Un subacqueo che vuole effettuare un’immersione nel fondale marino di una nazione ove non é mai stato, per prima cosa prende contatto con qualche centro della rete dei siti subacquei, verificando che quel centro condivida i parametri di sicurezza e sia in possesso della certificazione internazionale richiesta. Infatti l’organizzazione internazionale determina limiti e regole, facilita l’attività dei vari centri nazionali, raccoglie dati sperimentali e empirici, migliorando costantemente le modalita di comportamento sott’acqua.
Per quanto riguarda il suolo, l’Unione Europea agisce grossomodo alla stessa maniera, attraverso lo European Soil Bureau Network (ESBN), una rete di istituzioni nazionali della scienza del suolo («centri di eccellenza»), nata nel 1996 e gestita da un Segretariato permanente situato presso il Centro comune di ricerca (CCR) di Ispra in Italia.
Dall’ottobre 2000, l’ESBN fa parte dell’Unità Land Management dell’Istituto dell’ambiente (IES ) del CCR.
L’obiettivo del ESBN è quello di effettuare programmi di lavoro scientifici e tecnici, al fine di raccogliere, armonizzare, organizzare e distribuire informazioni sul suolo rilevanti per le politiche comunitarie.
Gli utilizzatori dei suoi lavori sono in primis alcune direzioni generali (DG) della Commissione Europea, l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) e singole istituzioni degli Stati Membri dell’Unione Europea. Ma anche tutti gli altri attori sia pubblici che privati attingono al pozzo di dati e di analisi fornite dal ESBN.
Le origini della ESBN sono indissolubilmente legati alla compilazione di una Carta del suolo europea a scala 1:1.000.000 nata nel 1970 grazie ad una rete di scienziati del suolo direttamente legati al mondo accademico. Successive ulteriori elaborazioni si devono all’ingresso della digilitazzione e alla richiesta di informazioni specifiche, come nel caso della produzione agricola (ad es. il progetto MARS Monitoraggio dell’agricoltura via teledetezione).
A partire dal 2003 e in risposta ad un nuovo apprezzamento a livello europeo dell’importanza delle risorse del suolo, l’ESBN ha ridefinito finalità e obiettivi in modo da poter contribuire allo sviluppo e all’attuazione delle politiche di gestione e protezione dei suoli in Europa. Ha così confermato e consolidato di non essere un’organizzazione che rappresenta singoli paesi o interessi nazionali, bensì che l’interesse principale è l’applicazione della scienza del suolo a sostegno dello sviluppo sostenibile in tutta Europa. Non solo, la rete si batte per l’approvazione della direttiva quadro sul suolo e ha offerto la propria assistenza se la direttiva necessita di ulteriori correzioni.
Da notare che l’ESBN non si rapporta solo agli Stati Membri dell’Unione Europea, ma a tutte le nazioni europee e del bacino del Mediterraneo che ne vogliano far parte. Citiamo per esempio i centri di eccellenza in Turchia, Israele, Russia, Libano; le organizzazioni internazionali come FAO, ISRIC, CIHEAM, ESSC, oltre naturalemente la Commissione Europea e l’EEA.
L’ESBN vive attualmente un forte aumento della domanda di informazioni sul suolo in Europa, per affrontare una serie di problemi ambientali.
L’elenco è lungo:
- lisciviazione dei prodotti agrochimici;
- deposizione di metalli pesanti;
- smaltimento dei rifiuti (agricolo, domestico e industriale);
- degrado della struttura del suolo con perdita di materia organica, salinizzazione e compattazione del sottosuolo;
- rischio di erosione dovuto ad acqua e vento;
- immobilizzazione dei radionuclidi;
- fornitura di acqua a livello di bacino idrografico;
- valutazione dell’idoneità (e sostenibilità) per le colture tradizionali e alternative;
- stima della stabilità del suolo…
Conoscere il ruolo e le attività della rete di istituzioni nazionali della scienza del suolo é importante per “immergersi” nei suoli europei coi parametri di sicurezza già convalidati dai ricercatori del suolo. Le informazioni prodotte e soprattutto le risposte date ai singoli interlocutori o istituzioni, possono essere lo strumento per un intervento sul territorio salvaguardato da rischi maggiori per le future generazioni.
“Rapa Nui”
(Pedologi per Salviamo il Paesaggio)