Pubblichiamo la segnalazione dell’Associazione Amici di Cuirone, che denuncia il progetto di un enorme ampliamento industriale che trasformerebbe irreversibilmente una grande zona agricola e boschiva in un Comune del Parco del Ticino.
E’ veramente singolare che in un momento in cui il Governo del Paese approva un DDL rivoluzionario contro il consumo di suolo inteso a promuovere l’agricoltura con l’obiettivo principale di garantire equilibrio tra terreni agricoli e zone edificabili e di porre un limite massimo al consumo di terra stimolando il riutilizzo di zone urbanizzate e aree dismesse, l’Amministrazione comunale di Vergiate intenda favorire la richiesta dell’enorme ampliamento della piccola struttura produttiva di Cimbro della TMR Cederna Fodere SpA.
Un ampliamento che, se realizzato, produrrà la trasformazione irreversibile e in peggio di una grande zona agricola e boschiva confinante con residenze anche recenti che subiranno un danno sensibile.
Alla Conferenza Unificata Stato/Enti Locali che ha licenziato positivamente il DDL ha partecipato anche la Provincia di Varese che come consumo di suolo rappresenta il quarto territorio più urbanizzato d’Italia con il 29% di superficie sottratto alla natura. Un metro quadro di cemento ogni due di terreno verde e questa situazione si è creata con la grave responsabilità dei comuni !
Ora anche questa Amministrazione sembra voglia perseguire la dissennata politica di svendita del territorio e delle suolo rurale, dimenticando di aver aderito all’Agenda 21 Laghi e incurante di recepire che la legge n.25/2011 della regione Lombardia definisce il suolo come bene comune.
Nella conferenza di verifica per l’assoggettabilità alla VAS della richiesta di TMR Cederna Fodere SpA, sono già stati espressi numerosi pareri preventivi e critici da parte di varie istituzioni interessate al procedimento (Parco del Ticino, Provincia di Varese, ASL, ARPA, Comune di Arsago) che confermano la preoccupazione per le pesanti ricadute negative sull’ambiente in caso di realizzazione dell’intervento. Queste sono:
- pregiudizio sulla continuità ecologica dell’area interessata dal progetto comunitario LIFE-TIB (finanziato anche da fondi pubblici e cioè di tutti noi cittadini);
- l’irreversibilità della trasformazione proposta;
- l’alterazione evidente dei valori paesaggistici;
- un pesante impatto visivo dei nuovi fabbricati, che risulteranno fuori scala rispetto al contesto, per la maggior parte naturale, determinando una chiara alterazione del paesaggio percepito;
- sottrazione di aree agricole e boschive per oltre 11000 mq.;
- enorme utilizzo di risorse idriche che potrebbero comportare effetti negativi alle falde e al torrente Strona;
- grande preoccupazione per la presenza di elevate quantità di acque reflue generate dal processo produttivo e le conseguenze al torrente Strona (si ricorda che le acque vengono utilizzate per irrigare i prati da parte di coltivatori utenti del consorzio irrigazione Strona) ;
- negative problematiche ambientali e rischi per la salute della popolazione per l’insediamento di un’azienda insalubre di prima classe, evidenziato correttamente da ASL e ARPA.
Dobbiamo inoltre rimarcare la mancanza di approfondimento sui reali aspetti occupazionali e sugli effetti derivanti dalla chiusura e trasferimento dell’impianto di Milano in via Gratosoglio nonché l’eventuale ridimensionamento della sede di Verghera. A nostro avviso il dato fornito dall’azienda è sovrastimato e inoltre non supportato da un piano industriale preventivo a medio e lungo termine.
La richiesta di TMR inoltre non tiene in alcuna considerazione il vincolo paesaggistico del torrente Strona che subirebbe direttamente e indirettamente un impatto negativo irreversibile determinato sia dall’ampliamento della struttura industriale che dalle opere infrastrutturali connesse. Condividiamo la preoccupazione espressa dal Comune di Arsago Seprio circa l’inquinamento delle acque dello Strona e ci sorprende l’assenza e la mancanza di osservazioni dei comuni di Somma Lombardo e Golasecca attraversati da questo corso d’acqua immissario del fiume Ticino.
Infine non va sottovalutato il rischio della compromissione irrimediabile dell’ambito architettonico, culturale e ambientale costituito dalla presenza in Via Stazione dell’ultimo mulino storico rimasto sul torrente Strona denominato “Mulino della Colombara”, gia’ presente nel 1722, che e’ considerato un bene culturale di architettura rurale avente interesse storico ed etnoantropologico quale testimonianza dell’economia rurale tradizionale del territorio e pertanto meritevole di tutela come previsto dal D.lgs. 22/1/2004 n.42. Il mulino è inserito nel catalogo nazionale dei mulini storici.
Non è quindi comprensibile la scelta dell’amministrazione comunale di Vergiate di favorire questo progetto di forte impatto paesaggistico ed infrastrutturale sul territorio, escludendolo, almeno come è successo sino ad ora, dall’ambito di discussione sul PGT in corso di elaborazione, una sede senza dubbio più opportuna per esaminare una simile richiesta ed aprire un utile pubblico confronto democratico con la popolazione.
La nascita di un Comitato spontaneo di cittadini residenti contro la cementificazione del territorio e l’insediamento della tintoria richiesta da TMR denominato ‘NO TINTORIA’, iniziativa cui aderisce anche la nostra associazione, evidenzia che qualcosa non ha funzionato e che le aspettative di coinvolgimento e partecipazione sono mancate perché, in primis, la gente ha ben presente l’importanza della qualità della vita e dell’ambiente in cui vive che non è assolutamente barattabile con migliorie occupazionali incerte.
Su richiesta del comitato, l’amministrazione di Vergiate ha indetto un consiglio comunale aperto sull’argomento che ha registrato una partecipazione di cittadini che non si vedeva da tanto, troppo tempo. In quella sede, oltre al comitato, sono intervenuti anche rappresentanti delle associazioni Amici di Cuirone, LIPU, Legambiente, Italia Nostra, molto critici sul progetto.
L’amministrazione ha rassicurato che la scelta definitiva non è ancora stata presa e che si attendono i risultati della VAS. Il comitato, per parte sua, continua la sua campagna di informazione e raccolta firme a sostegno di una petizione popolare per il rigetto del progetto. A questo noi aggiungiamo le sollecitazioni al Comune per un Piano di Governo del Territorio che dimostri reale e concreta sensibilità alla sua tutela, tanto più che Vergiate ha subito per più di vent’anni la presenza di una enorme discarica di rifiuti.
Associazione Amici di Cuirone
Referente locale per Vergiate
Miranda Baratelli Ostini / Alberto Senaldi
Per approfondimenti e contatti:
Amici di Cuirone – amicidicuirone@gmail.com – www.cuirone.net
Comitato NO TINTORIA www.facebook.com/Cimbro
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