È nato a Suvereto, in provincia di Livorno, per iniziativa di alcuni cittadini, un comitato che si propone di difendere il territorio dall’impatto ambientale che deriverebbe dall’ampliamento della centrale ENEL dei Forni, come previsto dal progetto denominato “Sa.Co.I. 3” presentato dalla società Terna.
Si tratta del potenziamento di una centrale di conversione dell’energia, che genera campi elettromagnetici e un impatto paesaggistico rilevante.
L’impianto prevede capannoni alti 20 almeno metri e l’occupazione di altri 40.000 metri quadrati di suolo agricolo, con un significativo aumento di potenza rispetto all’attuale.
Quello di Suvereto è un territorio di pregio, nel quale gli impianti industriali mal si conciliano con l’agricoltura di qualità, il turismo sostenibile, il paesaggio e il patrimonio ambientale e culturale.
E’ indubbio che il progetto di ampliamento della centrale dei Forni contrasta con quanto si è fatto sino ad oggi per caratterizzare il territorio con un nuovo modello di sviluppo, che ha visto il recupero di molte realtà agricole con il riappropriarsi di spazi ed immobili che parevano destinati all’oblio; il potenziamento di tutte le attività agricole con eccellenze vitivinicole, olivicole e orticole riconosciute di primaria qualità a livello nazionale ed internazionale.
L’impatto ambientale sarebbe devastante, l’appesantimento paesaggistico insopportabile ed il danno di immagine irrecuperabile. In prospettiva sarebbe opportuno, piuttosto, un ridimensionamento e un graduale smantellamento degli impianti esistenti, non il loro potenziamento.
Come prima cosa il Comitato “No Sacoi3” ha elaborato una relazione tecnica sulle criticità del progetto a conclusione della quale si invitano tutti i cittadini di Suvereto a manifestare in ogni modo civile il loro dissenso a “Terna”, mentre si chiede all’amministrazione comunale di esprimere un netto parere contrario sul progetto.
Ora il neo Comitato si propone di informare i cittadini e di essere un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore la salute e il territorio. Si propone inoltre di allacciare rapporti con i comitati dei comuni limitrofi per contribuire a contrastare i vari pericoli in atto per l’ambiente della Val di Cornia (discarica, cave, ecc.)
Per informazioni: rossano.pazzagli@unimol.it