Il 5 dicembre scorso si è svolto l’incontro dibattito su: “P.U.C.??? (RI)PROGETTIAMO ASSIEME LA NOSTRA CITTA”, promosso dal Movimento Speranza Provinciale – Circolo di Caserta, che ha visto la partecipazione di prestigiose Associazioni di tutela dell’Ambiente e del Paesaggio, Legambiente ed Italia Nostra, una Esperta – economista del Paesaggio, il Referente di Slow Food e “Salviamo il Paesaggio” ed il Sindaco di Camigliano, nonché di una nutrita presenza di cittadini e cittadine preoccupate dalla prospettiva di un modello di sviluppo dissipativo che consuma suolo e lascia degradare ambienti e paesaggi, percepiti come bene comune da tutelare e proteggere.
Il Gruppo Consiliare di SpC, a seguito dell’evento, ha presentato al Sindaco Del Gaudio una mozione sul censimento degli immobili sfitti o non utilizzati a Caserta, condivisa con i referenti sopra richiamati, in linea con gli obiettivi della campagna “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio.
Il consumo di territorio nell’ultimo decennio ha assunto proporzioni preoccupanti, danneggiando irrimediabilmente le caratteristiche irripetibili del nostro paesaggio, a discapito dell’appetibilità turistica delle nostre aree, del loro equilibrio idrogeologico ed ambientale e del benessere della comunità.
Conservare e gestire responsabilmente il paesaggio significa conservare e rispettare l’identità di chi lo abita.
Uno sviluppo attento al futuro deve conciliare equità sociale, attenzione ecologica ed efficienza economica. Si può, infatti, costruire senza devastare l’ambiente e tutelando la natura, che può finalmente diventare reale occasione di sviluppo duraturo.
Le tendenze in atto prefigurano un futuro critico per le attuali generazioni e per quelle future, verso le quali gli Amministratori pubblici hanno un obbligo di responsabilità morale e civile, in quanto la pianificazione territoriale deve iniziare a confrontarsi con la finitezza delle risorse e dei beni comuni.
Il censimento degli immobili sfitti o non utilizzati, pertanto, rappresenta lo strumento preliminare di analisi e valutazione delle risorse già disponibili sul territorio comunale, restituendo ai cittadini un reale ruolo di co-decisore nelle scelte di pianificazione urbanistica, per evitare che il piano urbanistico sia realizzato lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali.
I Consiglieri Naim e Apperti, con questa mozione, desiderano che il Consiglio Comunale discuta un ordine del giorno per impegnare la Giunta ed il Sindaco a:
– censire il patrimonio edilizio esistente, individuando in particolare l’esatta situazione relativa ad abitazioni non occupate (valutazione delle risorse disponibili);
– sospendere qualsiasi intervento che preveda nuove costruzioni (risparmio delle risorse non rinnovabili);
– promuovere iniziative di partecipazione della cittadinanza per garantire l’integrazione delle reali istanze della collettività locale nel Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.).
Solo in tal modo la città di Caserta potrà finalmente ottenere una pianificazione urbanistica, capace di conservare e valorizzare il territorio e le risorse esistenti senza prevedere necessariamente ulteriori espansioni.
D’altra parte la tutela dell’ambiente e del paesaggio e il metodo della partecipazione derivano da precisi obblighi normativi, contenuti nella Legge Regionale della Campania n. 16 del 22 dicembre 2004 “Norme sul Governo del Territorio, nella Legge n. 14 del 9 gennaio 2006, che ha recepito la Convenzione Europea sul Paesaggio, la cui adesione è stata formalmente sottoscritta dalla Regione Campania e dall’Amministrazione Provinciale di Caserta e nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Per questo motivo, nelle prossime settimane, i Consiglieri di Speranza chiederanno al Sindaco Del Gaudio un incontro, al fine di definire i processi di partecipazione finalizzati all’elaborazione del PUC e, nel contempo, invitano tutte le Associazioni di tutela dell’Ambiente e del Paesaggio ad istituire un tavolo permanente di confronto, volto alla definizione di uno strumento urbanistico condiviso, che veda il coinvolgimento della società civile, per garantire il benessere diffuso e di lungo termine alla nostra comunità.
Caserta, 12/12/2012
Ottima inziativa, anche a fronte del fatto che la cannibalizzazione del territorio è iniziata un trentennio fa senza che gli “amministratori” si siano mai posto l’obbiettivo di una pianificazione urbanistica a medio e lungo termine. Già! dimenticavo che le parole programmazione e pianificazione sono state cancellate dal ns. vocabolario. Nel 2000 lessi che in quindici anni in Italia fu cementificato un territorio vasto quanto le superfici del Lazio e del Molise messe insieme.