Incombe l’inizio dei lavori per la realizzazione di un impianto eolico industriale. Pale eoliche in un paradiso naturale e in paesaggio unico.
Siamo nel sud della Puglia in provincia di Lecce, nel “tacco d’Italia”, dove fra pochi mesi verrà realizzato un mega impianto ai confini dei comuni di Ruffano e Montesano Salentino.
Proprio nell’area del Parco dei Paduli – Foresta Belvedere, un’area rurale con caratterizzata estesi e maestosi uliveti e sulle Serre Salentine, rilievi collinari caratteristici sono a rischio: paradisi naturali del basso Salento che devono essere tutelati.
Perché? Perchè sono aree ricche di habitat naturali di pregio, con piante rare come il Frassino ossifillo.
Ed anche perché gli acquitrini presenti sono caratterizzati specie di flora rarissime (felce acquatica Marsilea strigosa) e popolati da anfibi protetti (quali la Raganella, il Tritone italico e il Rospo smeraldino) ed uccelli come la Cicogna bianca, la Cicogna nera e l’Aquila minore. Per questi ultimi in particolare la presenza delle pale eoliche rappresenta una concreta minaccia. Si rischia inoltre di compromettere seriamente un paesaggio rurale unico costituito da splendidi paesi, antiche masserie e casali.
L’allarme dei comitati locali
E’ il grido d’allarme diffuso dal “Comitato Occhi agli Occhiazzi” che oltre ad informare sulla questione, propone una determinata strategia di opposizione. Con una lettera aperta (file pdf, 420 kb) invita i cittadini ad inviare osservazioni avverse a questi progetti e i comuni ad esprimersi attraverso atti ufficiali e puntuali osservazioni tecniche.
Il progetto infatti è in contrasto con i vincoli di tutela previsti da diversi strumenti di pianificazione come il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione e il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lecce. Anche il recente Regolamento Regionale sulle rinnovabili vieta espressamente questi impianti nell’area del Parco Paduli.
Nessuna opposizione da parte del comitato verso la filosofia corretta dello sviluppo delle energie rinnovabili, che però non devono portare a grandi impianti impattanti ma sviluppare forme di produzione locali, dimensionati sugli effettivi bisogni locali e non per creare surplus energetico e guadagno a discapito del territorio.
Nella mattina di oggi sui Paduli nei comuni San Cassiano – Botrugno, insistenti ronde a bassa quota di un elicottero dell’Enel. Staranno facendo sopraluoghi per nuovi impianti che si sa, si faranno?
Il Salento non ha bisogno di nuove infrastrutture e di nuovi impianti di energia alternativa. Il Salento ha solo bisogno di riprendersi la sua storia e le sue tradizioni, le sue masserie e i suoi castelli, i suoi trulli valorizzandoli, cosa che stanno facendo gli stranieri, inglesi in primis che stanno comprando e riqualificando, ma anche grandi imprenditori come Zonin che ha acquistato oltre che a diversi ettari di vigneto anche una masseria diruta che ha ricostruito e portato ai suoi splendori ! Non abbiamo bisogno di nuovi resort, ne abbiamo già troppi e costruiti anche là dove vi erano i vincoli paesaggistici come a porto miggiano, basta dobbiamo solo valorizzare ciò che abbiamo, dobbiamo solo guardarlo con occhi diversi ! E’ assurdo creare una passeggiata a mare lungo la costa rocciosa di pregio realizzata dal comune di Alliste(LE)in barba alle leggi di tutela della costa e non valorizzare tutta una serie di stradine di campagna per giunta illuminate a giorno di notte e renderle con poco idonee e sicure per tante persone che apprezzerebbero anche con la bicicletta gli itinerari nella campagna. Progresso è anche sapere dire basta allo spreco di denaro pubblico e alla distruzione del nostro territorio !