Nell’ultima manovra economica voluta dall’attuale Governo nazionale c’è stato il raddoppio delle tasse sui fondi pensione (dall’11,5% al 20%), il raddoppio dell’aliquota Iva per il pellet utilizzato per gli impianti di riscaldamento (dal 10 al 22%), la triplicazione dell’imposta sostitutiva per le partite Iva aderenti al regime dei minimi (dal 5% al 15%) a cui si aggiunge l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli con alcune successive correzioni per nulla esaustive.
Quell’IMU del tutto inconciliabile con l’agricoltura al punto che, guardando alla limitrofa Regione Puglia, il Presidente del Consiglio regionale, Dott. Onofrio Introna, precisa sulla Gazzetta del 2 febbraio scorso: “Siamo con i nostri agricoltori, siamo contro un balzello che sembra una minaccia per la nostra agricoltura in sofferenza, soprattutto nel Mezzogiorno” avviando un urgente incontro con l’Assessore regionale alle politiche agricole Fabrizio Nardoni, il Presidente dell’Anci pugliese Luigi Perrone e i vertici delle organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri.
A questo scenario, sbeffeggiato dal bonus Irpef da “80 euro al mese” confermato nella legge di stabilità 2015, si aggiunge un ricorso sfrenato alla decretazione d’urgenza come accaduto per il provvedimento “Sblocca Italia”, oggi convertito in legge, con non pochi dubbi di legittimità costituzionale riportati nei motivi di impugnazione da ben 6 Governatori regionali, senza alcun cenno di disappunto da parte dell’ex. Presidente Giorgio Napolitano sulla legge di conversione.
Oggi, con un discorso conciso ed efficace, il nuovo Capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricordato svariate priorità che affliggono il nostro Paese, tutte inevitabilmente indirizzate al Rispetto dei cittadini italiani così carichi di “speranza” e, in molti casi, di “sofferenza”. Ha ricordato la necessità delle riforme, ma allo stesso tempo il buon senso di smetterla con l’attività legislativa basata sul ricorso ai decreti legge al fine di restituire al Parlamento quella principale funzione legislativa basata sulla sana dialettica e sul confronto.
Da oggi vedremo quanti altri provvedimenti saranno approvati facendo ricorso alla decretazione d’urgenza ed alla loro conversione tramite offensivi ed arroganti colpi di fiducia della maggioranza.
Da oggi vedremo quanti altri provvedimenti avranno un serio e meticoloso vaglio di legittimità costituzionale da parte di un Presidente della Repubblica che porta con sé la garanzia di essere stato membro della Corte costituzionale e Professore di diritto parlamentare. Faremo attenzione a tutto ciò che oggi è sembrato mancare per l’affermazione di un governo, probabilmente, “amico” dei grandi (Confindustria e consolidati gruppi bancari) che forse vorrebbe, nell’indifferenza di tanti, “sacrificare” e “fottere” i piccoli (agricoltori, imprenditori delle PMI e artigiani).
Siamo fiduciosi che gli “scolaretti” che pensano di governare a nome di tutti gli italiani, parlando di “comitatini” e di “partitini”, verranno più volte richiamati alla correttezza nella loro azione politica da parte di Chi, oggi, ha giurato di essere il Presidente di tutti i suoi concittadini e di svolgere il suo incarico con imparzialità.
Buon lavoro Presidente, Noi intanto continuiamo a difenderci da un’azione di governo “scellerata” basata su una deregolamentazione “selvaggia” ed indirizzata, probabilmente, al profitto di pochi senza che la stessa sia coadiuvata da un serio e necessario rispetto dell’Ambiente, del Territorio e di TUTTI coloro che lo abitano.
Ing. Donato Cancellara
Forum italiano dei Movimento per la Terra e il Paesaggio
Coordinamento “Salviamo il Paesaggio”
del Vulture Alto Bradano
Che in Basilicata stiamo ormai perdendo il diritto alla vita perche’ senza acqua non si potra’piu’ bere e neppure coltivare .A causa dei veleni petroliferi,la nostra acqua non e’ piu’ potabile!Come il nostro futuro agricolo e non!
Per quanto riguarda l’IMU sui terreni agricoli vorrei far presente che è un problema che riguarda tutte le regioni e che “uccide” quel poco di piccola agricoltura rimasta. In Friuli ci sono molti piccoli appezzamenti familiari, che vengono coltivati non solo da agricoltori ma anche da pensionati o da dipendenti come seconda occupazione e che a causa delle nuove imposizioni e tasse in molti hanno deciso di lasciare incolti. Questo porterà certamente a cambiare i piani regolatori comunali per dare spazio alla speculazione edilizia. Ricordo inoltre che con le nuove disposizioni per poter accedere ai contributi PAC (che molte volte rappresentano l’unico guadagno del lavoro agricolo) è necessario avere la partita IVA agricola, la PEC, inoltre dal 2016 sarà obbligatorio fare la dichiarazione IVA anche per importi irrisori.