In più occasioni come FTS Casertano abbiamo lanciato l’allarme con un appello pubblico per salvare da un dissesto idrogeologico che dura da decenni i colli Tifatini: la meravigliosa cornice di colline che la natura ha insediato a protezione dei centri urbani e che ora sono divorati dall’estrazione predatoria dei cavaioli. Uno sfondo ideale per la Reggia Vanvitelliana ed il belvedere di S. Leucio (patrimonio dell’Unesco).
Alla luce di questo spettacolo spettrale è arrivato il momento non solo di indignarsi da parte dei cittadini residenti, ma anche di intervenire con fermezza per bloccare in modo definitivo ogni attività legata al ciclo estrattivo, a partire dalla chiusura dei cementifici. Su questo fenomeno cerchiamo di mobilitare le forze sane e produttive che già negli anni sono scese in campo per fermare l’ecocidio delle terre dei fuochi e dei veleni. Occorre una analoga presa di coscienza, a partire dalla Chiesa che tra l’altro vede a rischio due luoghi di culto importanti, ma anche del mondo della cultura e delle professioni, della stampa, della ricerca e dell’università. Anche perché le cave sono incompatibili con il costruendo policlinico. Chiediamo di alcuni sacerdoti sensibili su queste tematiche (come don Nicola, don Antonello), di fare sentire ancora una volta la loro voce, come fece a suo tempo il VE raffaele Nogaro.
Ciò si rende necessario non solo per salvaguardare la salute e l’incolumità delle popolazioni della conurbazione casertana, ma anche per la tutela e valorizzazione di un bene comune come il paesaggio che dovrebbe essere tutelato come risorsa del creato – così come prevede l’Art. 9 della Costituzione – per il benessere della nostra e delle future generazioni.
Questo intervento di rigenerazione e ricostruzione delle colline circostanti dovrebbe essere una delle priorità da inserire in un’ottica di area vasta nella progettazione dei PUC nella conurbazione casertana (in primo luogo dei comuni di Capua, Caserta, Maddaloni, Castel Morrone e Casagiove), in fase di redazione e progettazione partecipata.
Pasquale Iorio
Portavoce FTS Casertano
Caserta, gennaio 2016
Sono d’accordo! Bisogna riciclare i materiali edili, non cavare (e costruire meno!).