Tempo fa avevamo pubblicato un articolo sulla ex-colonia Olivetti di Marinella di Sarzana, nello Spezzino (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/06/ex-colonia-olivetti-un-patrimonio-architettonico-da-valorizzare/).
Ebbene ogni tanto sottoporre all’attenzione pubblica determinate questioni può portare i suoi frutti. Merito del Comitato per la difesa della ex colonia Olivetti, il quale prende atto con soddisfazione dell’esito della Conferenza dei Servizi, svoltasi il 5 ottobre scorso negli uffici della Regione Liguria per esaminare le deliberazioni espresse a suo tempo dal Consiglio Comunale di Sarzana.
La Conferenza ha infatti accolto la richiesta di escludere la destinazione d’uso commerciale e sanitaria per l’edificio principale, mantenendo primariamente la funzione turistica, nella direzione della sostenibilità e dei giovani. La Conferenza ha pure accolto la richiesta di rendere pubblica la fruizione del parco antistante il corpo centrale della struttura.
Le proposte del Comitato, fatte proprie e sostenute dal Comune di Sarzana, sono state quindi accolte, nella direzione indicata, per una fruizione “pubblica” e per un “nuovo modello turistico”, riducendo così il rischio di una totale privatizzazione dell’area e di un conseguente uso elitario ed esclusivo. Ciò riteniamo potrebbe aprire nuove prospettive per il nostro territorio, potenziando e richiamando un diverso e più moderno turismo di qualità per giovani e famiglie (pensato più sul modello scandinavo che sui nostri tradizionali “ostelli della gioventù”) in cerca non solo di mare e di spiaggia, ma di escursioni nel Parco di Montemarcello (naturale porta d’accesso all’area vasta dei parchi liguri), visite, scoperte dei nostri siti archeologici, dei centri storici, e delle numerose offerte culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, in un grande spazio che dalle cave del marmo arriva oltre le cinque terre, la val di Vara, la val di Magra e la Lunigiana storica. Non escludiamo che tale progetto, se ben coordinato, possa offrire anche nuove ed interessanti occasioni di lavoro, negli stessi settori, per molti giovani delle nostre zone (afflitte da preoccupante disoccupazione).
Il comitato auspica che il Comune continui ad essere parte attiva nei vari passaggi amministrativi vigilando affinché vengano definiti, coerentemente agli accordi siglati, gli sviluppi successivi dell’operazione, e gli aspetti non ancor ben delineati del progetto (la collocazione dei parcheggi, i possibili ampliamenti dei manufatti minori, circostanti l’edificio principale, l’uso della spiaggia) ma soprattutto si individuino celermente, attraverso le procedure prescritte, coloro che potranno essere interessati alla realizzazione del progetto deliberato, o meglio sceglieranno di investire nel settore del patrimonio pubblico dismesso, rilanciando così sul mercato, oltre ai beni, anche “valori comuni”.
Per il Comitato:
Roberto Mazza, Alessandro Palumbo, Gianfranco Damiano, Piero Donati
Ottimo lavoro. Spero solo che ora non si verifichi quello che spesso succede in questi casi e cioè che l’operazione venga presa di mira da chi vuole solo trarre guadagni con “ampliamenti” inutili per la comunità. Qui c’è già troppo cemento a pochi metri dal mare!