A cura del Gruppo d’Intervento Giuridico odv.
No, non pare proprio che si stia vivendo una nuova piccola era glaciale.
Nevica sempre meno e la neve dura di meno (ormai nemmeno 60 giorni di innevamento all’anno) anche sull’Appennino Tosco-Emiliano come nel resto delle zone montane italiane, gli operatori del turismo invernale sono in crisi, quando non falliscono, eppure si continua a chiedere a gran voce e a finanziare altre infrastrutture per gli sport invernali.
E’ il caso della nuova funivia fra la Doganaccia e il Corno alle Scale, insieme ad altre strutture, fra Croce Arcana e il Lago Scaffaiolo, in Comune di Abetone Cutigliano (PT), progetto predisposto recentemente con 7 milioni di euro di fondi pubblici di finanziamento.
L’intenzione è quella di collegare gli impianti toscani e quelli del versante emiliano, con ampio ricorso all’innevamento artificiale (basato su sostanze chimiche e grande emungimento idrico, piuttosto inquinante).
L’Associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (23 agoasto 2021) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti finalizzata a evitare ennesimi scempi ambientali.
Coinvolti i Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, la Regione Toscana, La Provincia di Pistoia, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze.
L’intera area montana è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel sito di importanza comunitaria-zona speciale di conservazione (S.I.C.- Z.S.C.) “Monte Spigolino – Monte Gennaio”, ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali.
Tali tipologie progettuali sono, inoltre, sottoposte a preventivo e vincolante procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (decreto legislativo n. 152/2004 e s.m.i., allegato IV alla parte II).
Il GrIG auspica maggiore attenzione per la salvaguardia degli ambienti montani e, finalmente, un po’ di buon senso nella gestione dei soldi pubblici.
Si ha sempre più l’impressione che la politica italiana sia ostaggio, se non quasi interamente fagocitata, da lobbies e gruppi di interesse propense a rincorrere sempre e solo i propri tornaconti. E così, fondi che dovrebbero essere spesi per lavori e progetti veramente utili, vengono dirottati in infrastutture faraoniche e sovradimensionate che nel tempo si dimostrano vere e prorie cattedrali nel deserto.
Penso che al contrario di chi vuole alleggerire la burocrazia,per spendere soldi in stupidi e inutili progetti, vengano invece passati al setaccio dei beni ambientali.
Se ci sono così tanti fondi sarebbe meglio spostarlie in opere per il futuro dei nostri figli e che salvaguardino il ns.vivere quotidiano e vengano spesi in fognature, acquedotti e opere che servono veramente.
Le Regioni dovrebbero capire che i tempi cambiano ed abbiamo distrutto il territorio… poi le piste da sci sono uno schiaffo alla montagna per usarle MAI e deforestare per sempre.