Pubblichiamo una breve nota del Forum Paesaggio Marche che fa il punto sull’esito della fase di discussione, svoltasi in Commissione Consiliare della Regione Marche nei mesi di giugno e luglio 2014, relativa alle due proposte di legge sul governo del territorio, quella della Giunta Regionale e quella del nostro Forum di iniziativa popolare.
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NOTE DI COMMENTO AL TESTO DELLA PDL 367 LICENZIATO DALLA IV COMMISSIONE CONSILIARE NEL MESE DI LUGLIO 2014
Al termine delle sei sedute della IV Commissione regionale competente (giugno-luglio 2014), alle quali il Forum PM ha partecipato in qualità di presentatore di una propria proposta di legge, è stato licenziato un testo della proposta di legge n. 367, a suo tempo emanata dalla Giunta, che acquisisce alcuni elementi della proposta di legge del Forum, ma ne ignora altri di assoluta rilevanza.
Elementi inseriti e mutuati dalla nostra proposta di legge
- L’articolo 1 è stato fortemente modificato assumendo gran parte della nostra proposta; in particolare per quanto riguarda il principio fondativo del “Paesaggio e Territorio quali Beni e Patrimoni Comuni” della società regionale, si legge testualmente che essi sono riconosciuti come “…valori prevalenti rispetto agli interessi pubblici in materia di governo del territorio…”
- E’ stato aggiunto un articolo 1bis che riprende fedelmente un nostro comma di notevole valore etico e culturale soprattutto laddove impegna la Regione a ricercare strumenti e procedimenti partecipati per accrescere la conoscenza del paesaggio riconosciuto come “.. patrimonio unico e indivisibile dell’intera collettività..”
- Importante l’inserimento all’art. 9 sulla partecipazione dell’obbligo per la Giunta regionale di approvare un regolamento per determinare “.. le forme obbligatorie minime di informazione e partecipazione..” oltre all’obbligo, e non la sola facoltà, per le amministrazioni di organizzare dibattiti pubblici (ci si augura sul modello del “debut public” francese ) in vista di interventi con impatti rilevanti sul territorio.
- Molto positivo l’inserimento del nuovo art. 9bis sull’obbligo di effettuare specifiche attività di prevenzione e riduzione dei rischi ambientali di natura geologica, idrogeologica e sismica, a partire dalla predisposizione degli strumenti di pianificazione
- Altrettanto positive le modifiche all’art. 18 sul POC che inseriscono un’articolazione del territorio comunale in “aree della città esistente, aree agricole e aree della città da trasformare” e, rispetto a queste ultime, la previsione della loro validità per cinque anni dalla loro approvazione, qualora non si fosse stipulata la convenzione o non fosse stato rilasciato il permesso di costruire; norma che noi avevamo chiesto con forza.
- Segnalo come ultimo elemento positivo, già presente nel testo della Giunta, la presenza dell’art. 33 che introduce “l’osservatorio regionale del territorio e del paesaggio”, peraltro in una forma e con modalità operative molto simili a quelle da noi previste; unico ma grave elemento negativo : non è previsto un tempo per la sua costituzione e piena operatività !
Elementi ancora negativi e non presenti
- Non viene assunta la necessaria norma transitoria sul “congelamento” delle previsioni edificatorie non ancora attuate, contenute nei piani regolatori vigenti, norma che risulta indispensabile per produrre un reale ed efficace stop al consumo di suolo, tenuto conto dell’eccesso di aree edificabili rispetto ai fabbisogni attuali e futuri
- Non vengono inserite le norme specifiche sulla gestione del territorio agricolo; si resta fermi così ad una legge “urbanistica” e non, come enunciato, ad una legge sul “governo del territorio”.
- E’ ancora troppo centralistica e anti democratica, perché affidata alla Giunta regionale, la decisione sulla individuazione degli “ambiti territoriali” soggetti alla futura pianificazione intercomunale; il ruolo delle Province e dei Comuni è troppo debole.
- Non si fa alcun cenno sull’efficacia vincolante per tutti i livelli di pianificazione della Rete Ecologica (REM); aree che costituiscono il “sistema verde” della nostra regione e che garantiscono la tutela nel tempo della sua biodiversità e vitalità ambientale. Ancora più grave è il fatto, che conferma quanto poco valore strategico sia dato alla REM ed agli aspetti ecologici in generale, che non si prevede nulla sulla pianificazione dei Parchi e delle riserve naturali.
- Resta il dubbio sulla reale efficacia della normativa sulla partecipazione così come prevista dall’art. 9 licenziato dalla Commissione consiliare; il regolamento attuativo, pur previsto, non ha un termine per la sua approvazione ed è tutto da costruire …
Il coordinatore del tavolo tecnico del FORUM e primo firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare
Riccardo Picciafuoco
Ancona, 12 settembre 2014
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Il Forum delle Marche continuerà il proprio impegno per la approvazione di una legge che ponga un limite netto e invalicabile al consumo di suolo, che consenta alle comunità locali di decidere il futuro dei propri territori, che lasci il suolo libero agli agricoltori e agli animali, alla crescita della biodiversità e non del cemento e della speculazione finanziaria. Se l’attuale governo regionale rifiuterà di far propri questi principi si assumerà la responsabilità di aver impedito una svolta decisiva per il benessere degli abitanti della nostra regione.