Siamo un gruppo di cittadini residenti e non residenti, persone attente al territorio, del comune di Chamois in Valle d’Aosta, noto come “il paese senza auto”. Poco sopra l’abitato, collegato da un sentiero o raggiungibile in seggiovia, vi è il Lago di Lod.
Il lago di Lod rappresenta un piccolo gioiello paesaggistico, con la pineta da una parte e le montagne dall’altra: si è formato, come molti altri laghetti alpini, in una conca di risorgiva, priva di immissari ed a tendenza stagnante. Per questo è molto delicato con rischio di impaludamento ed eutrofizzazione.
Una Delibera della Giunta Regionale (n.1448 del 15 novembre 2021) ha dato in concessione per 30 anni le derivazioni d’acqua dal Lago di Lod, dal torrente Chamois e dal torrente Saverou ad uso idroelettrico ad una ditta individuale che costruirà due centrali (Centrale Mulino della Pila e Centrale Suisse) della potenza complessiva di 1250 KW, con un costo di circa 10 milioni di Euro (a carico del privato concessionario), previo pagamento di un canone annuo di 33.000 Euro circa + sovracanoni per i consorzi di Comuni e Regione.
La delibera recita: “nella suddetta impostazione progettuale il lago di Lod svolge la funzione di vasca di accumulo per il funzionamento dell’impianto idroelettrico”.
Il lago verrebbe a svolgere la funzione di serbatoio di accumulo e di vasca di accumulo per il funzionamento dell’impianto idroelettrico; in tal modo si gioca sulla differenza di prezzo dell’energia elettrica tra le ore diurne (quando è più richiesta ed il prezzo a cui la centrale la vende alla rete è più alto) e le ore notturne (quando la richiesta scende ed il prezzo a cui la centrale la acquista dalla rete è minore).
La concessione Regionale al privato prescrive che “… tenendo conto della modulazione dei prelievi e dei ripompaggi venga prelevato dal Lago un massimo di 450 litri/secondo con un volume massimo giornaliero di 22.000 metri cubi.”
Sono quantità molto grandi.
Abbiamo cercato le Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA), sulla base delle quali è stata deliberata la concessione: la valutazione positiva risale al 2010, poi prorogata nel 2015 e ancora nel 2018 fino al 2021, ed ancora, causa COVID, sino al 31 marzo 2022. Sono passati 12 anni!
In questi 12 anni nessuna valutazione specifica ci risulta essere stata eseguita dell’impatto dell’opera sul Lago di Lod.
Le valutazioni ignorano completamente il problema del Lago, come se non fosse interessato al progetto:per esempio non è stata indicata la profondità del Lago ed il suo volume, non sono state fatte simulazioni dei prelievi/restituzioni di acqua al Lago nella variabilità giorno/notte – giorni lavorativi/festivi – mesi di magra/morbida dei torrenti, e non vengono definiti quindi gli spostamenti conseguenti delle rive.
Neppure sono stati analizzati gli effetti sulla vita lacustre e sull’aspetto paesaggistico di questi movimenti delle acque.
Noi stimiamo che il prelevare/pompare un volume di 22.000 metri cubi significhi abbassare/alzare il livello dell’acqua di circa 2 metri, e tenendo conto della debole pendenza delle rive significhi spostare le sponde del lago in avanti/indietro: come se si avesse un grande effetto di alta e bassa marea di circa 15/20 metri nella stessa giornata, riducendo la superficie del lago alla metà !
Ciò altera completamente il paesaggio del lago e può portare danni forse irreparabili alla vita lacustre.
Chiediamo agli organi regionali competenti una nuova valutazione di impatto ambientale dell’opera prevista, con particolare riferimento all’ecosistema del Lago di Lod.
La petizione on line può essere sottoscritta qui.