Ad ottobre è stato adottato dalla Giunta Regionale l’aggiornamento e la revisione del Piano Paesaggistico della Regione Sardegna. L’obiettivo fondamentale è stato fin dall’origine la modifica radicale di quell’odiato piano paesaggistico regionale (P.P.R.), che, pur con alcune carenze significative, consente la salvaguardia degliambiti costieri della Sardegna.
Se n’è già parlato nel nostro sito con l’articolo “Salviamo la Sardegna dal cemento. Ora o mai più!” dello scorso giugno e la vicenda ha avuto rilevanza anche sulla stampa regionale e nazionale.
Il parere non può che essere negativo e preoccupante in considerazione di scelte pianificatorie “spregiudicate e sciagurate” tra cui:
- fiumi e torrenti minori non inclusi nei beni paesaggistici
- norme transitorie che consentono nuove realizzazioni e aumenti di volumetrie fino al 15% per interventi edilizi e ristrutturazioni e fino al 25% per strutture ricettive anche nella fascia costiera di 300 m. dalla battigia
- la ripresa di impattanti progetti edilizi previsti da vecchi piani
- la possibilità di edificare in aree agricole indipendentemente dalla qualificazione professionale del richiedente
- quella di realizzare, in accordo comuni-regione, nuove strutture residenziali e ricettive connesse ai campi da golf anche in aree tutelate.
Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus propongono a tutti di inviare il seguente messaggio:
DESTINATARI
Copia gli indirizzi qui sotto e incollali nel campo “destinatario“
gabinetto@beniculturali.it
mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it
presidente@regione.sardegna.it
presidenzaconsiglio@consregsardegna.it
grigsardegna5@gmail.com
OGGETTO:
Appello contro lo stravolgimento del piano paesaggistico regionale
TESTO DEL MESSAGGIO:
Al Ministro per i Beni e Attività Culturali,
Al Presidente della Regione autonoma della Sardegna,
Al Presidente del Consiglio regionale della Sardegna
Ho appreso con grande preoccupazione degli accordi presi fra il Presidente della Regione autonoma della Sardegna, i sindaci di Arzachena e di Olbia e il fondo d’investimento Qatar Holding (proprietà della famiglia reale del Qatar) per la realizzazione di numerose iniziative immobiliari sulle coste delle Sardegna, in particolare in Gallura, per un importo di un miliardo di euro in più anni.
Ricordo che un importo analogo è già a disposizione della Sardegna ogni anno e da parecchi anni grazie ai fondi comunitari, per uno sviluppo diffuso e armonico con i valori ambientali dell’Isola.
Investimenti come questo devono essere valutati alla luce delle vigenti norme di salvaguardia ambientale, in primo luogo il piano paesaggistico regionale.
Inoltre, gli effetti devastanti della tragica alluvione che ha colpito la Sardegna nel novembre 2013 sono stati moltiplicati dalla pesante urbanizzazione di aree a rischio idrogeologico, pericoli che sarebbero accentuati con le previsioni edificatorie contenute nel piano paesaggistico modificato adottato recentemente dalla Giunta regionale sarda.
Esprimo la più forte contrarietà alla modifica e allo snaturamento del piano paesaggistico regionale per accogliere questa e altre proposte edificatorie.
Cordiali saluti,
[Nome e cognome… ]
E’ ora di rimboccarsi le maniche per difendere l’ambiente e il territorio della Sardegna, domani può essere troppo tardi: diffondiamo l’appello ad amici, parenti, conoscenti, mailing list, su siti web e blog, scriviamo e facciamo scrivere. Facciamoci sentire, ora.
Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
Le coste e il paesaggio vanno tutelati.
Basta col cemento sulle coste della Sardegna! Le coste e il paesaggio vanno tutelati.
Via il PDL e gli emiri dalla Sardegna!
Appena inviata. ;-)
Diciotto vittime, milioni di euro di danni, devastazioni e stravolgimenti dovrebbero essere un monito, per non dire un segnale molto forte, per ritornare sui propri passi e ripensare quell’infelice revisione del P.P.R. La giunta regionale dovrebbe ripensare, riflettere, correggere … e non attendere che i riflettori mediatici si spengano su questa nuova tragedia per poter riprendere a spingere su scelte sciagurate e sulle cui conseguenze devastanti non risponderanno mai.
Grazie per questa iniziativa! Sto per spedire l’email, ma credo che se fra gli indirizzi aveste messo anche il Vostro, avreste potuto contare le email inviate.
Saluti
fra i destinatari c’è anche il GRIG (gruppo di Intervento Giuridico, associazione ambientalista sarda) che sta tenendo il conto delle email inviate.
grazie per il supporto!
L’alluvione di ieri non può che farci riflettere sull’urgenza di cambiare le politiche del territorio, speriamo che questi avvenimenti facciano riflettere anche i politici in parlamento.
E’ vergognoso che in un già drammatico contesto di emergenza ambientale, esistano ancora personaggi che per mero profitto si vendono le travi portanti di una casa pericolante.
Spero che la razza umana si estingua in fretta, non siamo degni di abitare questo pianeta.
Attenzione!!
in data odierna gli indirizzi indicati non risultano validi, pertanto la mail non parte
Pro Loco Amici del Lago di Arignano
18/1172013
In realtà noi abbiamo provato e funzionano!
Attenzione che devono essere separati da virgola (oppure da punto e virgola, a seconda del sistema operativo utilizzato)
Maggiori informazioni.
Nei mesi di maggio e giugno ho circumnavigato la Sardegna a bordo di un kayak con l’obiettivo di evidenziarne lo stato delle coste. Il litorale della Sardegna è segnato da insediamenti militari, impianti petrolchimici, edifici industriali (alcuni abbandonati), insediamenti turistici (alcuni abbandonati altri dalle dimensioni esagerate ma tutti a pochi metri dal mare) a fronte di tratti davvero incantevoli, silenziosi e, fortunatamente, difficilmente raggiungibili. In questi tratti di costa incontaminata i pesci, gli uccelli e anche gli animali a terra si comportano in modo diverso perché possono disporre di un bene, il litorale, non ancora usurpato. Ora dovremmo impegnarci per conservare e donare in eredità a chi verrà dopo di noi questo litorale meraviglioso, altrimenti rimarranno solamente le cartoline sbiadite che in molti luoghi già rappresentano l’unica testimonianza di quanto fosse bella la Sardegna.
la pec della REgione Sardegna riceve solo da Pec, quindi il messaggio torna indietro.
è vero, abbiamo appena eliminato l’indirizzo dalla lista, grazie!
I MILIARDI DI EURO PER SALVARE (INUTILMENTE) L’ALCOA DIAMOLI AGLI OPERAI !
IL GOVERNO FACCIA LEGGI SPECIALI PER FAVORIRE, IN QUESTI LUOGHI, LA CREAZIONE DI AGRITURISMI, AZIENDE AGRICOLE PER DARE UN FUTURO AI LAVORATORI DELL’ALCOA E DI TUTTE LE ALTRE AZIENDE SARDE IN CRISI !
BASTA CON IL PECORINO SARDO CHE VIENE DALLA CINA !
L’ITALIA ALL’ITALIANI, BASTA EMIRI PIU’ O MENO ARABI !
Ma come? La Sardegna che ha una norma salvacoste sul modello francese vuole ora permettere di danneggiare le proprie coste? Un paradiso che tutti ci invidiano? Fermatevi,non consentite che venga manomesso in modo irreversibile il vostro, il nostro straordinario patrimonio costiero!Basta speculazioni edilizie che distruggono il capitale natura! W la salvezza della linea di costa,W la amata Sardegna
Tutelare la bellezza della Sardegna è il miglior incentivo per il turismo. Basta difendere il potere dei cementificatori, anche loro commettono crimini contro l’umanità, perchè ci privano della terra comune, delle meraviglie di cui tutti possiamo godere.
Uniamoci tutti contro questi barbari della giunta Cappellacci, targata PDL, per evitare che questi figuri l’abbiano vinta e speriamo che non siano più rieletti nelle prossime elezioni regionali, visto che rappresentano il peggio della politica. A casa!!!