Il “balcone delle Marche” sta per subire un durissimo attacco, la realizzazione di una grande discarica comprometterà per sempre uno dei paesaggi agricoli marchigiani meglio mantenuti, quello di Cingoli in provincia di Macerata.
La scelta desta ancor più scalpore perchè fatta in un’era rivolta sempre più al riciclo dei rifiuti e ad una saggia e funzionale raccolta differenziata. Una decisione lungimirante sarebbe stata sicuramente, quella di potenziare una gestione sostenibile dei rifiuti e non quella di distruggere una cospicua porzione di territorio “libero”, ad oggi ancora non compromesso.
Da cronache maceratesi.it del 30 gennaio 2013:
Sono passati cinque mesi da quella giornata di agosto in cui vennero trovati aperti i cancelli del cantiere a Fosso Mabiglia di Cingoli, luogo designato per la nuova discarica provinciale che sarà gestita dal Cosmari. Nell’occasione vennero notate anche delle infiltrazioni d’acqua e si ipotizzò l’inquinamento della falda acquifera sottostante, tanto che i lavori subiranno uno stop.
Quest’oggi la Conferenza dei servizi, dopo la riunione che si è avuta in mattinata, ha dato il via libera ai lavori per la realizzazione della discarica provinciale a Cingoli. L’autorizzazione giunge a seguito della verifica del Piano di caratterizzazione e dell’analisi del rischio din conseguenza alle anomalie di inquinamento emerse a dagosto che, di fatto, avevano bloccato le ruspe a Fosso Mabiglia. Alla Conferenza hanno preso parte regione, provincia di Macerata, Cosmari, Asur, Arpam e comune di Cingoli. Soddisfazione da parte del presidente Antonio Pettinari, e di Daniele Sparvoli, presidente del Cosmari, per i quali “con questa decisione si sbloccal’ultimo tassello per il completamenton del sistema dei rifiuti nel maceratese”.
I lavori per la nuova discarica sono stati piuttosto tormentati anche da un punto di vista burocratico, per una serie di opposizioni e ricorsi alla giustizia amministrativa, culminati con la sentenza del 7 novembre 2012 emessa dal Consiglio di Stato che si è espresso a favore delle autorizzazioni concesse alla provincia per la realizzazione dell’opera.
Dal comitato (Campagna pulita) arriva un duro appello (giugno 2013):
“Fra due settimane il Cosmari ha annunciato che verranno le ruspe a sventrare a Cingoli un’itera collina per farci una discarica provinciale da 400.000 metri cubie riempirla di rifiuti.”
“Tutti zitti, politici collusi ovviamente ma anche paladini del paesaggio e promotori dei rifiuti 0 compresi, intanto cittadini italiani e stranieri della area vivono in solitudine il questo incubo abbandonati da tutti, colpevoli solo di avere investito la propria vita e lavoro in quel posto bellissimo della zona Cingoli – balcone delle Marche che tutti sbandierano come PAESAGGIO MARCHE solo quando gli fa comodo.”
Certe battaglie si vincono cercando di mettersi in contatto con tutti quei comitati ambientalisti che in altre regioni hanno affrontato lo stesso problema. Ci sono strategie precise che calano dall’alto proprio dove la popolazione è meno informata e meno organizzata x far valere le proprie ragioni.
penso che dobbiamo dove abitiamo anche se non coinvolti direttamente di cercare di informare più cittadini possili Salvare il Paesaggio,non è uno slogsn di pochi snob ma è e deve diventare in idea un concetto di tutta la collettività. I comitati nascono ormai da per tutto vuol dire che chi come me e tanti altri che da anni ci battiamo in varie associazioni ambientaliste eravamo nel giusto avanti cosi Aldo Imola
Il solito schifo all’italiana! Abbiamo i politici che ci meritiamo e che andrebbero presi a calci a vita. Vergogna!
Se non ricordo male il TAR aveva motivato il rigetto del ricorso, sostendo che vi fossero degli interessi collettivi superiori da tutelare, ossia che tale discarica era necessaria ai fini del conferimento dei rifiuti che allo stato attuale si era costretti a conferire presso altre strutture. Io invierei con la massima urgenza una diffida al Cosmari, Provincia di Macerata, Regione Marche e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Ancona, poichè non risponde a vero che detta discarica è indispensabile per poter conferire i rifiuti regionali, e non sono io a dirlo ma bensì la stessa Regione Marche, che addirittura dice che si vede “costretta” ad importarli da altre regioni poichè a causa della crisi vi è carenza di tale prodotto, manco fosse una materia prima.. http://www.regione.marche.it/Home/Comunicazione/ComunicatiStampa/Comunicato.aspx?IdNews=23125