Roma: il “Programma del paesaggio” per costruire insieme il futuro dei territori

Il coordinamento Roma e Provincia del Forum Salviamo il Paesaggio si riunisce il 18 gennaio per l’assemblea pubblica presso La Casa dell’Architettura, già Acquario Romano

Andrà a finire che, sotto elezioni, una delle poche forze ad avere un programma chiaro sarà anche l’unica a non presentarsi al voto.

A una settimana dalla riunione preparatoria tenutasi al cinema America, infatti, Salviamo il Paesaggio Roma e Provincia si ritrova il 18 gennaio alle 15.30 presso La Casa dell’Architettura, nel luogo dove sorgeva l’Acquario Romano, per l’assemblea plenaria. L’obiettivo è scrivere, insieme ai cittadini, il futuro della Capitale e del Lazio.

In un momento in cui la situazione politica precipita”, si legge in una nota del Forum, “e le delibere edilizie vedono un’accelerazione spaventosa, abbiamo pensato di redigere un Programma per il Paesaggio, da presentare ai candidati delle future amministrazioni locali”. Idee e proposte concrete che vengono messe nero su bianco con l’ausilio e l’impegno di tutti quelli che vorranno dare il proprio contributo. Cuore pulsante dell’iniziativa saranno le numerose schede sulle vertenze aperte nel territorio che, compilate da Comitati e Associazioni, rappresenteranno veri e propri minimanifesti di ogni singolo progetto, contestato o controverso, di aggressione al suolo e alla qualità della vita dei cittadini. Un cantiere ancora aperto, un work in progress che prenderà forma una volta esaminate tutte le questioni sul tappeto. “È un documento aperto”, prosegue la nota. “abbiamo un intenso ordine del giorno da discutere insieme. Sono molte le cose da fare e le scadenze che ci attendono”. Quella più vicina nel tempo, appunto, è segnata sul calendario il giorno 18 gennaio, appena sette giorni dopo la riunione preparatoria. Si tratta dell’assemblea pubblica del Coordinamento di Roma e Provincia, che si terrà quel giorno dalle 15.30 presso La Casa dell’Architettura di piazza Manfredo Fanti, sempre nella Città Eterna.

Il programma deve ancora essere definito, quindi, ma le linee guida generali sono quelle di sempre, un marchio di fabbrica. ” Il principale problema di Roma”, si sottolinea dal Forum, “è l’espansione urbanistica incontrollata e caotica che ha favorito la libertà di speculare e di depredare il territorio senza nessuna strategia di medio-lungo termine, in spregio delle corrette regole della pianificazione”. Una politica miope e influenzata dalle pressioni del potere economico e finanziario ha quindi causato “un degrado enorme e diffuso”. La soluzione non può che passare attraverso un radicale mutamento di prospettiva. “Fermare il consumo di suolo e contestualmente censire quanto ci sia di costruito e inutilizzato, pubblico e privato, tutelare e migliorare il paesaggio urbano, anche al fine di avvicinare la qualità di vita dei cittadini a quegli standard europei dai quali la Capitale oggi dista anni luce”.

Buona politica e soluzione dei problemi tenendo ben presente l’interesse generale. “Roma ha un debito che supera i 10 miliardi di euro. A parziale copertura di tale debito”, si precisa ancora, ” l’Amministrazione offre i beni comuni e tra questi il proprio suolo. E il suolo non è una risorsa rinnovabile”. Terra e paesaggio non possono essere merce di scambio con interessi particolari, perché non sono beni d’uso. Essi infatti racchiudono memoria e cultura di intere comunità, oltre che tesori inestimabili di arte e natura.

“Il paesaggio di cui parliamo non è, almeno non è soltanto la bella veduta. In ogni metropoli, e Roma non fa eccezione, il paesaggio urbano è specchio della qualità di vita dei cittadini, che in quel paesaggio vivono, amano, sognano, lavorano. La Capitale vanta un paesaggio unico al mondo e per questo da sempre celebrato; eppure molto di questo paesaggio appare seriamente degradato quando non compromesso”. Serve una politica che inizi perciò a rispettare l’articolo 9 della Costituzione repubblicana, che tutela il suolo e il paesaggio come diritto fondamentale dei cittadini.

Sono tutti punti impegnativi ma ineludibili per tornare a sperare in una città diversa. Il 18 gennaio rappresenta una tappa fondamentale sul cammino del cambiamento, ma il traguardo è ancora lontano. Intanto, però, fa piacere percorrere questa via insieme.

Marco Bombagi
Salviamo il Paesaggio – Coordinamento Romano