Un alloro per il “Poeta del Paesaggio”, Antonio Cederna, celebrato come “Giusto dell’ambiente” a 100 anni dalla nascita, nella Riserva del Litorale Romano.
Sono cominciati a Passoscuro, nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano voluta dal grande ambientalista, gli omaggi a Cederna a cento anni dalla nascita. Una pianta di alloro è stata messa a dimora nel Giardino dei Giusti della Scuola Primaria, sede di via Serrenti 72, dell’Istituto Comprensivo Fregene/Passoscuro. Per questo omaggio, di grande valore simbolico, è stata scelta la data del 5 marzo, in coincidenza con le altre iniziative legate alla Giornata dei Giusti dell’Umanità 2021, promossa dalla
Fondazione Gariwo.
Dal 2017, la Fondazione Gariwo celebra in Italia la “Giornata dei Giusti dell’Umanità”, per rafforzare nella società i valori della responsabilità, della solidarietà e del rispetto, promuovendo la posa di alberi in onore delle persone che si sono distinte nei vari ambiti, e la creazione così dei Giardini dei Giusti, che sono ormai decine in tutta Italia.
Antonio Cederna (Milano, 27 ottobre 1921 – Sondrio, 27 agosto 1996) ha militato tutta la vita, in nome della bellezza e dell’amore per la Natura e per il Paesaggio, esponendosi dalle pagine dei principali giornali italiani contro la speculazione edilizia e promuovendo la creazione di importanti aree protette come il Parco di Appia Antica e, appunto, la Riserva del Litorale.
Alla Giornata, organizzata in collaborazione con Italia Nostra Litorale Romano (che ha donato la pianta) e con Dolcespiaggia (che ha donato la targa), nell’ambito della settima edizione di Dolceprimavera, hanno partecipato i figli e i nipotini di Cederna.
Prossimamente, altri alberi saranno dedicati ad Antonio Cederna dalle Scuole dell’VIII Municipio di Roma.
Il 5 marzo 2021, a precedere la messa a dimora del nostro alloro, la presentazione degli elaborati realizzati dagli allievi della Scuola Primaria di Passoscuro sulla figura e sui valori incarnati da Antonio Cederna, introdotti dalla referente del progetto Stefania Bragaglia. Le presentazioni si sono svolte nel più attento rispetto delle misure anti-covid: dalle aule dell’istituto scolastico in collegamento su piattaforma web con Anna Longo, vicepresidente di Italia Nostra Litorale Romano, che è intervenuta a coordinare i lavori da una postazione esterna sul lungomare, insieme a Giulio Cederna e ai suoi figli Diego (10 anni) ed Emma (12 anni). Ringraziamo Francesca Savi de La Lampara, per la gentile ospitalità.
I bambini della 1^ A, sotto la guida delle insegnanti Tiziana Cundari e Fabiola Timpano, hanno esposto le loro riflessioni e mostrato i disegni, incentrati sul tema dell’inquinamento del mare e in particolare sui danni prodotti dalla plastica. Tali riflessioni sono state ispirate dalla lettura in classe de La gabbianella e il gatto di Luis Sepulveda. La maestra Letizia Lombardo ha presentato un lavoro della 1^ D del plesso di Fregene, dedicato alla Pineta monumentale della cittadina del litorale romano, dedicata alla memoria di Federico Fellini, e poi un video molto accurato realizzato dalla 5^ E nel passato anno scolastico a partire dall’articolo di Antonio Cederna “Caro ministro, ci salvi il litorale” uscito su La Repubblica il 27 febbraio 1995. Cederna chiedeva all’allora ministro dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente Paolo Baratta di salvare ettari ed ettari di litorale minacciati dalla cementificazione. Finalmente, un anno dopo, nel marzo 1996, venne istituita la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano; Antonio morì qualche mese dopo.
Di grande impatto il lavoro della 4^ B, con le insegnanti Claudia Murolo e Cristina Becchimanzi, nel quale gli allievi sono riusciti a focalizzare i valori che hanno ispirato le battaglie di Cederna, mettendoli in rapporto con l’Art. 9 della Costituzione che difende il Paesaggio, e spiegando così perché Antonio Cederna merita il titolo di “Giusto dell’Ambiente”. Infine, guidati dalle maestre Michela Cisternino, Rita Diamanti e Stefania Bragaglia, gli alunni della 5^ A, costituitisi in “libero Comune”, hanno elaborato una serie di richieste da indirizzare al Sindaco di Fiumicino Esterino Montino a difesa delle bellezze della Riserva. Nella classe è stato simulato il meccanismo di voto e l’elezione della giunta comunale.
Alle 11.30 la pianta di alloro è stata messa a dimora con l’aiuto dei piccoli allievi. La buca è stata predisposta da una rappresentante dei genitori, Ivette Angelica Pundt. Subito dopo è intervenuto Giulio, figlio di Antonio Cederna, giornalista ed esperto di diritti dell’infanzia. Giulio ha parlato di Antonio/Tonino da piccolo e ha rilanciato una frase pronunciata da uno degli alunni della 4^ B.
Giulio Cederna: Come ha detto un bambino poco fa, i giusti non sono dei supereroi. Sono delle persone normali, che come tutti sono state bambini, e che a un certo punto hanno deciso di fare cose che sono state ritenute giuste. Questo vuol dire che tutti noi possiamo essere Giusti, e anche i bambini hanno dei diritti, dei doveri e delle responsabilità. Voi ora vi prenderete cura di questo Giardino dei Giusti, difenderete questi alberi, questo territorio, insieme alla Scuola che vi aiuta a capire e a conoscere, insieme alla comunità. I Giusti sono persone normali che hanno lavorato per il bene comune; accanto a mio padre ci sono stati tanti altri che si sono dati da fare per questo territorio e per rendere il nostro paese un po’ migliore. Grazie a tutti voi e ai vostri insegnanti per il percorso bellissimo che avete fatto insieme.
Con Giulio, hanno partecipato i suoi figli, Emma e Diego, per condividere la gioia di questa giornata. In chiusura, Emma ha preso la parola.
Emma Cederna: Io penso che l’albero sia la cosa migliore per rappresentare una persona, perché l’albero cresce e diventa bello se tu lo curi, se invece lo trascuri può appassire, e non farà buoni frutti. L’albero ha bisogno delle cure dei bambini. E’ proprio un bel simbolo.
Camilla Cederna ci ha inviato i suoi saluti e ringraziamenti, e un affettuoso augurio ci è giunto anche dalla mamma Maria Grazia, compagna di vita di Antonio, oggi di 97 anni. Giuseppe Cederna, l’altro figlio di Antonio, attore e scrittore, ha salutato le classi e gli insegnanti con un contributo registrato: Cari ragazze e ragazzi, insegnanti di Passoscuro, Dolcespiaggia, vi porto il mio ringraziamento da Roma, perché non posso essere con voi. Eppure voi siete lì per piantare un alloro per il mio papà che avrebbe cento anni. Sono così colpito, così commosso da questa cosa. Per esservi vicino, vi leggo una poesia, che ha a che fare con quello che state facendo a Passoscuro, piantare un albero. E’ della poetessa Chandra Livia Candiani, che guarda un albero e ce lo fa sentire vicino con i suoi versi. Provate anche voi, quando vi capita, a mettervi di fronte a un essere naturale come un grande albero e a rivolgergli queste parole. Non ha titolo questa poesia, ma io la chiamerei “Amico mio”, e voglio dedicarla a voi che non conosco, ma che oggi siete amici e amiche mie.
Grande albero
Come ti vedo bene
Perché non sei me
Felice che siamo due
Che forse non ci capiamo
Che sei fermamente bello
Che forse non mi vedi
Ma che ci sentiamo
Che facciamo vita.
Sono così felice che siamo due
E non voglio essere uno
Amico mio
Ecco. Io spero che questo albero di alloro cresca e diventi davvero un nostro amico, in ricordo del Giusto, del nostro amico, Giusto, Antonio Cederna. Grazie Passoscuro, Grazie a tutti voi.