Il Comitato per la difesa della zona Pedemontana ha vinto. Il Tar di Brescia ha infatti riconosciuto la fondatezza del ricorso contro la costruzione della nuova scuola media comunale di Coccaglio e delle nuove residenze private, previste ai piedi del Monte Orfano su un’area pregiata (25mila metri quadrati) tra le vie Cossandi, San Pietro e Cava.
IL TAR HA ANNULLATO le deliberazioni che davano via libera alla controversa operazione, compresa l’approvazione definitiva del Piano di lottizzazione, del 2012. Il Tar ha inoltre condannato il Comune, la Provincia, la Dama Sas e Caterina Muzzi a rifondere al Comitato 6mila euro di spese legali.
Il nodo del contendere: l’impatto ambientale e paesaggistico, in una zona panoramica. Secondo i giudici amministrativi «nella delibera che approva il Pgt,si riconosce che una problematica di tipo paesaggistico esiste, ma si promette che la si tratterà in altra sede, il futuro piano di contesto». Ma così non va.
La sentenza inoltre smonta l’eccezione preliminare del Comune, sul presunto «difetto di legittimazione» del Comitato ricorrente.
Per il Comune, il comitato non avrebbe titolo per fare ricorso. Ma i giudici rispondono: «Un comitato spontaneo di cittadini ha la legittimazione ad impugnare provvedimenti ritenuti lesivi di interessi collettivi dei cittadini stessi».
Anche perchè il Comitato esiste dal marzo 2011, ovvero da prima dell’adozione del Pgt, con scopi di salvaguardia del Monte Orfano e dell’area pedemontana di Coccaglio, arrivando a raccogliere 1.400 sottoscrizioni.
LA SENTENZA, tuttavia, lascia aperto uno spiraglio: «Il Comune dovrà rinnovare il procedimento, motivando in modo esauriente sulle criticità». Dispiaciuto ma sereno il sindaco Franco Claretti: «Siamo soddisfatti che il Tar abbia confermato la legittimità generale del nostro Pgt, pur stralciando l’ambito di trasformazione in cui sarebbe dovuta sorgere la nuova scuola media. Decideremo sul da farsi». Non è ancora chiaro se l’amministrazione Claretti intenda proseguire nell’iter, o ricorrere al Consiglio di Stato o rinunciare al progetto. Si vedrà.
Raggiante la presidente del Comitato Lucia Ramera, che tuttavia precisa: «La nostra non è mai stata una battaglia contro la scuola, ma per la tutela di una zona paesaggisticamente splendida come quella del Monte Orfano, che va salvaguardata e difesa da nuove colate di cemento. L’obiettivo finale è l’istituzione di un Parco sovracomunale, che metta in salvaguardia una volta per tutte l’intera zona».