Da oltre un anno le Commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente del Senato stanno sviluppando un’ampia analisi che dovrebbe, finalmente, dotare il nostro Paese di una efficace norma nazionale a contrasto del consumo di suolo. L’iter al Senato sta però procedendo con ritardi e rallentamenti gravi e nelle ultime settimane precedenti le festività pare addirittura essersi fermato.
Queste palesi difficoltà registrate dalle Istituzioni creano una profonda preoccupazione all’interno del vasto novero di organizzazioni della società civile che, da tempo, sollecitano il legislatore a non indugiare nel porre un freno a quella che, con sempre maggiore evidenza, risulta essere una prioritaria emergenza nazionale.
La Federazione nazionale Pro Natura e il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio ne hanno discusso a fondo nei giorni scorsi e hanno deciso di rendere pubblico un proprio documento congiunto per rivolgere un appello alle Commissioni affinché l’iter riprenda pieno vigore attorno alla Proposta di Legge formulata nel febbraio 2018 da 75 esperti multidisciplinari del Forum e presentata alla Camera e al Senato dal Movimento 5 Stelle, rubricata come DdL AS 164: “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI” .
Si tratta dell’unica Proposta di legge che chiede alla “politica” di ARRESTARE il consumo di suolo e, contemporaneamente, orientare al riuso dei suoli urbanizzati, ovvero tutelare il nostro fragile ecosistema e indirizzare il rilancio del comparto edile.
Una richiesta tanto più legittima ora che anche la Corte dei Conti, nella sua Deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 17/2019/G (Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico 2016-2018) ha espresso un forte invito a Stato e Governo a produrre “norme e azioni di radicale contenimento del consumo di suolo” (p. 16) e ricordato che è all’esame del Senato, dal 3 luglio 2019, il DDL Atto Senato n. 164 di iniziativa parlamentare (p. 19). Inoltre, ha rilevato che il peggioramento dei fenomeni di dissesto idrogeologico rappresenta per il nostro Paese un forte impegno finanziario ogni anno e che il consumo di suolo non deve superare la crescita demografica (come già definito dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals-SDGs).
Questo pronunciamento dell’Organo di rilievo costituzionale che ha il compito di vigilare sulle amministrazioni dello Stato così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni, si aggiunge ai dati di allarme da anni indicati dall’Ispra-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e da innumerevoli voci accademiche e della ricerca e rendono sempre più palese quanto richiesto a gran voce dalla cittadinanza attiva.
Pro Natura e Forum Salviamo il Paesaggio si sono fatti parte attiva anche di un’azione per sottoporre a tutti i consigli comunali una mozione che impegni ogni territorio a porre in atto azioni e iniziative a sostegno del DdL e ad assumere come quadro di coerenze e indirizzi politico-programmatici le finalità, gli obiettivi e le disposizioni contenute nel Dd in oggetto all’atto della revisione del proprio strumento urbanistico comunale, anche in carenza della vigenza di legge, ponendo particolare attenzione alla pianificazione delle aree di proprietà pubblica.
L’augurio migliore di inizio anno non può che essere quello di poter salutare a brevissimo termine l’approvazione di una buona e concreta legge nazionale a salvaguardia del suolo italico…
Ottimo, bisognerebbe imporre ai comuni e regioni di annullare subito le ordinanze che hanno cambiato le terre da sempre a vocazione agricola in edificabili !!!!!!!!!! Volevano fare edificare schiere di villini. Non servono alla comunità e rovinano l’ambiente paesaggistico !!!!!!! Vi invierò delle foto del paesaggio che vogliono deturpare solo per soldi qui ad Anagni !!!!! Già vi ho scritto ma non ho avuto risposta in merito.