Villa Pullè a Verona, seppur poco conosciuta, è una delle principali ville di Verona e provincia.
Ritenuta villa reale (anche se non lo è) è stata visitata da re e regine, dispone di un ampio parco ora non curato dove cadono alberi. Il parco è diviso e al suo interno si trova in pessimo stato di manutenzione l’istituto alberghiero, una grossa scuola professionale situata in un bruttissimo edificio in vergognose condizioni di manutenzione costruito nel parco. Nei pressi del parco si trovano diverse aziende agricole ora in stato di abbandono e alcune addirittura bruciate. Sempre nel parco qualche anno fa è stata venduta la villa/casa dei custodi con gara fatta dall’INPS proprietaria allora della maggior parte del terreno del parco assieme alla provincia ed al comune. La gara non era stata sufficientemente pubblicizzata e nemmeno il comune ne era a conoscenza.
Così ora la villa è stata privatizzata e un consistente pezzo del parco è ora di loro proprietà come giardino privato. La villa ricca di affreschi e dependance è sta utilizzata fino agli anni ’60 e poi è stata lasciata in stato di abbandono. Si sono succeduti diversi comitati per salvare villa Pullè, ma nonostante questo gli affreschi, i serramenti, il tetto, le fontanelle, le statue ecc sono state perse, rubate o bruciate. La villa è stata protetta con il rifacimento provvisorio del tetto due anni fa… ma ora il comune ha venduto all’INPS tutto il complesso senza stabilire una destinazione d’uso per cui al suo interno sarà possibile realizzare qualsiasi cosa anche se un piano regionale destinava (in modo ambiguo) la destinazione d’uso ad università.
La cosa poteva essere molto interessante dato che si proponeva l’università del turismo e che nei pressi della villa, oltre a passare piste ciclabili di livello internazionale come la Pista ciclabile dell’Adige Sole (eurovelo n1), dovrebbe passare anche il sistema metropolitano regionale ferroviario, ovvero una metropolitana di superficie che collegherebbe la stazione della villa al resto del Veneto e delle città regionali vicine. Inoltre la villa ed il parco sono contestualizzati in un ambiente di grande pregio storico paesaggistico (Bosco del Mantico, Adige, Nassar) ed è vicino a Verona. Detto contesto è minacciato da previsioni infrastrutturali quali la TAV ed altre importanti infrastrutture viarie molto contestate.
Sembra ora che l’INPS abbia intenzione di mantenere la proprietà e dare in gestione come spa la villa ed il parco consentendo l’accesso un solo giorno al mese. All’uso pubblico rimarrebbe solo una piccola parte del parco prospiciente la piazza di Chievo a 4 km dal centro storico e vicina a molti quartieri della città per un bacino complessivo stimabile in circa 200 mila persone. La maggior parte di queste persone non conosce villa Pullè pur essendo essa l’unico parco pubblico di dimensioni notevoli di cui è dotata la città. Inoltre potrebbe essere un ottima educazione alla bellezza alla natura e un freno allo snaturamento ed all’antropizzazione del territorio.
Allego l’appello per salvare villa Pullè.
Appello Villa Pullè >
Daria Ferrari
coordinatrice per verona di Salviamo il Paesaggio
Il patrimonio storico artistico è bene inestimabile, va conservato e protetto come vuole la nostra Costituzione e il buon senso. E’ dovere delle nostre istituzioni pubbliche intervenire in vari modi per salvaguardare e restaurare villa Pullè. Marisa Comitato contro Sprechi e Privilegi.
Condivido l’appello E’ titolo di merito della Puglia insieme con la Toscana quello di avere un piano di salvaguardia delle bellezze regionali.