La sindaca di San Lazzaro di Savena (Bo), che punta alla rigenerazione urbana e alla progettazione partecipata, si oppone alle colate di cemento. In passato ha avuto minacce per aver detto no a una lottizzazione. Il premio, nato da un’idea del Comune di Pollica, Legambiente e Anci insieme a Slow Food, Libera e Federparchi, è giunto alla ottava edizione.
Rigenerazione urbana e progettazione partecipata al posto di colate di cemento; un piano regolatore che va verso il consumo di suolo zero, ma anche tanta innovazione sociale con progetti originali di sostegno per le fasce più deboli. Così Isabella Conti, giovane sindaco della bolognese San Lazzaro di Savena, interpreta il Premio Angelo Vassallo, giunto alla ottava edizione, che le verrà consegnato stasera a Pollica durante una serata al Porto di Acciaroli.
“Vincere il Premio Vassallo è un grande onore – commenta la sindaca alla notizia del riconoscimento – ma al contempo una immensa responsabilità: amministrare non è una attività statica ma una sfida ed un impegno in continua evoluzione. Non basta fare bene il proprio dovere in un paio di occasioni per cambiare il mondo: occorre far diventare la lotta per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità una pratica quotidiana. Perseverare nel combattere per ciò che è giusto non è mai una scelta priva di conseguenze”.
Ne sa qualcosa la giovane sindaca, confermata quest’anno al secondo mandato con oltre l’80% delle preferenze, che ha pagato con minacce e tribolazioni giudiziarie lo stop a una grossa lottizzazione, ma che puntando sulla rigenerazione di aree già cementificate, ha dimostrato con il tempo e con l’aumento del 13% del valore degli immobili del Comune che la tutela paga.
Il Premio, assegnato per la prima volta dalla sua istituzione ad una donna, è nato da un’idea di Comune di Pollica, Legambiente e Anci insieme a Slow food, Libera e Federparchi, quest’anno con il contributo tecnico di Convergenze, dopo la tragica morte del sindaco pescatore. “Per tenerne viva la memoria attraverso l’impegno di altri sindaci di merito e valore – spiega l’attuale primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani, vice sindaco all’epoca di Vassallo – quelli che fuori dai riflettori, accompagnano le comunità verso politiche di tutela e promozione del territorio a volte coraggiose e visionarie, sempre segnate da un indissolubile amore per il proprio territorio e la propria gente”.
Proprio quelle che la Conti ha messo in campo in questi anni, costruendo un progetto di città inclusiva e sostenibile, realizzata affiancando a strumenti di progettazione partecipata un uso intelligente dei fondi. A partire dalle scuole, riprogettate attraverso un percorso partecipativo che ha portato al Campus kid, un progetto in cui ai vecchi edifici scolastici si sostituiscono spazi didattici aperti, connessi alle strutture sportive e all’auditorio teatro o come il polo Falò, il servizio di asilo nido per l’infanzia reso gratuito per le famiglie.
Accanto alla pianificazione attenta del territorio, sono le politiche inclusive quelle che danno il segno dell’indirizzo amministrativo di questa giovane sindaca, con progetti dai nomi evocativi come Amalio, l’emporio solidale che consente di fare la spesa gratuitamente alle famiglie in difficoltà economica o il Cafè Alzheimer, un luogo di incontro dove persone affette da demenza senile e i loro caregiver trovano dei momenti di svago e socialità. E ancora i progetti di sostegno al lavoro come Nilde, per incentivare l’imprenditoria femminile o la Fiera del Lavoro, che con le sue due edizioni ha consentito ad oltre 20 persone di trovare un’occupazione.
“Nel ricordo del Sindaco pescatore, tutti noi amministratori siamo chiamati ad un compito difficile e alto, ora più che mai – conclude la Conti – Perché più di ogni buona intenzione, più di tante parole, ciò che oggi e sempre rappresenta una speranza per un Paese migliore è l’esempio. Vassallo è l’emblema di questa missione ed è con commozione e gratitudine che cercherò con ogni mia forza di rendergli onore e giustizia”.
Non a caso durante la serata di premiazione sul lungomare cilentano una ventina di sindaci, insieme ai promotori del Premio, hanno scelto di siglare un Manifesto per la bellezza che vuol essere un vero e proprio patto dei sindaci che unisce all’impegno ambientale tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’agenda Onu per il 2030. Per rilanciare le parole care ad Angelo Vassallo: “raccontiamo una visione di futuro, ma cominciamo anche a costruirlo”.
Ci vorrebbero altri 7913 sindaci così. Complimenti al sindaco di San Lazzaro e speriamo sia di esempio