“BLOCCA LO SBLOCCA-ITALIA”: partecipa alla campagna contro il Decreto che distrugge il Bel Paese

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“BLOCCA LO SBLOCCA-ITALIA”,
DIFENDI LA TUA TERRA!

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA
CONTRO IL DECRETO
CHE DISTRUGGE IL BELPAESE

3 e 4 novembre 2014

Votazioni al Senato dello “sblocca italia”
I Comitati promuovono due Presidi a Roma

Lo avevamo annunciato a piazza Montecitorio che non saremo arretrati di fronte all’arroganza e all’autoritarismo del Governo Renzi/Lupi.

I Comitati, le Associazioni e i Forum che si sono incontrati Venerdi 31 Ottobre 2014 a Roma, rilanciano l’appello alla mobilitazione, in occasione delle votazioni al Senato (3 novembre ore 15 Commissione – 4 novembre Aula) per manifestare la ferma opposizione alla rottamazione del nostro “bel paese”.

Conseguentemente, invitano tutte/i a partecipare ai Presidi (autorizzati) in Piazza SS Apostoli:

il 3 Novembre 2014 dalle ore 14,30
il 4 Novembre 2014 dalle ore 16,30

Nelle stesse giornate saranno praticate altre iniziative di contrasto. 

Difendiamo la nostra terra, la nostra aria e il nostro mare, da un aggressione senza precedenti, portata avanti da un Governo che invece di intervenire contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza delle strade, delle scuole, per il rispetto del referendum sull’acqua pubblica e per investire nelle fonti di energia rinnovabile, si sta apprestando a diffondere una ulteriore cancrena devastante e nociva: impennata della cementificazione e impermeabilizzazione del territorio, incentivi all’energia da fossile (carbone), decine di trivellazioni per il petrolio, nuove grandi inutili opere autostradali, svendita del demanio pubblico, privatizzazione dell’acqua pubblica, centralizzazione dei controlli da parte dei Ministeri e conseguente perdita di poteri delle Sovraintendenze e degli Enti Locali, proroghe ai concessionari autostradali, senza alcuna gara, autocertificazione da parte dei proprietari di aver fatto le bonifiche dei siti contaminati, esautorando di fatto il potere di controllo degli Enti Locali.

NOI non ci faremo asfaltare e inquinare!
Per questo bisogna bloccare questa ingiusta legge 
Per questo è un dovere di tutte/i resistere!

Roma, 31 Ottobre 2014

Per contatti e info: nocorridoio@tiscali.it – cell. 3332152909

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L’APPELLO

Un attacco all’ambiente senza precedenti e definitivo: è il cosiddetto Decreto “Sblocca Italia” varato dal Governo Renzi il 13 settembre scorso. Un provvedimento che condanna il Belpaese all’arretratezza di un’economia basata sul consumo intensivo di risorse non rinnovabili e concentrata in poche mani.

È un vero e proprio assalto finale delle trivelle al mare che fa vivere milioni di persone con il turismo; alle colline dove l’agricoltura di qualità produce vino e olio venduti in tutto il mondo; addirittura alle montagne e ai paesaggi sopravvissuti a decenni di uso dissennato del territorio.

Basti pensare che il Governo Renzi rilancia le attività petrolifere addirittura nel Golfo di Napoli e in quello di Salerno tra Ischia, Capri, Sorrento, Amalfi e la costiera Cilentana, dell’omonimo Parco Nazionale.

Si arriva al paradosso che le produzioni agricole di qualità, il nostro paesaggio e i tanti impianti e lavorazioni che non provocano inquinamento, compresi quelli per la produzione energetica da fonti rinnovabili quando realizzati in maniera responsabile e senza ulteriore consumo di territorio, non sono attività strategiche a norma di legge. Lo sono, invece, i pozzi e l’economia del petrolio che, oltre a costituire fonti di profitto per poche multinazionali, sono causa dei cambiamenti climatici e di un pesante inquinamento.

Mentre il mondo intero sta cercando di affrancarsi da produzioni inquinanti, il Governo Renzi per i prossimi decenni intende avviare la nostra terra su un binario morto dell’economia. Eppure l’industria petrolifera non ha portato alcun vantaggio ai cittadini ma ha costituito solo un aggravamento delle condizioni sociali ed ambientali rispetto ad altre iniziative legate ad un’economia diffusa e meno invasiva.

Nel Decreto la gestione dei rifiuti è affidata alle ciminiere degli inceneritori, mentre l’Italia dovrebbe puntare sulla necessaria riduzione dei rifiuti e all’economia del riciclo e del riutilizzo delle risorse. Tanti comuni italiani hanno raggiunto percentuali del 70-80% di raccolta differenziata coinvolgendo intere comunità di cittadini. Bruciare i rifiuti significa non solo immettere nell’ambiente pericolosissimi inquinanti producendo ceneri dannose alla salute e all’ambiente ma trasforma in un grande affare, concentrato in poche mani, quello che potrebbe essere una risorsa economica per molti.

Le grandi opere con il loro insano e corrotto “ciclo del cemento” continuano ad essere il mantra per questo tipo di “sviluppo” mentre interi territori aspettano da anni il risanamento ambientale. Chi ha inquinato deve pagare. Servono però bonifiche reali, non affidate agli stessi inquinatori e realizzate con metodi ancora più inquinanti; l’esatto opposto delle recenti norme con cui si cerca di mettere la polvere tossica sotto al tappeto. Addirittura il “sistema Mose” diventa la regola, con commissari e “general contractor” che gestiranno grandi aree urbane in tutto il Paese, partendo da Bagnoli.

Questo Decreto anticipa nei fatti le peggiori previsioni della modifica della Costituzione accentrando il potere in poche mani ed escludendo le comunità locali da qualsiasi forma di partecipazione alla gestione del loro territorio.

Il provvedimento si configura come un primo passaggio propedeutico alla piena realizzazione del piano complessivo di privatizzazione e finanziarizzazione dell’acqua e dei beni comuni che il Governo sembra voler definire compiutamente con la legge di stabilità.

Riteniamo che il Parlamento debba far decadere le norme di questo Decreto chiarendo che le vere risorse strategiche del nostro paese sono il nostro sistema agro-ambientale con forme di economia diffusa, dal turismo consapevole all’agricoltura, dalle rinnovabili diffuse alle filiere del riciclo e del riutilizzo.

Contrastare questo Decreto è un impegno affinché la bellezza del paese non sfiorisca definitivamente sacrificata sull’altare degli interessi di pochi petrolieri, cementificatori e affaristi dei rifiuti e delle bonifiche.

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COSA PUOI FARE DA CITTADINO, COMITATO O ASSOCIAZIONE?

PARTECIPARE AI PRESIDIO A ROMA (Piazza SS. Apostoli)

il 3 Novembre 2014 dalle ore 14,30 
il 4 Novembre 2014 dalle ore 16,30

INVIARE UN’EMAIL “BLOCCA LO “SBLOCCA-ITALIA” ai parlamentari
link: www.acquabenecomune.org per testo ed indirizzi dei parlamentari.

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PER ADESIONI DI ORGANIZZAZIONI E INFORMAZIONI: nosbloccaitalia@gmail.com

 

Prime adesioni: Coordinamento nazionale NO TRIV, Forum Italiano Movimenti per l’Acqua Coordinamento Nazionale Siti Contaminati; Abruzzo Social Forum; Forum Abruzzese Movimenti per l’Acqua; Rete per la Tutela della Valle del Sacco, Associazione A SUD; Stop Biocidio Lazio; Taranto Respira; Peacelink; WWF Taranto; NO Carbone Brindisi, Confederazione COBAS, Ambiente e Salute nel Piceno; Comitato Stoccaggio Gas S. Martino (CH), Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona; Associazione Nuovo Senso Civico; Comitato No TAP; Coordinamento nazionale No Triv-sez Basilicata; Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata; Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero; Onda rosa, comitatino di mamme e donne del centro olio (ENI) di Viggiano; No Triv Sannio, Altragricoltura, Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, Rete Forum Ambientale dell’Appennino; Comitato No Powercrop Avezzano (AQ), Circolo culturale “Ambientescienze” – Cremona; Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano (SA), Comitato “No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili”, Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni (Tortoreto, TE), Comitato Opzione Zero – Riviera del Brenta, Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico di Brescia, Forum Ambientalista di Grosseto, Associazione Made in Taranto, Ola (Organizzazione lucana ambientalista), Rete dei comitati in Difesa del Territorio, Medicina Democratica Onlus, Associazione AmbienteVenezia, Cambiamo Abbiategrasso, Circolo culturale “AmbienteScienze” di Cremona, Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera, Comitato sardo Gettiamo le Basi, Radio AUT per l’antimafia sociale, Comitato NOil Puglia, Rete della Conoscenza, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Comitato SpeziaViaDalCarbone (La Spezia), WWF Potenza e Aree Interne, MEDITERRANEO NO TRIV, Comitato Verità per Taranto, Comitato 12 giugno Familiari delle vittime del lavoro di Taranto, Associazione ambientalista “Clan-Destino O.N.L.U.S.”, Ass. Ravenna virtuosa, A.N.P.I. Sezione di Nova Milanese (Monza e Brianza), Assotziu Consumadoris Sardigna – Onlus. Comitato NO TUNNEL TAV Firenze, Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, AmicoAlbero – Venezia, Movimento dei Consumatori, Collettivo Nonviolento Uomo Ambiente della BASSA – RE- Guastalla, L.O.C. – Lega Obiettori di Coscienza alle spese militari e nucleari, Milano, Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua, Brindisi Bene Comune, ATTAC Italia; Associazione ZeroWasteLazio, Associazione Alternativa@Mente, Rete Campana della Civiltà del Sole e della Biodiversità, Coordinamento regionale dei comitati NoMuos, Osservatorio sulla Repressione, Fondazione Lorenzo Milani, Associazione RAP Molise, Coordinamento No Triv – Terra di Bari, Coordinamento Nord Sud del Mondo, Mountain Wilderness Abruzzo; Associazione TILT!; Coordinamento Salviamo il Paesaggio Roma e Provincia; Legambiente Italia; Comitato FuoriPista; Associazione Bianchi Bandinelli; Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori; Rete civica italiana; Consiglio Metropolitano Partecipato; Era Onlus – Associazione Radicale Esperanto; Laboratorio sociale “La città di sotto” – Biella; Associazione Rita Atria; L’Albero Vagabondo; Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti; Fronte Sannita per la Difesa della Montagna; Forum Paesaggio Marche.

18 commenti

  1. Quando il governo di un Paese (leggasi paese) poggia sul partito dei palazzinari-condonisti (scusatemi il borotalco) gli esiti non possono essere che questi. D’altra parte “il gobbo” lo diceva apertamente: “i miei uomini sono dappertutto” e quale fosse la matrice dei suoi uomini non è un segreto.

  2. Inconcepibile. In nessun paese si può concepire un decreto simile. Ulteriore spaventosa aggressione al paese con il maggiore patrimonio culturale e ambientale al mondo.
    Si auspica che gli italiani coscenziosi e sensibili ai valori del patrimonio, lo rifiutino.

  3. Caro Luigi , sei proprio sicuro che l’inceneritore sia migliore di una discarica ? Anche l’inceneritore ha bisogno di una discarica e per di più , per rifiuti speciali, quali sono le sue ceneri. Inoltre con l’inceneritore letteralmente ci mangiamo e ci respiriamo i rifiuti che produciamo. la soluzione UNICA per avere un futuro, è la riduzione dei rifiuti ed il riciclo dei materiali di cui sono fatti. Un inceneritore impedisce la raccolta differenziata perché ha bisogno di rifiuti ed è conveniente solo per chi lo gestisce perchè costui incassa i soldi/ incentivi dello Stato. Vediti il sito del dott. Stefano Montanari o il blog di Patrizia Gentilini ….

  4. Penso che con questo decreto si sia chiusa per sempre la possibilità in italia di una svolta, di un cambiamento vero.
    E’ assolutamente vergognoso, ma è inutile ripeterlo.
    Non ho alcuna speranza che venga blocato, anche perché non c’è tra i parlamentari, evidentemente, nemmeno quelli cosiddetti di sinsitra, la più pallida intenzione di mobilitarsi e impedirlo.
    giuliana caviglia

  5. SIT-IN DOVEROSO MA RIMASTO PURTROPPO ANONIMO ,GHETTIZZATO COM’ERA IN UNA SORTA DI LAZZARETTO DELLA PROTESTA IN CUI ERANO CONFINATI CON NOI ANCHE I MALATI DI PAPA FRANCESCO,AI MARGINI DI UNA BLINDATISSIMA PIAZZA MONTECITORIO, TRISTE E QUASI SURREALE.
    NON E’ EMERSO ,DAGLI ETEROGENEI STRISCIONI PRESENTI, LA NOSTRA COMUNE LOTTA CONTRO IL DECRETO “SBLOCCA-ITALIA”.NESSUN CENNO DELLA NOSTRA PRESENZA NELLA PIAZZA SOTTOSTANTE NEPPURE NELLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL DOSSIER DELLE SEDICI” GRANDI FIRME” ,IL “ROTTAMA-ITALIA”,CONVOCATA, IN CODA AL SIT-IN DEL 16 OTTOBRE, IN UNA SALETTA STAMPA DI MONTECITORIO, ASFITTICA E CHIUSA COME NON MAI, ANCH’ESSA!
    SENTIAMO CMQ IL DOVERE DI CONTINUARE A SPERARE E AD IMPEGNARCI PER UN MONDO PIU’ UMANO, PER UN PAESE DEMOCRATICO E GIUSTO.

  6. Io credo che oramai il parlamento è succube del sistema capitalista, qualunque protesta cade nel vuoto. Fintanto che non toccheremo il fondo non potremo scacciare e cambiare chi deve gestire i beni del popolo (e non comandare da padroni)perchè qualunque eletto è un dipendente del popolo italiano.

  7. Ma perche’ non e’ stata fatta una petizione apposita da firmare?
    non ho letto i contenuti del decreto nel dettaglio ma sono sicuramente a sfavore delle trivellazioni petrolifere nel mediterraneo e adriatico.

  8. domenica 19 ottobre Marcia per la Pace Perugia-Assisi
    è un’occasione per aderire a questa protesta: la pace è frutto di una convivenza ordinata e rispettosa dell’ambiente, lo dimostrano in questi giorni i disastri provocati dalla rapina sistematica del territorio

  9. Sono assolutamente d’accordo con voi, basta continuare a violentare il nostro Paese!!!

  10. Penso che il nostro beneamato presidente non c’entri niente con la sua Città dell’Arte per antonomasia .Il suo agire è simmetrico . Simmetrico e scellerato perchè ricalca perfettamente l’agire dell’imbroglione di Milano .Bisogna battezzarlo con il titolo di imbroglione di Firenze .

  11. Scrivete tutti a coloro che siedono in Parlamento e fatti eleggere nel PD dalla ass.Legambiente che si definisce ambientalista, di NON votare questa schifezza. Lo faranno? Sono CERTO, anzi CERTISSIMO di no.

  12. Per rendere più efficace l’appello, sarebbe bene evidenziare a quali parti dello Sblocca Italia si riferisce. Non è il massimo rimandare la lettura alla Gazzetta Ufficiale,,,

  13. Perché non sbloccano la riduzione dei loro stipendi e privilegi, per provare a diventare cittadini come gli altri. Da quel punto capirebbero di più di cosa ha bisogno il Paese. Di politici veri, gente seria, che si immedesima e si mischia con la gente per capirne le esigenze. Che si sporca le mani per aiutare, non per rubare legalizzato…

  14. Sarà il colpo mortale al già martoriato nostro territorio, svenduto alle multinazionali, alle lobby affaristiche, ai corrotti e ai criminali.
    Un’Italia che da “Giardino d’Europa” diventerà “Discarica di rifiuti velenosi d’Europa”.
    Un’Italia colonizzata che,ancor di più, sarà alla mercè di potenze senza scrupoli.
    Un’Italia avvelenata e violentata. VERGOGNA!!!

  15. Ribadisco quanto già detto, ovvero che, alla discarica per lo smaltimento rifiuti ritengo preferibile l’incenerimento in impianti adeguati, per tutto il resto sono assolutamente d’accordo con voi.
    Luigi Carmine

  16. Nulla di nuovo . Cosa ci si poteva aspettare da un premier che denigrava Patrizia Gentilini , medico ISDE e nota oncologa pediatra , per la sua campagna contro gli inceneritori ?
    Un popolo che elegge corrotti e malfattori non è vittima , ma complice ,
    diceva Orwell . A nostra discolpa c’è che questo Renzie non l’ abbiamo neanche eletto –

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