A cura del Gruppo “Dune Bene Comune”.
L’ufficio Parchi della Regione Abruzzo ha chiesto ufficialmente conto al comune di Ortona in merito all’assegnazione di 10 concessioni (di cui 8 nuove) alla spiaggia della Stazione di Tollo, area di enorme interesse ambientale per la presenza di dune e relative piante protette, dal verbasco al giglio di mare, e come area di nidificazione del Fratino.
La Regione ha risposto alla circostanziata segnalazione fatta dalla Stazione Ornitologica Abruzzese, citando anche i dati del WWF circa l’elevato numero di nidi di fratino presenti nell’area che rappresenta la maggiore concentrazioni di nidi di una specie ormai rarissima e che ha, in base alle norme, lo stesso livello di protezione dell’Aquila reale anche se il Comune di Ortona pare non se ne sia accorto.
Gli uffici regionali hanno evidenziato l’esistenza di numerose norme regionali, nazionali e internazionali poste a tutela del Fratino e hanno chiesto al Comune di valutare l’incidenza dell’intervento su questa specie. Inoltre ha anche chiesto quali prescrizioni sono state imposte per garantire il rispetto delle stesse normative.
Infine la Regione ha ricordato che proprio in questi mesi è stato approvato e finanziato dalla Commissione Europea il progetto LIFE Calliope che è volto proprio proprio ad assicurare l’implementazione di misure di conservazione per le aree di interesse naturalistico, paesaggistico ed ambientale lungo la costa teatina, tra cui proprio le dune.
È del tutto evidente che non si può andare nella direzione esattamente opposta anche in considerazione dell’elevatissimo valore paesaggistico di questa porzione di litorale che dovrebbe essere tutelato anch’esso, assicurando anche la conservazione della diversità degli usi delle aree costiere che dovrebbe essere alla base di un corretto Piano demaniale.
Insomma, per il gruppo Dune Bene Comune è l’ennesima dimostrazione della superficialità dimostrata dal Comune di Ortona di affrontare la questione con un bando lampo privo di qualsiasi considerazione circa il valore dell’area sotto ogni punto di vista, da quello paesaggistico a quello naturalistico, da quello turistico – visto che ci sono già molte attività imprenditoriali che contano proprio sulla presenza di dune e spiaggia libera per attirare i turisti – fino a quello affettivo di migliaia di cittadini che vogliono che quell’area rimanga così com’è.
Continueremo la battaglia per difendere questo bene comune da scelte quanto meno miopi. I nostri avvocati stanno già predisponendo gli atti necessari per affrontare nelle sedi appropriate la vicenda.
Auspichiamo comunque che il Comune di Ortona possa dimostrare di avere un residuo di buon senso annullando in auto-tutela la procedura attivata.