A cura del Comitato Punta Giglio Libera.
Una falesia calcarea di 70 m a picco sul mare, all’interno del Parco di Porto Conte (Alghero).
Un luogo incontaminato lontano da qualsiasi forma di urbanizzazione, raggiungibile solo a piedi attraverso tre sentieri naturalistici, per una piena immersione nella natura.
Un’oasi naturalistica dichiarata Zona di protezione speciale (ZPS), Sito di interesse comunitario (SIC) ed entrata a far parte della Rete Natura 2000. Un’area per la quale vige il rispetto assoluto degli esseri che la popolano e in cui, fino ad oggi, l’uomo era ospite.
In cima alla falesia si trova l’ex batteria antinavale SR 413. Il bando Cammini e percorsi ne ha autorizzato la “rifunzionalizzazione”: diverrà una struttura ricettiva. La disposizione interna sarà modificata per realizzare 7 camere con bagno (20 posti letto); dove c’erano le latrine e la cucina, sorgeranno le stanze; la cisterna diverrà una piscina e la sala comune un ristorante (50 coperti + 30 esterni),
Per impiantare le tubature e la rete fognaria, la terra è stata scavata con mezzi pesanti per 3,7 km, tra maggio e luglio 2021: proprio i mesi in cui nidificano alcune delle specie protette, tra cui la berta maggiore, la berta minore e l’uccello delle tempeste.
Tonnellate e tonnellate di roccia calcarea del mesozoico sono state asportate e gettate in una discarica o sparse altrove.
Eppure, dal Parco, non potrebbe toccarsi nemmeno una pietra; non è possibile produrre rumori, usare il flash, portare animali domestici, per non disturbare la fauna. Sarà invece permessa l’illuminazione della struttura, della falesia e di parte dei sentieri anche la notte; sarà autorizzato il passaggio dei mezzi elettrici per il rifornimento di acqua, cibi, cambio biancheria, ecc… nell’unico sentiero che prima poteva percorrersi solo a piedi, nel silenzio più totale.
Per 20 posti letto esclusivi, l’uomo ha colonizzato anche l’ultimo tratto totalmente incontaminato del Nord-Ovest Sardegna.
Qui trovate riassunta la Storia del Parco di Porto Conte e Punta Giglio: https://www.puntagigliolibera.org/la-storia/
A Punta Giglio nell’immediato occorre evitare ogni forma di privatizzazione e ogni attività ricettiva che potrebbe pregiudicare l’eccezionale presenza di valori paesaggistici, geo-speleologici, di biodiversità botanica e faunistica, paleontologici e storici, come documentato da studiosi ed appassionati, da differenti punti di vista e approfondimenti scientifici.
Si rivolge a tutte/i un appello alla mobilitazione consapevole.
Grazie al Forum Nazionale SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI per il prezioso sostegno alla nostra mobilitazione per liberare e difendere la falesia di Punta Giglio e tutti i Beni Comuni del Parco Naturale Regionale di Porto Conte dalla speculazione e privatizzazione in atto a danno dell’ambiente e delle specie di avifauna protette