A cura del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
Il Jova Beach Party 2019 è il Jovanotti Tour dell’estate 2019.
Canzoni, feste, divertimento, decine di migliaia di ragazzi in spiaggia, milioni di euro nelle tasche dell’organizzazione, una spruzzata di ambientalismo (“un progetto in collaborazione con il WWF per rispettare l’ambiente e lasciare la spiaggia migliore di come l’abbiamo trovata“) e via, lungo le spiagge d’Italia.
In realtà, non tutte le tappe sono come quella di Olbia (23 luglio 2019), dove lo spettacolo si è tenuto al Molo 1 bis dell’Isola Bianca, spesso c’è stata una pesante movimentazione della sabbia con radicale alterazione della vegetazione pioniera, come già avvenuto a Cerveteri e Castel Volturno (dove la spiaggia in primo momento era stata addirittura posta sotto sequestro preventivo), e il disturbo delle nidificazione di specie di avifauna protetta (Fratino, Charadriusalex andrinus), come avvenuto a Rimini.
A Roccella Jonica (RC) è previsto l’utilizzo della spiaggia e si attendono ben 30 mila partecipanti e l’impatto non sarà trascurabile, come ipotizza il Comune.
L’ha messo nero su bianco l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) con il parere n. 45930 del 24 luglio 2019.
Il contenuto è chiaro:
- “in conclusione si ritiene che sia gli interventi ambientali necessari alla preparazione del sito in funzione dell’evento, sia la realizzazione dell’evento stesso e il successivo ripristino dell’area, comportino rischi di impatto su diverse componenti ambientali compresi habitat e specie tutelati dalla normativa comunitaria vigente”. Ancora, “in assenza di specifiche valutazioni condotte dalla competente amministrazione regionale o altri soggetti territoriali delegati, ove opportuno tramite screening o valutazione di incidenza, questo Istituto non ritiene possano escludersi impatti su piante o animali presenti nell’area dell’evento, né possano escludersi effetti su popolazioni ed habitat anche afferenti alla rete N2000, in particolare nel caso di specie animali più mobili, come gli uccelli e la tartaruga comune”;
- nello specifico: “Analizzando la richiesta di parere si rileva che lo svolgimento del concerto a Roccella Ionica interessa un settore costiero che conserva un’estensione ancora significativa di cordoni dunali, una buona larghezza della spiaggia e una naturalità ancora presente, che consentono l’esistenza di specie vegetali e habitat psammofili di rilievo conservazionistico, compresi habitat di interesse comunitario tutelati dalla Direttiva 92/43/CE”.
Relativamente all’evento in questione vanno evidenziate le seguenti possibili criticità, collegate agli interventi di preparazione dell’area in cui svolgere il concerto, all’afflusso di persone e al post-evento, a carico delle specie e degli habitat psammofili e dell’intero fragile ecosistema dunale:
a) possibili ingenti danni di carattere geomorfologico dovuti a livellamento con mezzi meccanici a carico dei cordoni e dei sistemi dunali;
b) possibili danni dovuti a livellamento con mezzi meccanici e all’occupazione delle dune con strutture, vie di accesso, ecc., con completa scomparsa delle comunità animali e vegetali che colonizzano la spiaggia e il sistema dunale retrostante;
c) possibili danni da calpestio e schiacciamento a carico delle comunità animali e vegetali che colonizzano la spiaggia e il sistema dunale retrostante con compromissione della funzionalità e della composizione floristica degli habitat psammofili di interesse comunitario (ingressione di specie ruderali ed esotiche);
d) compromissione dello stato di conservazione e dell’estensione degli habitat psammofili di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CE);
e) possibili danni a carico delle specie animali e vegetali protette dalle normative Nazionali e Regionali, quali ad esempio il Giglio di mare (Pancratium maritimum L.) protetto dalla Legge Regionale della Calabria n. 30 del 26/11/2001”.
Come noto, la spiaggia di Roccella Jonica costituisce parte del demanio marittimo (artt. 822 e ss. cod. civ., 28 e ss. cod. nav.) ed è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, dopo aver chiesto (23 luglio 2019) ai Ministeri dell’ambiente e per i beni e attività culturali di emanare un atto di indirizzo, nell’ambito delle loro competenze, a Regioni ed Enti locali finalizzato alla salvaguardia del demanio marittimo e dei siti di interesse ambientale, ha chiesto lo spostamento in un sito alternativo dello spettacolo di Roccella Jonica, coinvolgendo anche il Comune, la Regione Calabria, la Soprintendenza per belle arti e paesaggio della Calabria.
Nello specifico è stato chiesto al Ministero dell’ambiente un provvedimento di inibizione dello spettacolo (art. 8 della legge n. 349/1986).
Spettacoli e divertimento non possono e non devono essere occasioni di scempi ambientali.
Per ulteriori informazioni: http://gruppodinterventogiuridicoweb.com
Per completezza di informazione qui trovate la risposta della Regione Calabria al documento dell’Ispra che dice: «Si ritiene, pertanto che tutti i soggetti interessati, ognuno nell’ambito delle proprie competenze abbiano assunto ogni iniziativa utile al fine di assicurare la tutela dell’ambiente in relazione all’evento dell’evento». Ricordiamo che nel piano spiagge della Calabria già approvato con VAS (a cui in passato nessuno si è opposto) quella spiaggia ha una destinazione ad eventi. Il documento integrale della Regione Calabria lo trovate qui in versione integrale così potrete certamente integrare il vostro articolo https://www.dropbox.com/s/78oe0ng419rrtjc/nota_prot_288231_Segnalazione_presenza_di_specie_e_abitat_protetti_Iova_Beach_Party_Roccella_Jonica.pdf?dl=0