Domenica 19 giugno è stato presentato il libro “La casa dell’Architettura e del Paesaggio. Villa Draghi e il suo Parco”, frutto prezioso del lavoro di valenti personalità del territorio e dell’infaticabile Luisa De Biasio Calimani, guida e presidente dell’Associazione che ne custodisce la bellezza del luogo.
Avevamo già dato notizia della nascita di questa prima Casa dell’Architettura e del Paesaggio d’Europa (vedi qui) e ora ci fa piacere segnalare questo contributo alla conoscenza racchiuso in un agile libro di cui vi proponiamo la prefazione e un caldo invito a trovare il tempo per una visita a Villa Draghi, ne rimarrete affascinati!
La scelta di predisporre questo appunto riguardante il luogo che ospita la Casa dell’Architettura e del Paesaggio nasce dalla convinzione, che la conoscenza rappresenti il primo passo verso la capacità di proteggere e valorizzare un Bene, abbia esso carattere naturalistico, storico, paesaggistico, monumentale, culturale.
La Casa dell’Architettura e del Paesaggio si trova alla sommità del monte dove sorge l’ottocentesca neogotica Villa Draghi, villa-castello, immersa nel secolare parco che la circonda, a sua volta parte del bacino termale e del Parco Regionale dei Colli Euganei Si tratta di un piccolo manufatto che ospitava le vecchie scuderie a fianco della Villa a ridosso del seicentesco muro di contenimento del Belvedere della precedente Villa Lucadello.
Ecco perché, affrontare lo studio e la ricerca di un luogo a partire da questo luogo come esempio pragmatico, per poi diffonderlo, rappresenta un atto “costituente”, un metodo del nostro fare ed essere che intreccia rapporti sociali e culturali con il proprio Territorio e il suo intorno fatto di luoghi, persone, Istituzioni, Associazioni…
Questo contributo costituito da brani che trasmettono informazioni inedite del Sito in cui è insediata la “Casa dell’Architettura e del Paesaggio” rappresenta un atto propedeutico alla diffusione di saperi, progetti, relazioni, iniziative e si propone di farlo nell’intreccio di future collaborazioni.
Il complesso di Villa Draghi rappresenta un patrimonio pubblico delle Terme Euganee, del Parco Regionale dei Colli Euganei, dell’intera Regione Veneto. È un luogo frequentato e amato da ospiti italiani, europei e di tutto il mondo.
È un Bene Comune che appartiene a tutti i cittadini. È un luogo di fratellanza e di amicizia, di svago e contemplazione, didattico e ludico, salubre e ricco di suggestioni, dove si svolgono eventi sportivi, musicali, culturali, che favorisce momenti conviviali di incontro immersi nella magia di una natura quasi incontaminata.
La ricerca storica rigorosa e scientifica effettuata è un dono alla cultura e all’identità di una comunità nel suo rapporto con la città e il territorio che la ospita e che lei stessa ha forgiato.
Il testo offre un quadro complessivo di riferimenti dei luoghi osservati sotto diversi aspetti dai componenti della Casa dell’Architettura e del Paesaggio, ovvero dai Soci dell’Associazione Villa Draghi, dai membri dell’Amministrazione Comunale di Montegrotto Terme, Sindaco e Assessore all’Urbanistica, che non solo hanno messo a disposizione una struttura di alto valore simbolico per il Comune di Montegrotto, ma hanno creduto con idee e con i fatti a questo progetto e dall’Ordine degli Architetti di Padova. Ordine che con la nuova denominazione divenuta “Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori” esprime in modo compiuto come il binomio Architettura e Paesaggio facciano parte della sfera delle competenze di chi è chiamato a dare forma alle trasformazioni dell’Ambiente in un dialogo ininterrotto tra natura e costruito.
Un fondamentale contributo alla conoscenza del luogo è stato dato dal Comitato Scientifico dell’Associazione VD composto, oltre che da Claudio Grandis che ha dedicato anni di studi d’archivio alla Villa, corpo principale del complesso architettonico, da quattro esperti di scienze naturali dotati di elevate competenze scientifiche. Così ha cominciato a colmarsi un vuoto di conoscenza e di informazioni sullo storico Parco finora trascurato, al quale il libro fornisce il primo organico contributo.
Anche i dintorni della Villa, come gli annessi rustici, sono stati fin’ora poco raccontati.
È narrata la storia e le caratteristiche delle acque termali, spesso descritte in modo inesatto e comunque poco note a turisti e visitatori e ai non “addetti ai lavori”, pur rappresentando la ragione che ha attratto le popolazioni dai tempi più antichi.
Ma l’evento più emozionante intrapreso a Villa Draghi è stata la scoperta della “Stua” che rappresenta un importante contributo dell’Associazione VD che con orgoglio racconta il percorso del suo ritrovamento.
A questo si aggiunge un’altra piccola recente scoperta.
Dagli scritti di Grandis si ricava che Pietro Scapin, proprietario e artefice della costruzione di Villa Draghi recupera, per costruire un nuovo palazzo di villeggiatura sullo spiazzo dell’edificio scomparso i vani seminterrati ancora fruibili, che altro non sono che le preziose cantine dell’attuale Villa neogotica. Preziose, non solo per le ampie volte e la splendida tradizionale fattura, ma perché appartengono al periodo barocco – tardo rinascimentale del precedente edificio “Lucadello”. Quindi Villa Draghi non è tutta ottocentesca.
Permette di affermarlo, il rapporto tra due elementi costitutivi finora ignorato, scoperto anche in questo caso, come per la “Stua”, dal confronto di fonti scritte ed immagini eloquenti.
Il libro, primo atto compiuto dalla Casa dell’Architettura e del Paesaggio, rappresenta il lancio per iniziative che si aprano a stimolanti e utili collaborazioni utilizzando gli strumenti della conoscenza come viatico nella costruzione di un pensiero e di un progetto.
Il libro è solo l’inizio di un percorso.
Luisa De Biasio Calimani