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Un Coordinamento di oltre 50 associazioni e comitati genovesi si sta battendo contro il consumo di territorio, considerato l’alto indice di urbanizzazione e impermeabilizzazione del suolo, il rischio idrogeologico, le difficoltà di accesso alla terra per la produzione agricola locale, l’elevato numero di edifici vuoti e l’andamento demografico decrescente, chiede che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) non preveda ulteriore consumo di terreno libero, nè in superficie, nè sottoterra.
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Comunicato Stampa del Comitato Genovese Salviamo il Paesaggio
Genova, 11 novembre 2013
Il Forum Salviamo il Paesaggio ha partecipato all’audizione presso la commissione comunale V Territorio dei comitati civici e delle associazioni in merito alle osservazioni della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) fatte dalla Regione Liguria sul P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale) ed ha proposto uno STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO.
Il Forum ha rilevato che:
– a fronte di un trend demografico negativo (-3,87% in 10 anni), di 15.000 abitazioni vuote, di edifici abbandonati, vi siano previsioni di crescita demografica e di nuovi volumi. Queste previsioni non rispondono quindi a una logica, ma solo all’ideologia per la quale “costruire è il volano dell’economia”; si rimane legati ai vecchi concetti di sviluppo di una città come crescita del cemento;
– è stato possibile per l’amministrazione comunale basarsi su dati urbanistici del 2001 (12 anni fa!) per fare un previsione pianificatoria che dovrebbe riguardare i prossimi 10 anni. La nostra proposta (come quella della Regione e del Ministero) è di compilare il questionario sul Censimento del cemento, che abbiamo inviato all’amministrazione per avere una situazione aggiornata ed oggettiva dell’espansione urbanistica del Comune.
– la demolizione e ricostruzione in altro sito su suolo permeabile comporta un raddoppio di impermeabilizzazione, in quanto il suolo si forma con una velocità di circa 1-2 cm ogni 100 anni, quindi non recuperabile in tempi brevi; pertanto “demolizione” non è direttamente proporzionale a “permeabilità” del suolo. Abbiamo quindi proposto di permettere le perequazioni solo su terreni già impermeabilizzati. Questo passaggio è importante ai fini della sicurezza idraulica, in quanto il nostro territorio è fortemente impermeabilizzato nella città e nei versanti e non ci si può permettere di continuare a “tappare” ogni via di fuga dell’acqua.
– l’utilizzo di “soluzioni tecnologiche” per permettere nuove costruzioni senza impermeabilizzare il terreno è una farsa, in quanto, ogni nuova costruzione comporta comunque impermeabilizzazione del terreno e la presenza dei corpi sottoterra (cemento armato per lo più) rappresenta una barriera al normale deflusso delle acque che, deviando, escono con forza esplosiva nei pochi vuoti che rimangono, travolgendo cose e persone
– la messa in sicurezza con il nuovo piccolo scolmatore, non deve essere il grimaldello per cementificare l’area di Terralba (parco ferroviario) e permettere così nuove costruzioni, ma piuttosto per avviare dei progetti partecipati con la cittadinanza di gestione di un “nuovo bosco in città”, sulla base dell’esperienza milanese-
Numerose sarebbero state ancora le nostre osservazioni, ma il tempo concessoci era limitato, e allora ci chiediamo se c’era veramente la volontà di ascoltarci, o limitarsi alla comparsa partecipativa, visto che un tema così complesso richiede necessariamente tempi più lunghi di una semplice delibera.
Il nostro obiettivo di riduzione del consumo di suolo è entrato nelle agende politiche di Governo e Regioni (siamo stati auditi alla Camera dei deputati per discutere le Proposte di Legge in discussione sul tema del consumo di suolo), ma pare che non sia nell’agenda del Comune.
PROPONIAMO UNO STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO, che preveda anche una sospensione dell’efficacia dei vigenti strumenti di pianificazione urbanistica, che individuino interventi di qualsivoglia natura, sulle superfici agricole e aree verdi urbane.
Questa amministrazione ha con ciò dimostrato ancora una volta di voler fare della partecipazione non un vero e proprio coinvolgimento dei cittadini al governo della città, ma solo un mero fumus oculi, deviante, illusorio.
Comitato Genovese Salviamo il Paesaggio
salviamoilpaesaggiogenova@gmail.com
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GENOVA: STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO!
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Prossimi eventi:
Mercoledì 4 dicembre h.17.15
TAVOLA ROTONDA
“La Pianificazione territoriale:
come affrontare il tema del consumo di territorio”
Palazzo Tursi, Salone di rappresentanza
Relatori:
Luca Martinelli (Giornalista di Altreconomia)
Guido Montanari (Docente di Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Torino e Assessore all’urbanistica comunale di Rivalta)
Roberto Corti (Sindaco di Desio)
Domenico Finiguerra (ex Sindaco di Cassinetta di Lugagnano)
Fabio Balocco (Pro Natura, Avvocato Ambientalista)
Giovanni Barbagallo (Assessore regionale all’agricoltura)
Stefano Bernini (Vicesindaco e Assessore comunale all’urbanistica)
I Consiglieri del Comune di Genova sono caldamente invitati a partecipare
Scarica il comunicato stampa >
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Approfondimenti:
AUDIZIONE DEL 7 NOVEMBRE 2013
Audizione del nostro Forum locale da parte della Commissione Comunale V Territorio in merito alla VAS sul PUC
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Appena firmata la petizione. Forza e coraggio! Una vivace stretta di mano da Bracciano e dalla discarica di Cupinoro.
Qui ce tutto da salvare in ogni parte D’Italia sono del COMITATO NO PRG DI OSIMO ANCONA, abbiamo tante case nuove ed invendute tanti cappannoni nuovi e vecchi vuoti case nel centro storico vecchie e abbandonate?.. e tantissime aree ne prg che non si edificheranno mai!