“Tracce ad alta tensione”: in viaggio nei territori su cui dovrebbe sorgere l’elettrodotto Fano-Teramo

 

Quella di Marco Totti è una bellissima “impresa” che ha il duplice scopo di far conoscere sia il progetto di Terna dell’elettrodotto Fano-Teramo nei luoghi ove questo è previsto, e sia il territorio marchigiano su cui il tracciato insisterà. Percorrere ciò che probabilmente andrà perso per rendersi conto di quale sia veramente l’impatto dell’opera.

(da “Il Resto del Carlino”, di Lucia Gentili):

Zaino in spalla e mappa in mano per un viaggio ad lta tensione sui sentieri che potrebbero essere consegnati alla Terna per realizzare l’elettrodotto da 380.000 volt. E’ “l’into the wild” di Marco Totti, impiegato anconetano di 43 anni che, partito a piedi il primo maggio da Morro d’Alba ha percorso l’area del futuro tracciato dell’opera, toccando le località di Monsano, S. M. Nuova, Filottrano, Cingoli, Treja e Belforte del Chienti.

All’iniziativa si aggiunge lo sfogo di un politico, Giampiero Feliciotti, presidente della Comunità montana dei monti Azzurri, che dichiara di voler denunciare penalmente il Governatore della regione Marche, Mario Spacca “Non ottemperando a quanto deciso in Consiglio, nel 2009 e adesso, dato che la giunta non ha agito in nessun modo per fermare Terna, è colpevole di ommissione di atti di ufficio e di attentato alla sicurezza dei cittadini” spiega.

A Belforte del Chienti, Marco, è stato ospitato da un cicerone d’eccezione, Franco Grifi, membro del comitato locale. Gli ha mostrato il viale di querce secolari che il progetto dovrebbe abbattere per consentire il transito dei camion e lo sbancamento di 5 ettari di terreno creando una piattaforma di cemento. L’ha portato a visitare l’Azienda biologica “Le Sodere” con bovini d’alta qualità, investita dal passaggio dell’elettrodotto e a rischio per i cinque ettari di sottostazione di smistamento.

Marco nel suo cammino, oltre che “bussare” alle case dei comuni cittadini, si è fatto sentire anche nei bed and breakfast e agriturismi, dove tanti inglesi o olandesi hanno investito denaro, per trovarsi poi con l’incubo del fotovoltaico prima e dei tralicci poi.

“E’ stata un’esperienza di condivisione perchè ho incontrato moltissima gente lungo il tragitto e non ci arrendiamo” sostiene. Anche Grifi l’ha accompagnato lungo il suo viaggio.

Feliciotti è sicuro che l’iniziativa di Marco può essere lo stimolo per una staffetta organizzata dalle varie amministrazioni coinvolte, magari creando un percorso di assaggi di prodotti tipici, ormai tesori inestimabili che rischiamo di perdere.

Il prossimo appuntamento riguarda l’incontro di alcuni dei sindaci dei territori interessati dal tracciato Terna, con la giunta regionale, il 15 maggio prossimo. La brutta notizia è che, in questi giorni, sono stati già avvistati i macchinari Terna.

Il link del sito dedicato alla protesta contro l’elettrodotto:
www.noelettrodotto.it

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Un commento

  1. Un altro grande pericolo per la nostra salute. Ma la gente che sta manifestando è ancora troppo poca direi !!!

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