Un nuovo polmone verde di Roma è stato inaugurato lo scorso sabato 7 dicembre, dopo 24 anni di battaglie e mobilitazioni da parte di comitati e cittadini: il Parco Pertini, nel popoloso e densamente urbanizzato quartiere di Pietralata, tra l’omonimo ospedale e Via della Magnetite. Un lembo di città da decenni aggredito, come molte altre zone del resto, da un’edilizia onnivora che sin da subito ha lasciato poco spazio alla natura.
“Un’area già altissimamente edificata“, si legge nella nota diffusa nei giorni dell’inaugurazione “e con previsione, a breve, di costruzione nella stessa zona di 555 nuove abitazioni con il Progetto F555 di housing sociale e circa 1.200 ulteriori abitazioni con il Progetto PRINT, recentemente approvato dall’Assemblea Capitolina. Senza contare i nuovi edifici che verranno realizzati a poca distanza con il Progetto SDO, Sistema Direzionale Orientale”.
Un ottimo risultato, quindi, per le famiglie e la vivibilità del quartiere. La nascita di un punto di aggregazione, socialità e identità. Non ci sono però solo note liete. “Nel 2012 purtroppo”, si legge ancora nella nota dei comitati, “venne approvata la delibera n.208 per una Variante non Sostanziale per la viabilità dello SDO che ha apportato sostanziali modifiche al Piano Particolareggiato e allo stesso PRG. Senza coinvolgere i cittadini. La Variante prevede, tra l’altro, la realizzazione di una nuova strada di 12 metri di larghezza dentro il Parco Pertini, che ha un’estensione limitata di circa 1,2 ettari, quindi poco più di un campo di calcio. La detta strada divide l’area verde in due piccoli frammenti, rendendo pericoloso l’utilizzo del parco specie a bambini ed anziani”.
Già l’area verde non è grande, quindi. In più la si sventra con una strada larga 12 metri che ne riduce ulteriormente l’estensione, rendendo pericolosa la fruizione del parco. Una variante tutt’altro che non sostanziale a ben vedere. “Pertanto, oggi, i Comitati di Quartiere chiedono che gli Assessori all’Urbanistica ed alle Opere Pubbliche del Comune di Roma facciano urgentemente una verifica del procedimento“. C’è assoluta necessità ormai di riflettere ed operare per la sicurezza dei cittadini che attraversano le strade di Roma. Come le drammatiche cronache di questi giorni, relative alla tragica morte di Gaia e Camilla a Corso Francia, ci dicono.
“Miglioramento della qualità della vita anche in periferia, partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche ed alla manutenzione del verde pubblico, piste ciclabili e aree pedonali, sono cavalli di battaglia della Giunta a 5 Stelle“, conclude la nota dei comitati. “Riuscirà l’attuale amministrazione a porre rimedio all’ennesima ingiustizia di una strada che divide in due piccoli frammenti l’unica area verde significativa di un quartiere congestionato da cemento ed automobili?”