Il 27 Novembre 2016 si svolge a Roma la quinta edizione della Marcia Nazionale degli Alberi.
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Quest’anno, i promotori hanno scelto un luogo simbolo che rappresenta la vastità del nostro patrimonio botanico, culturale, storico, archeologico, collettivo : Il Parco Archeologico di Centocelle.
E’ un omaggio alle Periferie, al verde urbano, all’AGRO ROMANO: 126 preziosissimi ettari tutelati dalla Sovrintendenza Archeologica di Roma e presidiati dai cittadini e dagli abitanti che lo difendono dall’incuria e dagli abusi, un patrimonio inestimabile che rischia di essere lasciato all’abbandono e al degrado.
Ogni partecipante sarà un “fitoforo”, ovvero un portatore di alberi. Si ripropone, come nelle precedenti edizioni, l’immagine della “Foresta che cammina” grazie al contributo di volontari, comitati, associazioni ambientaliste e movimenti ecologisti e di tutela.
I Fitofori porteranno in spalla, in uno zainetto, un giovanissimo alberello in una passeggiata lungo le strade del quartiere di Centocelle per poi raggiungere il suo Parco.
PROGRAMMA
Punto di raccolta : ore 10.00 presso la piazza San Felice da Cantalice di fronte all’omonima chiesa a Centocelle, partenza intorno alle ore 10.30. Da Piazza San Felice da Cantalice si percorre VIA DEI CASTANI fino a PIAZZA DEI MIRTI dove faremo la prima tappa. Si prosegue per VIA DEI PLATANI e ci fermeremo per la seconda tappa a PIAZZA DELLE PRIMULE. Si prosegue dalla Via dei Platani su VIALE DELLA PRIMAVERA che percorreremo fino alla VIA CASILINA che dovremo attraversare per accedere al Comprensorio Ater dell’Aereonautica, dove saremo accolti per la terza tappa dagli amici aeromodellisti. Qui pianteremo con loro una quercia. Da li entreremo nel PARCO ARCHEOLOGICO DI CENTOCELLE e proseguiremo tutti insieme fino al luogo della piantagione vero e proprio.
Il percorso ha una lunghezza di 2 chilometri e durerà un’ora e mezza circa. La marcia sarà accompagnata dalla Banda Musicale La Rustica e tra le attività di animazione avremo anche la presenza di trampolieri fitofori, aquiloni e aeromodelli in volo!
Si tratta di una marcia dall’alto valore simbolico, per richiamare con forza la scarsa attenzione dei governi e della politica nei confronti delle foreste, degli alberi e della biodiversità con particolare attenzione alla gestione intelligente del Paesaggio. Per questi motivi abbiamo scelto il Parco Archeologico di Centocelle.
In un territorio con una densità abitativa tra le più alte d’Italia, il Parco, incastonato tra 3 municipi contermini (V°,VI°, VII°), rappresenta una risorsa ambientale irrinunciabile.
Al centro di un sistema di aree verdi della città (il Parco dell’Aniene, il Parco Regionale dell’Appia Antica, il Parco degli Acquedotti) e in forte connessione con altre aree verdi del territorio con caratteristiche analoghe come la Tenuta della Mistica, Tor Tre Teste, Casa Calda, il P.A.C. è un luogo di transito, scambio, nidificazione, svernamento per le popolazioni di avifauna che sostano e frequentano le diverse aree e ne favorisce e rafforza la loro consistenza numerica.
Il P.A.C. è anche archeologia, nell’area, oltre a numerosi reperti, ci sono tre ville di epoca romana (la Villa della Piscina, delle Terme e Ad Duas Lauros) e beni monumentali di grande rilievo come l’Osteria di Centocelle.
Il P.A.C. è anche storia, il Forte Casilino dell’anello fortilizio a protezione di Roma e poi il primo aeroporto italiano con la sua pista ancora lì a testimoniare le possibilità aperte dal volo.
I vincoli archeologi e monumentali hanno salvato il P.A.C. dalla cementificazione e nel settembre 2006 si è finalmente realizzata l’apertura dei primi 33 ettari di parco ai cittadini. Sono passati 10 anni, tra chiusure periodiche e emergenziali del Parco, accessi mai realizzati o pericolosi, abusi privati, insistenza di attività assolutamente incompatibili, inefficiente manutenzione e mancanza di guardiania, ostacoli e difficoltà che il Comitato P.A.C. Bene Comune e altre associazioni e cittadini continuano a denunciare per riportare l’attenzione sul parco come ecosistema d’uso umano di enorme valore al fine di garantirne la fruizione e la salvaguardia.
Tutto questo ci ricorda che dobbiamo continuare chiedere che i nostri beni culturali e ambientali siano sempre fruibili; servono fatti e non parole per tutelare l’ambiente che ci circonda: è in pericolo la legge sui Parchi nazionali, le aree protette e riserve naturali devono essere continuamente sotto controllo e sempre più protette perché sono le risorse NATURALI che consentono la vita sulla terra e non è sciogliendo Corpi dello Stato come la Forestale che miglioriamo la nostra esistenza.
La Marcia termina intorno alle ore 13.00 ed è aperta a tutti. Chi vuole partecipare come “fitoforo” deve munirsi di uno zainetto in cui collocare il piccolo vaso con la sua pianta o l’alberello che porta con se’; se non ne ha, può comunicarlo agli organizzatori che provvedono anche a portare delle pianticelle in più.
La piantagione è collettiva. Alla fine della marcia sarà fatta una selezione degli alberi che sarà possibile piantare secondo le indicazioni pervenute dalla Sovrintendenza Archeologica di Roma.
Alla piantagione per chi vorrà rimanere, seguono pranzo al sacco, attività ludiche, gite in bicicletta nel parco e castagnata.
PROMUOVONO : Respiro Verde Legalberi, Comitato Parco Archeologico Centocelle Bene Comune, Comitato Rimboschimento di Taranto, Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus , Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Federazione Nazionale Pro Natura.
La quinta Marcia degli Alberi vede la partecipazione attiva di numerose associazioni, movimenti e comitati: Pro Natura Abruzzo, Pro Natura Roma, Pro Natura Lazio, Salviamo la Forestale, Network Popolo degli Alberi, Comitato per la Bellezza, Mountain Wilderness, WWF Lazio, WWF Pigneto-Prenestino, Alberi di Roma, Associazione Ecologica Romana, Lipu Lazio, Italia Nostra Lazio, Italia Nostra Roma, Società Italiana di Ecologia del Paesaggio, Amici dei Patriarchi, Coordinamento Residenti Città Storica, Associazione Bianchi Bandinelli, Comitato Pisana Estensi, Cinecittà Bene Comune, C.A.L.M.A. Coordinamento Associazioni del Lazio per una Mobilità Alternativa, No Corridoio Roma Latina, Comitato Foresta Foresta, Casa Azzurra, Aeromodellisti di Roma, Rete dei Comitati per una Moratoria del Cemento, Brigate Verdi, Salute e Ambiente Eur, Farfalle a Roma, Coordinamento Agro Romano Bene Comune, TipiAttivi Tiburtina e Pietralata, Emergenza Cultura, Consiglio Metropolitano, Comitato Ciampino Bene Comune, Comitato Colline di Pietralata, Salviamo Bracciano, Comitato FuoriPista, Legambiente Valtriversa, Legambiente Circolo Città Futura, Legambiente Lazio, Legambiente Onlus, Comune-Info, Albergo delle Piante, Progetto Celio, Q.R.E. Quartieri Riuniti in Evoluzione, Comitato Parco Piccolomini, Pagina Fb 110Celle, Federtrek, AIAPP Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Comitato Tiburtina per l’Uso Pubblico delle Caserme, Forum Parco delle Energie, Cooperativa Agricola Coraggio, Uniti per la Cervelletta, Ciclofficine Popolari Roma Est, Coodinamento No Cemento Roma Est, Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino, Laboratorio Autogestito 100celle, Comitato Colli Aniene Bene Comune, Corviale Domani, Optimalia, Associazione Ecologia Urbana, Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, LSA 100CELLE.
INFO
- Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio
Sito web: www.salviamoilpaesaggio.roma.it
- Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus
Sito web: www.conalpa.it,
- Respiro Verde Legalberi,
Pagina FB: https://www.facebook.com/groups/179485205412282/
- Comitato PAC BENE COMUNE – Comitato per la fruizione e la salvaguardia del parco,
Pagina FB: https://www.facebook.com/Parco-Archeologico-Centocelle-Bene-Comune-1207742589269292/
- Federazione Nazionale Pro Natura,
Sito web: www.pro-natura.it,
- Comitato Rimboschimento Città di Taranto
Pagina FB: https://www.facebook.com/groups/103295615437/?fref=ts
17 dicembre 2016
Comunicato
Questa mattina, 17 dicembre, lungo la strada che dalla Riviera Berica porta a Mossano (costeggiando la Villa e il parco di Montruglio) sono state abbattute tre Querce secolari.
In teoria erano Grandi Alberi tutelati, inseriti in una lista di piante protette. Avvisati da alcuni escursionisti, sono intervenuti il sindaco e il responsabile dell’Ufficio tecnico di Mossano, ma troppo tardi, a ecocidio ormai avvenuto. A mio avviso gli autori del gesto andrebbero penalmente perseguiti.
I tre Grandi Alberi facevano parte di un viale alberato: le altre querce presenti lungo la strada ora vanno assolutamente protette.
Cosa dire? Tre Grandi Alberi in meno, tanta amarezza e una domanda: ma è veramente questo il livello di civiltà del “Basso vicentino”?
Gianni Sartori
Meraviglioso! Salviamo gli alberi, abito nella provincia di Ancona e purtroppo li tagliano spesso. C’è una grande ignoranza. Mi dispiace tanto!
Ottima iniziativa