Il 30% del territorio dell’Italia è ad elevato pregio naturale mentre il 3,3% risulta a rischio di degrado.
Sono questi i numeri primari con cui l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) fotografa la situazione del nostro Paese attraverso la “Carta della Natura”, uno strumento di conoscenza che “individua lo stato dell’ambiente naturale in Italia, evidenziando i valori naturali ed i profili di vulnerabilità territoriale”.
Carta della Natura è un progetto nazionale coordinato da ISPRA, realizzato anche con la partecipazione di Regioni, Agenzie Regionali per l’Ambiente, Enti Parco ed Università. Obiettivi e prodotti si riconducono a due principali fasi di attività: una cartografica ed una valutativa.
La fase cartografica per conoscere e rappresentare a diverse scale la tipologia e la distribuzione degli ecosistemi terrestri italiani su tutto il territorio nazionale, dentro e fuori le aree naturali già protette:
- a scala nazionale sono rappresentati gli aspetti fisiografici degli ecosistemi
- a scala regionale/locale, sono cartografati gli habitat
La fase valutativa consiste nell’effettuare analisi, prevalentemente spaziali, per ciascuna delle unità territoriali cartografate per focalizzare l’attenzione sullo stato degli ecosistemi ed evidenziare le aree a maggior pregio naturale e quelle più a rischio di degrado. Il tutto in un’ottica di sintesi tra le componenti fisiche, biotiche e antropiche degli ecosistemi con dati di base nazionali ed ufficiali, aggiornabili e implementabili.
Ad oggi, la Carta della Natura è stata realizzata e completata in 15 regioni italiane, pari al 71% del territorio nazionale e ha permesso di classificare e mappare in Italia 37 Tipi di Paesaggio e di selezionare 290 tipi di habitat terrestri per la cartografia nazionale alla scala 1:25.000.
Nelle 15 regioni mappate emerge come quasi un terzo del territorio corrisponde ad un elevato valore naturalistico, con la forte prevalenza di ambienti antropici (urbani, industriali e agricoli), una porzione rilevante di ambienti boschivi e forestali (26%) e solo lo 0,2% interessato da ambienti naturali umidi e torbiere: una superficie esigua che dà ragione della loro rarità e frammentarietà e dunque del loro estremo interesse dal punto di vista conservazionistico.
Qui potete visionare i 37 tipi di Paesaggio identificati da ISPRA: i diversi tipi di pianura (costiera, aperta, di fondovalle, golenale, lagune), i paesaggi collinari tabulari (tavolato carbonatico, lavico, eterogeneo, terrigeno, vulcanico), i paesaggi collinari (colline argillose, carbonatiche, moreniche, vulcaniche, eterogenee, granitiche, vulcaniche, metamorfiche e cristalline, a colli isolati, terrigene, rilievi terrigeni con “penne” e “spine” rocciose, rilievi costieri isolati).
Seguono i paesaggi montuosi (valle montana, conca intermontana, altopiano ed altri) e, infine, le piccole isole.
L’ultima realizzazione in ordine di tempo della Carta della Natura riguarda gli habitat e le relative valutazioni ecologico ambientali per la regione Emilia-Romagna. La carta, alla scala 1:25.000, è composta da 208.993 biotopi appartenenti a 144 habitat differenti di cui il 17,88% risulta di elevato valore ecologico ed il 2,52% a rischio di degrado.