A cura del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato (12 ottobre 2022) uno specifico atto di intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto definitivo della “Tangenzialina di Bormio (SO)”, da realizzarsi in Comune di Bormio, nell’ambito del procedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (art. 27 bis del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).
La Tangenzialina di Bormio costituirà una bretella per mettere in comunicazione la Valfurva, evitando il centro di Bormio, ma il tracciato individuato degraderà la piana della Alute (area interessata dai lavori), con gravi ripercussioni ambientali e territoriali.
L’opera, seppur contemplata dal vigente piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Bormio e finora mai realizzata, è stata inserita tra i progetti infrastrutturali strategici in vista delle Olimpiadi Milano – Cortina 2026 (su espressa richiesta della stessa Fondazione Milano Cortina) e la Regione Lombardia ne ha approvato il finanziamento (deliberazione Giunta regionale n. 3531 del 5 agosto 2020). Lo stesso comune di Bormio, con delibera della Giunta comunale n. 65 del 9 giugno 2021, ha programmato un riordino della viabilità in funzione delle imminenti Olimpiadi invernali.
Sussistono forti criticità legate alla realizzazione di questo progetto e, nonostante la gravità delle conseguenze ambientali derivanti dalla realizzazione di questa soluzione progettuale, si vuole propendere alla realizzazione di questo tracciato, anche se gli studi di fattibilità compiuti evidenziano la possibilità di adottare soluzioni alternative ambientalmente più sostenibili e meno urbanisticamente devastanti.
Dall’esame progettuale si apprende la nuova viabilità danneggerà in modo irreversibile la R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) separando la piana agricola dell’Alute dal Torrente Frodolfo nell’unica parte del corso d’acqua dove ancora permangono caratteristiche di naturalità.
Senza contare che tale bretella stradale favorirà una frammentazione del territorio e dell’habitat agricolo unita ad una urbanizzazione delle aree limitrofe, con buona pace della tutela dell’ambiente.
Com’è noto, la R.E.R. costituisce, infatti, infrastruttura prioritaria ed il mantenimento della sua integrità risulta basilare per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi e, in ultima analisi, per la tutela della salute umana.
La nuova opera stradale sembra proprio inidonea a risolvere i problemi del traffico che gravano sul centro di Bormio che si possono tranquillamente risolvere realizzando un tunnel stradale sotto il Monte Vallecetta, cui collegare anche un parcheggio servito da soluzioni di mobilità ecosostenibili che permettono di raggiungere il centro di Bormio. Tale ipotesi è stata già vagliata tra le possibili soluzioni alternative alla realizzazione di questa bretella.
In realtà, tutte le nuove opere previste nell’ambito delle XXV Olimpiadi invernali Milano–Cortina 2026 purtroppo procedono nella loro progettazione ed esecuzione in assenza di un quadro generale trasparente oggetto di un unico procedimento di V.A.S. nazionale, così come richiesto più volte dal GrIG.
Solo nell’agosto 2022, incidentalmente, è stato finalmente possibile conoscere l’elenco del complesso di opere previste (deliberazione Giunta regionale Veneto n. 934 del 26 luglio 2022, Allegato A, Allegato B, Allegato C): oltre 2,165 miliardi di euro di investimenti finanziati con fondi pubblici, tuttora scandalosamente in assenza di procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) nazionale, come richiesto dalla normativa comunitaria e dal Codice dell’ambiente.
Il GrIG auspica fin da subito quantomeno una concreta presa di coscienza dei danni ambientali e finanziari che possono essere causati da opere insensate come la Tangenzialina di Bormio e l’adozione delle conseguenti decisioni.