La partecipazione pubblica è in potenza uno degli ingredienti della costruzione di nuovi rapporti sociali non alienati e di un nuovo rapporto sinergico con la natura non umana. In questa direzione si muovono già gli abitanti e cittadini attivi, che interpretano il patrimonio territoriale come bene comune.
Si tratta di affrontare la discussione sociale e collettiva sulle alternative all’organizzazione economico sociale esistente e quindi anche sull’attivazione di un nuovo motore economico capace di sostituire il capitale. Contemporaneamente è necessario disporre di conoscenza critica e riflessiva, e quindi antagonista, al sistema economico e sociale, spazio temporale, esistente.
Ma come si produce la conoscenza critica e riflessiva?
Per scoprirlo questo saggio di Marvi Maggio (Architetta e Dottoressa di Ricerca in Pianificazione territoriale e urbana) analizza il regime della verità, la tensione tra oggettivo e soggettivo, la capacità riflessiva, e come i soggetti singoli e collettivi possano costruire conoscenza oggettiva a partire dal proprio punto di osservazione come abitanti del territorio. Esiste un rapporto complesso e profondo fra produzione della conoscenza e pratica dell’appropriazione degli abitanti del territorio: la partecipazione deve essere capace di ampliare i confini del possibile e contribuire alla pratica dell’appropriazione del tempo e dello spazio, che è pratica di libertà.
Il libro è scaricabile in differenti formati da qui.
Conoscenza, partecipazione e libertà
nuovo ebook di perUnaltracittà
di Marvi Maggio
68 pagine