Tutto quello che si poteva fare per impedire lo scempio è stato fatto, con grande sacrificio soprattutto di instancabili avvocati e tecnici che hanno lavorato tanto, bene e gratuitamente (anzi, rimettendoci spesso di tasca propria).
Si attendono ora la definitiva pronuncia del Consiglio di Stato e gli eventuali sviluppi della procedura penale in corso se non ci saranno prescrizioni.
Vi invitiamo a leggere questo dossier del Comitato No Crescent, che riassume le tappe salienti di questa brutta storia italiana.
Nel frattempo incrociamo le dita nella speranza che prima della sentenza ci siano pubbliche prese di posizione di chiara condanna del Crescent anche da parte di quache personaggio intellettualmente e politicamente “importante”, senza più remore ed omertà: SE NON ORA QUANDO?
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Sulla vicenda dell’ecomostro CRESCENT di Salerno abbiamo pubblicato altri articoli:
26 marzo 2012: Il Crescent, ecomostro di 300 metri sul litorale di Salerno >
6 giugno 2012: Salerno: il cantiere CRESCENT bloccato dal Consiglio di Stato >
17 ottobre 2012: La sconcertante storia dell’ecomostro Crescent >
gli interessi economici MAFIOSI non guardano in faccia nessuno ma non ci guadagna certo l’Italia
Questo si che è un insulto, manderei in galera tutti: chi la pensata, chi la progettata, chi ha dato i permessi, chi la costruisci, e chi ci va ad abitare.
La bellezza salverà il mondo?Forse.L’indifferenza certo non lo aiuta!
Al male ci si abitua e ancor di piu’al brutto!
Indignarsi sempre è faticoso come la lettura ed il commento di questo dossier sul Crescent soprattutto poi se la cosa non fa notizia.
E allora, bando alle ipocrisie! E che la “normalità” ci scivoli addosso ancora una volta e con essa,irreparabilmente, i nostri “amati”Paesaggi!