La scheda di Occhio al paesaggio: I Piani di Bobbio, Barzio (Lecco)

di Frederick Bradley.

Grazie al gran parlare del PNRR il termine resilienza è entrato del nostro vocabolario corrente a sottolineare, giustamente, l’assoluta necessità di dover modificare i nostri comportamenti a fronte della ormai inevitabile catastrofe climatica. Come spesso avviene, però, cambiare strada non è affatto facile e in molti casi sembra debba riguardare solo e soltanto gli altri, soprattutto quando il cambiamento tocca interessi economici consolidati. E’ il risultato del noto effetto NIMBY (Not in my backyard) che con il progredire della emergenza e della conseguente necessità di adottare azioni mitigatorie, è facile prevedere che si manifesterà sempre più a tutti i livelli sociali e politici. A questo proposito, ora che siamo in piena emergenza idrica può essere utile proporre la lettura di un paesaggio invernale analizzato lo scorso febbraio sulle Prealpi lombarde. La sua diretta relazione con il paesaggio del Po drammaticamente in secca è intuitiva, ma ce ne ricorderemo a crisi (solo temporaneamente) superata?
Buona lettura…

Il paesaggio dei Piani di Bobbio

Le Prealpi lombarde prive di neve in pieno inverno testimoniano un’inusuale scarsità di precipitazioni, fenomeno ormai universalmente riconosciuto come uno dei drammatici effetti del cambiamento climatico. 

In netto contrasto con questa condizione, il terreno erboso è solcato da strette e lunghe strisce di neve su cui si avventura qualche sparuto sciatore. Sono piste di neve artificiale realizzate per consentire l’attività sciistica anche in mancanza della copertura nevosa naturale. Un’immagine di per sé rassicurante per gli amanti degli sci e per gli operatori legati al turismo sciistico, su cui si basa fortemente l’economia della zona.

Tuttavia la misura adottata per compensare la mancanza di neve comporta un fortissimo consumo d’acqua e di energia, e un significativo impatto ambientale sia in termini di rischio idrogeologico che di inquinamento del suolo. 

In questo senso la creazione di piste di neve artificiale appare il simbolo della totale mancanza di resilienza a fronte dei nuovi scenari indotti dal cambiamento climatico globale: invece di cercare di convertire l’economia verso modelli ambientalmente più sostenibili ci si ostina a perseguire uno sviluppo ormai anacronistico non solo senza mitigarne l’impatto sull’ambiente ma contribuendo addirittura a favorire quelle stesse condizioni che sono causa della crisi climatica.

Tratto da: http://www.wikitinera.it/index.php/piani-di-bobbio-barzio-lc-lombardia