Prosegue la raccolta di segnalazioni dei luoghi italiani più amati. Anche quest’anno il Censimento dei luoghi del cuore ha visto mobilitarsi comitati spontanei e associazioni – in molti casi sostenuti dalle Delegazioni FAI sul territorio –, comunità intere e singoli cittadini: tutti uniti nel nome di un’Italia da tutelare e da tramandare alle generazioni future.
I beni segnalati sono diffusi in tutto il Paese, realtà diverse tra loro, espressioni dell’enorme museo a cielo aperto che è l’Italia.
Dai risultati parziali del Censimento emerge con forza che l’interesse dei cittadini non va solo e necessariamente ai grandi monumenti noti in tutto il mondo, ma anche a tutti quei luoghi minori, spesso sconosciuti ai più, veri e propri gioielli di un’Italia tutta da scoprire.
Tanti sono i comitati locali attivi sul territorio in difesa di monumenti o aree naturali, comitati animati da persone mosse dalla passione e dall’amore per luoghi che sentono “loro” e che vogliono proteggere e difendere con tutti i mezzi possibili. Grazie al Censimento, in molti casi questi comitati hanno la possibilità di offrire risonanza alle loro speranze e alle loro battaglie.
Tra i Beni più segnalati al momento figurano: lo splendido Faro della Guardia dell’Isola di Ponza (LT), edificato nel 1886 su una rocca a strapiombo sul mare e tuttora punto di riferimento per i naviganti; il Campanile della Basilica di Santa Barbara a Mantova, che nel sisma del 29 maggio scorso ha perso la sua lanterna, da sempre riconoscibile nel profilo della città; la Ferrovia del Drinc e la miniera di Colonna a Cogne (AO), testimonianze del passato industriale della Valle d’Aosta; la Cattolica di Stilo (RC), piccola e affascinante chiesa bizantina edificata tra la fine del X e l’inizio dell’XI secolo, oggi in attesa di interventi di messa in sicurezza e valorizzazione. Ma tanti, tanti altri sono i Luoghi votati (solo sul sito web www.iluoghidelcuore.it ve ne sono oltre 7.000!)
Non mancano segnalazioni di luoghi insoliti, a cui sono legati ricordi del passato e speranze per il futuro. Tra questi il Rione Sanità di Napoli e il progetto per la realizzazione a Palazzo dello Spagnolo di un museo dedicato a Totò, che qui ebbe i natali: una testimonianza di affetto dei cittadini napoletani e non ad un grande attore che fece conoscere la sua città in tutto il mondo. Il museo, pronto da anni, è purtroppo chiuso e con il voto dei Luoghi del Cuore potrebbe trovare la sua strada per vedere finalmente la luce.
Ma il Censimento è anche uno strumento a cui i cittadini si affidano nella speranza di poter vedere, un giorno, il Bene che amano tornare a vivere. E’ questo il caso dei luoghi gravemente danneggiati dal terremoto dello scorso anno in Emilia Romagna: un esempio tra tutti il Borgo storico di Finale Emilia per il quale si sono mobilitate tante persone.
Di recente è partita anche una grande mobilitazione per segnalare I Terrazzamenti delle 5 Terre: a un anno dalla tragedia del 25 ottobre scorso, infatti, i Comuni delle 5 Terre insieme al Parco Nazionale delle 5 Terre e alle Delegazioni FAI della Liguria di Levante vogliono dare un segnale forte e si augurano che il voto dei Luoghi del Cuore possa essere uno stimolo per operare in un’ottica di prevenzione ed evitare future alluvioni che un territorio così fragile non potrebbe davvero più sopportare.
Tante sono anche le segnalazioni arrivate dall’estero: sono più di 80 i Paesi, sparsi nei 5 continenti, che hanno partecipato al censimento, dalla Germania al Giappone, dal Qatar al Messico, dalla Russia al Sud Africa, dalle Antille al Libano, dalla Cambogia all’Ecuador.
Per partecipare al Censimento (c’è tempo fino al 31 ottobre) si può votare il proprio Luogo del Cuore sul sito:
www.iluoghidelcuore.it
Oppure utilizzando i moduli di raccolta firme che potete scaricare dal sito e personalizzare con il logo del vostro Comitato, o ancora compilando le cartoline distribuite in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo.
Per associazioni o comitati locali: il FAI è anche disponibile a fornire un messaggio web personalizzato che potrete inoltrare ai vostri iscritti con il link diretto sul vostro luogo del cuore. Per richieste specifiche e maggiori informazioni potete scrivere a: info@iluoghidelcuore.it (tel 02 4677615278/304)
Il tutto non si può che condividere, mi permetto solo di aggiungere che oltre alle generazioni future, i luoghi e i paesaggi naturali vanno lasciati in generale a tutte le forme di vita che popolano la terra.
In poche parole penso che se riducessimo un pò l’antropocentrismo di cui siamo pervasi, faremmo un grosso passo in avati nella tutela della casa comune
sono d’accordo con Luigi, il paesaggio e le risorse naturali andrebbero conservate e tutelate prima di tutto perché non sono di proprietà dell’uomo, che fa e disfa a piacimento e secondo logiche di convenienza. gli ecosistemi hanno diritto di essere rispettati, c’erano prima di noi e non vengono quasi mai considerati nell’atto di cementificare il terreno, disboscare e sfruttare il suolo.