al migliore offerente.

C’è chi invece punta sui grandi numeri per l’installazione di enormi impianti. Questa è stata la strategia che ha caratterizzato per vent’anni il settore dell’eolico e che ha dato grandi frutti (leggi: utili) a imprese e progettisti. Un po’ meno a comuni e cittadini, come nota anche il giornalista di Repubblica Antonello Caporale nel suo libro “Controvento: il tesoro che il Sud non sa di avere” (2011, Mondadori). La logica di base è molto semplice. Nel momento in cui presenta un progetto da centinaia di megawatt, lo sviluppatore sa bene che la Regione o la Provincia non lo approveranno così com’è e procederanno alla riduzione degli impianti previsti. La strategia è chiedere 100 per ottenere almeno 50.

Sembra essere il modello seguito da Eugenio Di Gianvito, ingegnere di Torremaggiore, titolare di Ats Engineering srl, che ha in corso ha enormi operazioni nel settore dell’eolico. Di Gianvito con il suo studio ha presentato enormi progetti di parchi eolici in tutta la provincia di Foggia ed l’autore degli impianti off shore sulle coste garganiche. Con la Alexina srl ha presentato sul comune di Lesina nel marzo del 2009 un progetto con una potenza complessiva di 126 Mw . Ats engineering ha presentato su Torremaggiore un progetto da 282 Mw. Con la Parco eolico marino Gargano Nord Srl, Di Gianvito ha chiuso un importante con la tedesca WPD offshore GmbH in almeno uno dei due progetti eolici off shore (uno da 680 Mw, l’altro da 855), presentati a nord del Gargano. Con la Ordona srl ha presentato un altro progetto, questa volta sull’agro di Foggia che secondo i dati aggiornati all’agosto 2010 del report eolico dell’associazione ambientalista Lipu, presenta una potenza complessiva di 278 Mw. Un’enormità, ma non equiparabile ai 696 Mw presentati su Lucera con la Luceria srl. Ma no è tutto, perché Eugenio Di Gianvito, che i bene informati definiscono professionista spregiudicato e molto agile nel muoversi in Comuni amministrati sia dal centrodestra che dal centrosinistra, è attivissimo anche nel settore del fotovoltaico. La sua Ats Engineering ha al suo interno un ramo dedicato soltanto al sole: la ATS Solar. Società che nel 2009 ha stretto accordi imprenditoriali con la tedesca NordStrom Solar GmbH. Accordo fortemente voluto dai tedeschi grazie alla presenza alle spalle di questa piccola srl di Torremaggiore della teutonica WKN Windkraft Nord.

Francesco Bellizzi
(francesco.bellizzi80@gmail.com)

Un commento

  1. L’articolo è molto interessante!
    Sarebbe utile capire come vengono spesi i finanziamenti ricevuti per costruire tali opere.
    Mi pare di capire che i flussi finanziari raccolti dalla società “Holding” vengono girati ad altre entità da questa controllate (tutte con la stessa sede legale) per poi perderne le tracce.
    Dove saranno finiti tutti questi denari?

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