Una recente inchiesta del quotidiano Guardian sostiene che in Europa ci sono 11 milioni di case vuote, 2 milioni in Italia: un problema continentale, di carattere sociale ed ambientale
Uno scandaloso spreco
Mentre l’Europa cerca una strategia per risolvere il problema sociale dei senzatetto, il numero di case vuote rilevato dall’inchiesta dice che la soluzione sarebbe a portata di mano. Sono infatti quasi il triplo di quelle che servirebbero a soddisfare il bisogno di casa, eppure restano vuote. Perché
In parte sono seconde case, case di vacanza, infatti al primo posto della classifica figura la Spagna (quasi 3,5 milioni) poi l’Italia e la Francia con quasi 2 milioni.
Ma sono anche il frutto di investimenti sul mattone e di invenduto: ce ne sono tante anche nei paesi non mediterranei: quasi 2 milioni in Germania, più di 700 mila in Gran Bretagna
Un problema ambientale che deriva da quello sociale
I numeri dell’inchiesta confermano lo stretto legame tra una problematica sociale e le scelte fatte in tema di urbanistica e di uso del territorio per l’interesse pubblico.
Nonostante l’evidenza infatti, come era stato sottolineato anche in uno studio realizzato da urbanisti lombardi, in Europa, come in Italia del resto, la crescita delle aree antropizzate è evidente non solo attorno alle grandi città ma si diffonde anche intorno a città più piccole e nelle aree rurali.
L’Europa si è accorta del problema e da qualche tempo cerca di attuare una strategia tematica per la protezione del suolo. Un consumo eccessivo del suolo porta infatti al degrado del territorio da combattere con un uso sostenibile di questo bene pubblico. Una scelta necessaria, per l’equilibrio ambientale ma anche per giustizia sociale.
Luca D’Achille
Il ripensamento del patrimonio esistente e soprattutto delle case unifamiliari è un tema avvincente a cui, purtroppo, pochi danno il peso che dovrebbe avere, oggi, in Italia. Per coloro che volessero approfondire condivido qui la mia tesi di laurea, proprio sul ripensamento della casa unifamiliare http://issuu.com/zenoso/docs/c.a.s.a.u.n.i.f.a.m.i.l.i.a.r.e.
Sono ben accetti eventuali commenti e considerazioni.
Grazie
Saluti
Marco
Nella provincia e nei piccoli centri storici, in Italia e in altri Paesi, ci sarebbe da sviluppare le rete dell’albergo diffuso per “mettere a frutto” questo patrimonio. Ciò a vantaggio del territorio, dei proprietari e del turismo “ecologico”