A cura di Italia Nostra Venezia.
Il Consiglio della Città metropolitana di Venezia il 22 marzo 2022 ha approvato il “Piano Urbano Integrato della Città metropolitana di Venezia denominato PIÙ SPRINT” con la richiesta di risorse nell’ambito del PNRR per un progetto denominato “Bosco dello Sport” che prevede la realizzazione di una Cittadella dello Sport in località Tessera, nel Comune di Venezia, del costo complessivo di euro 283.500.000 (euro 93.581.321,26 finanziamento PNRR, euro 189.918.678,74 cofinanziamento Comune di Venezia).
Nello specifico l’intervento proposto prevede la realizzazione di uno stadio per il gioco del calcio, un palazzetto dello sport per il gioco della pallacanestro e per eventi musicali, vari altri edifici di servizio, parcheggi (anche interrati), opere di urbanizzazione e viabilità di collegamento per un totale di superficie pavimentata-costruita di 36,56 ettari, su un suolo attualmente interamente agricolo, nella zona costiera della Laguna di Venezia.
L’area di intervento è caratterizzata da un uso agricolo tradizionale tipica dei territori di bonifica veneta con avifauna significativa (garzette, aironi rossi e cenerini, martin pescatore, anatre, volpoche, fenicotteri, ecc.) ed è limitrofa alla ZSC IT3250031 “Laguna superiore di Venezia” e alla ZPS IT3250046 “Laguna di Venezia” tutelate dalla Comunità Europea. L’ambito si trova all’interno della Buffer Zone del sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna” mentre parte della viabilità di servizio degli impianti sportivi (tangenziale di Tessera) si trova all’interno del sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna” vero e proprio, violando le raccomandazioni del World Heritage Council del luglio 2021 che chiedeva di fermare tutti i nuovi progetti a larga scala proposti all’interno del sito e del suo più ampio contesto territoriale.
Ma il progetto contraddice lo spirito e la lettera degli intendimenti del DL 6 novembre 2021, n. 152, nella parte in cui dispone che i Piani integrati di rigenerazione urbana producano la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, l’efficientamento energetico e idrico degli edifici e la riduzione del consumo di suolo. L’area che si dovrebbe “risanare” è tra le più “sane” del Comune, caratterizzata da elevati redditi pro capite, criminalità bassissimi, presenza di villette all’interno di un paesaggio agrario incontaminato, dove sono presenti fiumi di risorgiva, con flora e fauna significative e suggestivi percorsi nel verde molto frequentati. È chiaro che il progetto, eufemisticamente definito “Bosco della Sport”, non è minimamente in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, di economia circolare e di Green Deal di Next Generation EU e del PNRR. Si tratta del vecchio progetto della Cittadella dello Sport di Tessera, tirato fuori dal cassetto dopo oltre vent’anni, in cui è prevista un’importante cementificazione per la realizzazione di una serie di impianti sportivi in aperta campagna.
Italia Nostra ravvisa possibili profili di illegittimità della procedura, che tra l’altro manca del necessario processo di partecipazione pubblica e anche di un progetto di fattibilità tecnico-economica più articolato dei quattro rendering ad oggi divulgati.
Più leggo progetti e proposte più mi convinco che questo PNRR e il Ministero della transizione ecologica, di ecologico, ma semplicemente di logico, abbiano poco o niente. Purtroppo.
già l’aggettivo metropolitano è molto infelice, richiama appunto per lo più il degrado che la riqualificazione; e poi, possibile che per far praticare sport occorrono sempre stadi..strutture cementizie…in pratica l’illusione di sentirsi fisici in modo artificioso..invece di stare, correre, camminare in mezzo al verde, possibilmente con alberature!? già, la risposta è scontata…solo il cemento muove i soldi…risultato di pseudo-pianificatori a corto raggio..con effetto boomerang.