A cura del Comitato per Campiglia.
Dopo le crescenti pressioni della società civile, l’impegno del nostro Comitato e l’iniziativa esemplare del Comune di Suvereto, anche il Comune di Campiglia ha detto no alla Sales per l’ampliamento delle cave. È un segno dei tempi, da salutare con favore, il segno che si sta incominciando a capire che il paesaggio e l’ambiente sono le risorse più importanti per lo sviluppo del territorio.
Con la delibera n. 15 del 12 febbraio 2018 la Giunta comunale ha espresso parere negativo alle proposte di inserimento nel Piano Regionale Cave avanzate dalla Soc. Sales, cioè all’ampliamento del perimetro della cava di calcare in Loc. Monte Valerio e alla trasformazione in cava delle due miniere di aplite (feldspato) attualmente attive in Loc. Montorsi.
Questa delibera, pur lasciando la porta aperta ad “ulteriori approfondimenti preliminari e congiunti” con il Comune di Piombino sul fabbisogno di materia prima, segna comunque una discontinuità rispetto al passato e nel rapporto tra amministrazione e cavatori.
Essa segue quella annunciata pubblicamente e ben più motivata assunta sempre nei giorni scorsi dal Comune di Suvereto, che va ben oltre le motivazioni tecniche, denunciando esplicitamente il contrasto tra le cave e le risorse agro-ambientali e turistiche ed esprimendo un parere decisamente contrario alle richieste avanzate dalla Società Sales di inserimento di due nuove aree, ubicate nelle località Palazzotto-San Lorenzo e Monte Calvi, tra i giacimenti del Piano Regionale Cave in corso di formazione. Questa prospettiva – scrive la Giunta suveretana – costituirebbe un danno per il territorio, per l’ambiente, il paesaggio e l’economia locale.
Ora le due delibere sono state trasmesse alla Regione Toscana che ci auguriamo ne tenga debitamente conto nel rispetto dei territori e delle loro comunità.