Il comitato Salviamo il Paesaggio e la Terra di Cislago (VA) è ancora una volta protagonista nel promuovere la costituzione di un grande parco locale a cavallo delle province di Varese e Como. Un progetto avviato da tempo e che continua a crescere a cui manca solo il definitivo riconoscimento di tutti i comuni coinvolti.
Lo scorso 5 giugno alla Festa del Bosco del Rugareto di Cislago, il gruppo locale guidato da Maurizio Cremascoli ha nuovamente presentato il progetto del nuovo Parco Locale di Interesse Sovracomunale in fase di costituzione, che avanza spinto dalla costante azione e determinazione dei suoi promotori.
Nella giornata che in tutto il mondo è dedicata ormai da 50 anni all’Ambiente e alla sua tutela, in molti si sono avvicinati allo stand per scoprire i dettagli del progetto che coinvolge un’area che si estende verso nord, oltre i confini di Cislago.
“Siamo molto soddisfatti perché Salviamo il Paesaggio ha trovato tantissimi punti di contatto con le associazioni presenti, in particolare con le Guardie Ecologiche Volontarie e con gli Amici dei Rondoni” ha commentato Cremascoli aggiungendo che “la promessa reciproca è di riprendere gli approfondimenti, insieme all’Amministrazione Comunale, per l’espansione del Bosco del Rugareto nella zona Oltrestazione-Turiun.”
Il gruppo, che da anni si fa portavoce delle aspettative di tante associazioni del territorio e di numerosi cittadini della zona, è ottimista perchè vede sempre più vicino il passo decisivo per la costituzione del parco e prova a spronare ancora una volta le istituzioni: “la variante al Piano di Governo del Territorio di Cislago è in discussione e può essere decisiva per sancire l’estensione del PLIS. L’Amministrazione comunale è pienamente d’accordo con la proposta di estensione verso Nord dell’attuale Bosco del Rugareto che si trova nella zona posizionato a Sud del Paese.
“Sarà importante” conclude Cremascoli “proseguire riconoscendo il progetto anche negli strumenti di pianificazione regionale e provinciale” . Con la proposta presentata nell’ottobre del 2020 dal Comitato e dal gruppo di Europa Verde della Provincia di Varese, il tema è già stato portato all’attenzione provinciale nell’ambito della revisione del Piano Territoriale di Coordinamento.
Quanto raccontato ai presenti all’iniziativa non è una novità ma un aggiornamento su un processo avviato nel 2014 che ha coinvolto sempre di più i comuni a cavallo delle provincie di Varese e Como (Turate, Limido Comasco, Cirimido, Mozzate, Rovellasca).
Un processo in crescita e ormai accolto da diversi comuni come Turate, che lo scorso Aprile ha approvato l’inserimento, nel suo documento unico di programmazione, del progetto di un nuovo PLIS nell’area della Bassa Comasca coinvolgendo, oltre ad alcuni dei comuni citati sopra, anche Fenegrò e Lurago Marinone.
In molti confidano che il riconoscimento del parco, una necessità ormai non rinviabile, possa essere un elemento determinante per la tutela delle ultime aree agricole e boschive. I corridoi ecologici sono sempre più ristretti a causa dell’edificazione insostenibile e questo territorio è già stato stravolto dal passaggio dell’autostrada Pedemontana. E’ il momento di capire che la tutela dell’ambiente passa inevitabilmente dal contrasto dello sfruttamento del suolo, uno dei limiti planetari che, purtroppo, è già stato superato.
Luca D’Achille (@LucaDAchille)
Forza!!! Portiamo a casa il risultato!
Approvo !