L’ultimo report dell’Intergovernative Panel of Climate Change (Ottobre 2018) ha ribadito la necessità di contenere il riscaldamento globale entro 1.5°C rispetto ai valori pre-industriali e che restano solo pochi decenni per raggiungere questo obiettivo, chiedendo l’applicazione di misure rapide, inedite e di ampia portata.
Gli eventi meteorici estremi ai quali ormai continuamente assistiamo e che comportano danni, vittime e costi rilevanti, sono una spia del rapido evolversi della situazione, ma anche della nostra mancata capacità di resilienza e dell’inefficienza in termini di misure di prevenzione primaria.
È ormai ampiamente noto alla comunità scientifica internazionale che i cambiamenti climatici hanno numerose e ampie conseguenze sulla salute umana e che stiamo registrando un incremento continuo dei rischi e dei danni sanitari.
Tutto questo si continua ad ignorare, alimentando disuguaglianze e iniquità con decisioni che procedono in direzione contraria agli impegni internazionali ed al nostro stesso diritto di sopravvivenza, nonostante misure alternative possano comportare sviluppo sostenibile ed un ampio contenimento dei costi diretti e indiretti generati dalle modificazioni climatiche e dell’inquinamento ad esse associato.
Dovremmo tutti iniziare a guardare la realtà attraverso gli occhiali dei cambiamenti climatici, ponendo questo tema in cima alla lista di priorità delle nostre agende, in qualunque settore operiamo.
Con questa finalità ISDE Italia propone il proprio Position Paper su “Cambiamenti climatici, salute, agricoltura e alimentazione”, nel quale vengono discusse le conoscenze attuali sui cambiamenti climatici, le conseguenze socio-economiche, ambientali e sanitarie che le variazioni in corso comportano e come le attività umane possano influire, positivamente o negativamente, sugli scenari attesi.
Il documento è disponibile al seguente link.