25 aprile 2016
Appello del Forum Salviamo il Paesaggio
Migliaia di cittadini, comitati e associazioni del Forum nazionale dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio “Salviamo il Paesaggio” chiedono da tempo una buona ed efficace legge per arrestare il consumo del suolo.
Un gruppo di lavoro multidisciplinare del Forum ha curato una proposta di ridefinizione del Disegno di legge AC. 2039 denominato “Contenimento del Consumo del suolo e riuso del suolo edificato”, che è stata trasmessa un mese fa a tutti i parlamentari ma il testo in procinto di passare all’esame della Camera dei Deputati, è ben lontano dalle attese delle migliaia di cittadini preoccupati dalla continua perdita di suoli fertili, che sta distruggendo per sempre una risorsa non rinnovabile e che sta mettendo a rischio un territorio già oggetto di grave e progressivo dissesto idrogeologico.
Nell’imminenza della discussione parlamentare, il Forum ha deciso di trasmettere un nuovo messaggio ai deputati affinché introducano essenziali elementi migliorativi del testo o sospendano la discussione per tornare a lavorare a un testo legislativo che dimostri la volontà di un reale cambiamento.
Chiediamo a tutti i cittadini di sostenere il nostro ennesimo appello scrivendo direttamente a TUTTI coloro i quali hanno la responsabilità del governo del Paese, con l’invito a FERMARSI piuttosto che approvare una nuova legge inadeguata e inefficace.
La Segreteria di ‘Salviamo il Paesaggio’
segreteria@salviamoilpaesaggio.it
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SCRIVI ANCHE TU A TUTTI I PARLAMENTARI!!!
Vi invitiamo a scrivere ai parlamentari il seguente messaggio:
Per una legge che arresti davvero il consumo di suolo: migliorate il testo del DDL o… FERMATEVI!
Gentile Onorevole,
un mese fa il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio Le ha inviato una proposta di revisione del testo del DDL AC 2039 sul consumo di suolo che è stata condivisa da migliaia di cittadini e associazioni preoccupati per la continua perdita di suoli che sta distruggendo per sempre un bene comune e una risorsa non rinnovabile.
Nel ribadire l’urgenza di una legge efficace fondata su principi giusti, rigorosi e condivisi, Le chiediamo quindi, di nuovo, di impegnarsi personalmente perché nel testo che state per discutere vengano inseriti dispositivi essenziali per compiere un decisivo passo verso una inversione di rotta non più procrastinabile.
Se non lo ritiene possibile, piuttosto che approvare una legge del tutto inadeguata allo scopo che si propone, LE CHIEDIAMO DI FERMARSI, per tornare a lavorare ad un nuovo ed efficace impianto legislativo sulla scorta di quanto proposto dal Forum Salviamo il Paesaggio, così da dimostrare al Paese la volontà di voler davvero arrestare, anche se in modo progressivo, il consumo di suolo.
A questo link può scaricare il pdf con la comparazione dei testi del DDL AC39 e la proposta del Forum Salviamo il Paesaggio (documento aggiornato al 25 aprile 2016):
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2016/04/Comparazione_testi_DDL-AC39_e_proposta_Forum_SiP_25-4-2016.pdf
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CLICCA SU OGNI REGIONE PER INVIARE LA MAIL e aggiungi il tuo nome e cognome.
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basta consumo di suolo. ripartiamo dal recupero degli immobili esistenti nei centri storici, nelle borgate ed in campagna: serve maggiore attenzione e volontà politica che si deve concretizzare con incentivi a chi ristruttura sostenendo maggiori costi rispetto al nuovo costruito.
Sarebbe veramente ora di ristrutturare ciò che già esiste invece di costruire in fretta e male qualsiasi cosa perchè sembra che l’economia riparte solo se si continua a usare cemento. Basta costruire su suolo vergine…
no al consumo di suolo agricolo
i file non sono compatibii, almeno fornite un indirizzo a cui inviare l’email in Regione Lombardia Varese
Per restituire ai nostri figli e nipoti la terra che gli abbiamo tolto, fermiamo ora,il disastro ambientale, domani è troppo tardi.
concordo con quanto si sta portando avanti per salvare l’ambiente e riuso del suolo
Grazie di questa iniziativa importante.
Speriamo di superare definitivamente l’idea che il terreno agricolo sia qualcosa di marginale o solo come potenziale superficie utile per future azioni di urbanizzazione.
Rigeneriamo il patrimonio edilizio esistente per rispondere al bisogno di città belle che siano espressioni di comunità urbane reali, evitando l’ideologia del bigness che ci fa tende ad un mondo di città globali.
I file pre-compilati hanno gli indirizzi email errati i nomi sono di seguito con la virgola e Outlook non consente l’invio….peccato…
Purtroppo il sistema automatico non è compatibile con tutti i sistemi operativi, ci spiace :-(
Riqualifichiamo e riutilizziamo il patrimonio edilizio esistente e finiamola con la speculazione edilizia, siamo ancora in tempo.
La terra è fonte di vita e l’uomo ne è il suo custode
Con tutte le case e i capannoni sfitti ed inutilizzati, il consumo di nuovo suolo è una follia.
Noi e la terra siamo un unico organismo. Distruggere la terra vuol dire distruggere l’umanità. Siamo pronti a estinguerci?
NON C’E’ PIU’ TEMPO PER PENSARCI, E’ ORA DI AGIRE, PER CAMBIARE E VOLTARE PAGINA
Ho raccolto l’invito dell’Associazione “Salviamo il Paesaggio” d’invitare i parlamentari, attualmente impegnati a produrre una nuova legge sul consumo del suolo in Italia, a riflettere sul degrado del nostro paesaggio, dopo decenni di crescita demografica e di sviluppo economico industriale.
Non riesco a seguire l’iter di tale legge, ma sono preoccupato dai costanti obiettivi politici di crescita economica basati sempre sull’energia da combustibili fossili e sulle grandi opere pubbliche che portano tanto cemento di strade e costruzioni e parallelamente tanto dissesto del territorio: ciò che porta devastazione ambientale, lutti e spese che gravano sul bilancio nazionale.
Occorre fermarsi, per salvare il salvabile, per mantenere bello il nostro paesaggio, fra i più attraenti al mondo per l’incredibile miscuglio fra la natura e la storia dei popoli che in Italia si sono fermati.
Perciò la nuova legge sia rispettosa di paesi e paesaggi, di natura e cultura, che alimentano il nostro turismo e ci permettono ancora, nonostante tutto, una vita “umana”.
Lasciate vivere la campagna con le sue produzioni, non riducetene ancora la già ridotta superficie per portare altri impianti industriali, devastanti per l’ambiente e la salute, ed altri capannini per il commercio globale, che impone prodotti di massa provenienti da ogni angolo della Terra a scapito delle nostre qualificate produzioni locali e regionali, finora vanto della nostra economia e delle nostre piccole, tantissime, sapienze artigianali.
Basta! Fermate il degrado originato dal consumo di suolo. Realizzate solo le opere indispensabili. Riutilizzate l’immenso patrimonio edilizio diffuso in tutto il territorio nazionale.
Pensate alle future generazioni, i nostri figli, i nostri nipoti. Riusciranno a godere della grande bellezza italiana di cui abbiamo goduto noi? O troveranno un mondo di macerie prodotte da uno sconsiderato sviluppo oltre ogni ragionevole limite, una illusoria crescita economica, che oggi crea posti di lavoro (magari precari) e domani lascia scheletri di industrie, disoccupazione e terreni avvelenati da abnorme uso di prodotti chimici e da scorie industriali inquinanti e pericolose, che non si sa dove conservare o sotterrare.
caro Giuseppe il Suo pensiero è quello di tanti cittadini silenziosi e impotenti di fronte a tanto scempio; è ora che facciamo sentire forte e chiara la nostra voce e la nostra indignazione ! Grazie per le parole lucide e sagge